Interlinea lancia “Lyra Giovani”, la nuova collana di poesia contemporanea

Interlinea festeggia i 25 anni di libri, molti dei quali legati alla parola poetica con Lyra Giovani, la nuova collana di poesia diretta da Franco Buffoni.  I primi due titoli: Marco Corsi con la raccolta Pronomi personali e Maddalena Bergamin con L’ultima volta in Italia.

La nuova collana è stata presentata al pubblico l’11 giugno scorso a Milano al Laboratorio Formentini (via Formentini, 10) da Maurizio Cucchi, Franco Buffoni e dall’editore Roberto Cicala: “Nella scelta degli autori Franco Buffoni, – ha dichiarato Cicala – con l’esperienza quasi trentennale dei “Quaderni di Poesia Italiana Contemporanea”, ha selezionato due giovani autori che rappresentano al meglio quella saldatura tra tradizione e innovazione che da sempre caratterizza le sue scelte, apprezzate da così tanti lettori e critici.”

MARCO CORSI

Una promessa della poesia italiana secondo Franco Buffoni.
In questa raccolta, che inaugura la serie “Lyra giovani”, i “pronomi” del titolo sono le immagini che ci avvolgono e che sono “personali” perché c’è la necessità di un soggetto forte, un “io” che vorrebbe diventare un io di tutti.

Marco Corsi cerca di mettere insieme, con le parole, una piccola “ragione emotiva”, tra razionalità e ferita sentimentale, per permettere il passaggio a una dimensione più ampia di significato e di esistenza: «lavoriamo per giorni sopra le parole; da giorni lavoriamo silenziosi intorno al nero. […] disegniamo immagini nere e silenziose. Lavoriamo di silenzio e di nero. Un nero che sembra la notte».

TRE ESTRATTI

quale posizione mantiene il cielo
dentro le case? quale forma di te
traspare sopra le commode
il legno scuro, nero, striato?
dentro queste vene che ora diventano
più grosse, diventano
più dure delle ossa
dentro queste vene ci sono agitazioni
di massa, rivoluzioni copernicane,
le bombe, le riserve indiane,
le nostre docili stelle ignare.

*

il più sereno, il gesto più prezioso
di questi anni come gatti o coccinelle
è la mano che spariglia i pennarelli
sui banchi della prima elementare.

*

i più deserti, i più desiderati spazi,
la tua piccola vita pelosa
che tenevi tra le mani come un dono
e avevi messo al mondo dimenticando
qualunque forma di sorveglianza,
nei casi sottili occorsi
in cinquanta metri calpestabili
di appartamento più servizi,
pertinenze varie, ossa e cielo.

di Marco Corsi

MADDALENA BERGAMIN

Buffoni sceglie poi Maddalena Bergamin con “L’ultima volta in Italia“.

«Chi ha detto che questo è il paese / del mare non sa delle nostre giornate / su tangenziali padane, della periferia / latina malmessa e delle grigie ore / che ci separano dalla vista del sole» scrive Maddalena Bergamin, giovane talento della parola, con uno sguardo lucido di «occhi che bruciano». L’autrice, che vive a Parigi, racconta in versi le stagioni, la vita e le passioni, tra attese e delusioni, con freschezza e originalità attraverso una «parola / che si ritorce e che cade / sui vetri rotti». È un libro su un’Italia personale, lontana e interiore.

 

TRE ESTRATTI

Vedo resistere nel mondo le cose
e crollare, è sottile ogni mattina quel velo
che muovi e pulisci per terra, il bambino
romperà suppellettili di cristallo
come cose senza senso, sgranerà gli occhi
e riderà, tu chinata sui pezzi trascorsi
con slancio dimentichi, e così ti muovi
nel crollo e lo lasci sospeso
dentro cornici d’argento

*

Tu vuoi tutto quello che serve
dimentichi a volte soltanto il cappello
e te ne stai come chi non si cura
della terra che galoppa di fuori
forse hai tolto le briglie al pensiero
ma stanata da te, per un giorno
saprai del tormento che nasconde
la foschia della voce dimessa che chiede
senza avere risposta

*

Ascoltami, non è ancora troppo tardi
per continuare a parlarsi, ci sono ancora stanze
e stanze nuove per guardare la lingua schiantarsi
nel riso e per ridarti quel tempo da dove
sei voluta scappare, ci sono strade da fare
a piedi, mi hai fatto male e altri torti
di cui accusarsi, ci sarà un tetto, una sedia
una casa dove fare girare un contorno
per sparire nel vortice e ancora cadere
sulla nostra  segreta completa
remissione

di Maddalena Bergamin

BIOGRAFIE

Marco Corsi (1985) vive e lavora a Milano. Sue poesie sono apparse su: “Poeti e Poesia”, “Nuovi Argomenti”, “Atelier”, Quadernario. Almanacco di poesia, e in diversi blog letterari tra i quali “Le parole e le cose” e “Poetarum Silva”. La sua ultima silloge, Da un uomo a un altro uomo, è stata pubblicata in Poesia contemporanea. Dodicesimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, Milano 2015), a cura di Franco Buffoni, con una nota di Niccolò Scaffai. Nel 2015 ha vinto il primo premio “Cetonaverde poesia – sezione giovani”.

Maddalena Bergamin è nata a Padova nel 1986 e ha compiuto i suoi studi all’Università Ca’ Foscari e alla Sapienza, dove si è laureata in critica letteraria, con un successivo dottorato alla Sorbona, dove insegna lingua italiana. Del 2007 la sua prima raccolta di poesie, Comunque, la pioggia. Suoi testi sono apparsi in rivista e sul web e ha partecipato a diversi festival internazionali.

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