Giuseppe Conte, “Non finirò di scrivere sul mare”

Giuseppe Conte

IL MARE CHE TI HA SPECCHIATA

Dimmi luna del mattino
luna evanescente, scialba, indefinita

di’, perché è così breve la vita
perché ti assomiglia l’umano destino?

Dimmi luna del mattino
luna che te ne stai per andare

di’ cosa senti a te più vicino,
l’agonia di ogni essere? O il mare?

Il giorno che ti sta per cancellare
o il ricordo del mare che ti ha specchiata

tutta la notte e baciata e cullata,
la fine di tutto o il ricominciare?

CHE È SEMPRE LA MIA META

L’Italia era fatta di luna, stamattina.
Di luna la mia Honda tutta coperta di brina

di luna i rami fioriti che la grandine aveva colpito
di luna i giardini, le chiese, le curve a gomito

le vette delle Alpi, le loro lastre, i loro aghi
la foschia orizzontale sospesa sopra i laghi

di luna le vie deserte della città di Varese
le risaie che riquadrano e specchiano distese

di cielo, di luna le turrite alture del Monferrato
di luna il tunnel nero appena attraversato.

L’Italia è fatta di luna, certe mattine
ed è come la luna muta, amica, quieta.

La percorro in alti viadotti, rasento aspre colline.
E poi rivedo il mare, che è sempre la mia meta. Continua a leggere