Vivian Lamarque alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

vivianlamarqueOggi, 27 aprile 2016, alle ore 17.00 Vivian Lamarque sarà a Roma alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Viale Castro Pretorio, 105) per la presentazione del suo ultimo volume di versi “Madre d’inverno” appena uscito con Mondadori.

Dopo il saluto del Direttore Andrea De Pasquale, intervrranno Rossana Dedola, Claudio Damiani e Elio Pecora.

Omaggio musicale di Patrizia Nasini (voce) e Alfredo Messina (fisarmonica).
Letture di Vivian Lamarque.

“La sumera”, di Valentino Zeichen. Il libro era in corsa al Premio Strega 2016

la-sumera-light-673x1024Tutto il carattere di Zeichen emerge da “La sumera”, Fazi Editore, 2016, l’ultimo libro pubblicato dal poeta, candidato al Premio Strega, ma poi escluso dalla selezione finale. Valentino Zeichen, un artista votato al “mestiere” di scrittore, un uomo dalla personalità, allegra, vitale, scanzonata e ironica.  Certo, averebbe fatto piacere a Valentino concorrere alla finale del Premio, e forse il libro lo meritava.

(Luigia Sorrentino)
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Vivian Lamarque, “Madre d’inverno”

madre_invernoVivian Lamarque possiede una rarissima dote: quella di rendere lievi e trasparenti i temi e gli strappi dell’emozione più complessi e profondi. E di comunicarne le tracce e gli esiti con la grazia sottile della sua impeccabile ‘petite musique’. Ne aveva dato prove nelle opere precedenti e lo conferma in questo nuovo libro, dove già dal titolo, “Madre d’inverno”, indica il percorso centrale di una raccolta che riesce comunque a svilupparsi in varie direzioni. L’idea e la figura materna, dunque, vissuta nel trauma originario – accettato con sapienza eppure inguaribile, nel paradosso e nel dolore – della sua doppia immagine, quella della madre biologica e quella della madre adottiva. In uno scenario aperto e sofferto, fitto di elementi di una concretissima realtà quotidiana, dove si intessono frammenti di dialogo e schegge di parlato, si passa da una iniziale sequenza ospedaliera a una serie di versi in cui si realizza una sorta di postumo colloquio con la figura materna. Continua a leggere

“Diamo una casa a Valentino Zeichen”. E’ l’appello di amici, poeti, intellettuali e artisti: “Diamo una casa al più grande cantore della romanità”

zeichen_valentino_zeichen_roma_6_1Valentino Zeichen alle 7.30 di domenica 17 aprile 2016, è stato colpito da un ictus con emorragia cerebrale dopo essere uscito dalla casa nella quale vive, una baracca sulla Via Flaminia. Subito soccorso, il poeta ancora in grado di parlare, facendosi un’auto-diagnosi ha detto: “Sto avendo un ictus…” Trasportato d’urgenza all’Ospedale San Pietro di Roma è stato poi trasferito al San Camillo, dove tutt’ora si trova, in attesa di essere dimesso dal medico e trovare accoglienza, per la riabilitazione, al Santa Lucia, sull’Ardeatina. Le condizioni di salute di Valentino Zeichen sembrano migliorare, tanto che, riferisce la figlia Marta, Valentino avrebbe ricominciato ad articolare nitidamente alcune parole. Un buon segno, ma le sue condizioni fisiche restano gravi.

“La cosa più importante ora” – chiede la comunità degli artisti, amici poeti e intellettuali – “è che l’amministrazione comunale metta a disposizione del poeta Valentino Zeichen una dimora accogliente in grado di soddisfare le sue attuali esigenze.”

L’appello dunque, si rivolge a tutti i lettori di “Poesia, di Luigia Sorrentino”. Fate girare questo post. Continua a leggere

Nicola Bultrini

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Nicola Bultrini, nella foto di Dino Ignani

AUTORITRATTO
Da un’idea di Luigia Sorrentino
A cura di Fabrizio Fantoni

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Faccio tante cose, a volte troppe, penso, ma non so stare fermo mai e non mi piace sprecare il tempo. Mi stanco raramente e anche quando mi rilasso, la mia mente è comunque in continuo movimento. Non se sia una virtù o meno, non mi interessa, io sono nato così e così sto bene. Mi piace moltissimo la musica, certamente la leggera, ma adoro il jazz (sono un imperdonabile strimpellatore di sassofono). Ancora sogno con Star Wars e non me ne vergogno affatto (e per inciso, mi piace moltissimo giocare, giocare davvero). Continua a leggere