Dimitri Deliolanes, “Alba dorata”

E’ in libreria, ALBA DORATA di DIMITRI DELIOLANES, Fandango, 2013.
Dall’autore di COME LA GRECIA, un libro necessario per indagare il pericolo delle nuove destre in Europa.

Sono entrati in Parlamento a passo di marcia. Hanno scatenato un’ondata senza precedenti di aggressioni razziste, antisemite e xenofobe. Dilagano nei quartieri popolari delle grandi città, conquistano nuovi adepti e indicano nella democrazia la causa della crisi. Picchiano, uccidono, insultano, provocano.

È Alba Dorata, un partito nazionalista, xenofobo, antisemita e omofobo che è diventato in pochissimo tempo protagonista della vita politica greca e che si è attestato stabilmente come terza forza nazionale. Questo libro è un lungo viaggio dentro l’orrore del nazismo impenitente e beffardo. È l’esplorazione di un gruppo di stretta ortodossia hitleriana rimasto nell’ombra per più di un ventennio, aspettando il momento giusto per lanciare il suo attacco. Continua a leggere

Grazia Calanna, “Crono silente”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Grazia Calanna ha pubblicato nel febbraio 2011 l’opera prima di poesia, “Crono silente”, Edizioni Prova d’autore, (10 euro). La poetessa siciliana sceglie un titolo che rimanda alla mitologia greca, e in particolare a “Le opere e i giorni” di Esiodo.  Cronos è, dunque, “il tempo”, come suggerisce la stessa autrice nell’esergo al libro citando Euripide: “Il tempo dirà tutto alla posterità. E’ un chiacchierone, e per parlare non ha bisogno di essere interrogato.”

Ma perché Crono è silente? Silente è un aggettivo: silenzioso. Il tempo, tace indisturbato, ma dirà tutto ai posteri. Ed è proprio con il tempo che Grazia Calanna dialoga, chiuso in una cornice esso accoglie e rimanda l’immagine del mondo. Un essere al mondo che chiede il silenzio, “aldilà della trappola umana“, perché non serve “gettarsi nel turbine di mille inutili e snervanti cose da fare”. Continua a leggere

Margaret Atwood e Thomas Pynchon

Due anteprime editoriali
a cura di Luigia Sorrentino

di Nicola D’Ugo

Roma, 19 settembre 2013. Sono usciti in questi giorni negli Stati Uniti due romanzi importanti nel panorama della narrativa internazionale: Margaret Atwood con “MaddAddam” e Thomas Pynchon con “Bleeding Edge”.

Entrambi trattano il tema della società digitale in cui viviamo. Il romanzo di Atwood chiude (forse) il ciclo della triade romanzesca che era cominciata nel 2003 con le questioni della clonazione in “Oryx and Crake” (“L’ultimo degli uomini”) e dell’ambientalismo rispetto alla modificazione estetica dei corpi in “The Year of the Flood” (L’anno del Diluvio). “MaddAddam” è ambientato nell’imminente futuro e riprende il nucleo dei ‘ribelli’ del romanzo precedente. Continua a leggere

Premio Neri Pozza 2013, la cinquina dei finalisti

Appuntamento

Battute finali, per il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza 2013.
Ecco i cinque finalisti, tra i quali verrà scelto il romanzo inedito vincitore di questa prima edizione: Dentro c’è una strada per Parigi di Nòvita Amadei, La letteratura tamil a Napoli di Alessio Arena, Il genio dell’abbandono di Wanda Marasco, La ricchezza di Marco Montemarano, Il bambino di Budrio di Angela Nanetti.

I cinque inediti – scelti dal comitato di lettura composto dagli agenti letterari Luigi Bernabò e Marco Vigevani, dagli scrittori e giornalisti Francesco Durante e Stefano Malatesta, dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella, dalla scrittrice Sandra Petrignani, dal direttore editoriale Giuseppe Russo – sono stati presentati giovedì 12 settembre (ore 19), a Milano nello Spazio Pal Zileri (main sponsor del Premio). Continua a leggere

Pordenonelegge 2013

Appuntamento

Dal 18 al 22 settembre 2013 si rinnova l’appuntamento con pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori: è la quattordicesima edizione di una tra le più attese manifestazioni dell’agenda culturale italiana. Critica e pubblico sono d’accordo nel riconoscere all’evento la forza di immaginare il mondo di oggi, e di raccontarlo con immediatezza e profondità attraverso voci qualificate e parole che “pesano”. L’idea di cultura che il festival propone è infatti inclusiva, senza pregiudizi: dalle provocazioni letterarie alle discussioni d’accademia fino alle contaminazioni con cinema e teatro. Ciò che conta è la qualità del racconto e la sua capacità di afferrare le linee di tendenza, i dubbi, gli stimoli e le innovazione della realtà che ci sta davanti tutti i giorni e che spesso non comprendiamo. Lo scorso anno, distribuiti nei cinque giorni del Festival, gli oltre duecento appuntamenti sono stati affollati da una pacifica invasione di appassionati del libro, che cercavano nella ricca offerta del programma quel particolare percorso di dialoghi, incontri e conferenze in grado di diventare un itinerario della propria immaginazione: la “loro” pordenonelegge. Continua a leggere