Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile

Self Portrait 1988 Robert Mapplethorpe 1946-1989 ARTIST ROOMS Acquired jointly with the National Galleries of Scotland through The d’Offay Donation with assistance from the National Heritage Memorial Fund and the Art Fund 2008 http://www.tate.org.uk/art/work/AR00496

Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano dal 15 marzo al 30 giugno 2019, nella sede di Galleria Corsini a Roma, la mostra Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile, a cura di Flaminia Gennari Santori.

L’esposizione prosegue il dialogo e l’intreccio tra passato e presente iniziato con l’esposizione di Parade di Picasso nel 2017 e la mostra Eco e Narciso nel 2018, tratto distintivo della strategia delineata dalla direzione del museo.

La mostra raccoglie quarantacinque opere dell’artrista , si concentra su alcuni temi che contraddistinguono l’opera di Robert Mapplethorpe (1946 — 1989), notissimo, rivoluzionario e controverso maestro del secondo Novecento: lo studio delle nature morte, dei paesaggi, della statuaria classica e della composizione rinascimentale.

La scelta della curatrice di fare una mostra su Robert Mapplethorpe è ispirata alla pratica collezionistica dell’artista, avido raccoglitore di fotografie storiche, passione che condivideva con il compagno Sam Wagstaff, la cui collezione costituisce un fondo straordinario del dipartimento di fotografia del Getty Museum. La selezione delle opere e la loro collocazione nella Galleria rispondono a diverse intenzioni: mettere in luce aspetti del lavoro di Mapplethorpe che risuonano in modo particolare con la sede museale, intesa come spazio — fisico e concettuale — del collezionismo, per innescare una relazione inedita tra i visitatori, le opere e gli ambienti della Galleria. Continua a leggere

Filiberto Menna, “Il nuovo che avanza”

Filiberto Menna davanti a un’opera di Gajani. Fotografia di Pino Grimaldi, 1973

In occasione del trentennale dalla scomparsa di Filiberto Menna, la Fondazione Filiberto e Bianca Menna vuole ricordarne il lavoro teorico e critico, come pure quello di docente di Storia dell’Arte Contemporanea nell’Ateneo salernitano, con una giornata di studi che si terrà a Salerno, nella sede propria della Fondazione, in via Lungomare Trieste 13, mercoledì 6 febbraio 2019, dalle ore 10:00. Continua a leggere

Alessandro Sciarroni, Leone d’oro per la Danza

Alessandro Sciarroni /Photo A. Macchia

La Biennale di Venezia ha assegnato i Leoni per la Danza 2019: il Leone d’oro alla carriera è stato attribuito ad Alessandro Sciarroni, considerato fra i più rivoluzionari coreografi della scena europea; il Leone d’argento è assegnato in coppia agli artisti francesi Steven Michel e Théo Mercier. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, accogliendo la proposta della Direttrice del Settore Danza, Marie Chouinard.

La consegna dei Leoni avrà luogo il 21 giugno 2019 a Ca’ Giustinian (ore 12.00), sede della Biennale, in occasione dell’apertura del 13.mo Festival Internazionale di Danza Contemporanea (Venezia, 21 > 30 giugno 2019).

Performer, coreografo, regista, con alle spalle una formazione nell’ambito delle arti visive e diversi anni di pratica teatrale, Alessandro Sciarroniè un coreografo italiano – è scritto nella motivazione – che crea in risonanza con l’arte della performance. E’ il direttore d’orchestra dei danzatori e di tutti coloro che, provenienti da diverse discipline, invita a partecipare ai suoi progetti. Costruisce dei concentrati di vita al limite dell’ossessione disponendoli attorno a eventi scelti delle nostre vite fragili e ordinarie. Mette in scena i nostri corpi quotidiani in uno spazio che amplifica l’insistenza a trovare la falla che ci addolcirà e solleverà”.

Artista richiesto da festival di danza e di teatro come da gallerie d’arte e musei, dall’Europa a Hong Kong, da Abu Dhabi a Rio de Janeiro, Alessandro Sciarroni è stato quasi una presenza fissa delle ultime Biennali Danza con le sue originali costruzioni coreografiche che attingono a diverse discipline: nel 2013 con Untitled. I will be there when you die; nel 2014 con You don’t know how lucky you are; nel 2015 con TURNING_Thank you for your love version; nel 2017 con Chroma, Aurora e Folk-s. Continua a leggere

Romina De Novellis & Hermann Nitsch, “Voyage à Naples”

A Venezia, alla Galleria Alberta Pane è in corso (fino al 2 febbraio 2019) l’esposizione Voyage à Naples, a cura di Léa Bismuth, con opere di Romina De Novellis (Napoli, 1982) e Hermann Nitsch (Vienna, 1938), due artisti che hanno trovato nell’intensa azione performativa la più piena espressione della loro arte.

La sede veneziana della galleria sarà luogo di una profonda riflessione visiva sul tema del corpo e dei suoi limiti; un’esplorazione tra le pratiche dei due artisti, in un intreccio di tensioni multiple che intendono attraversare diverse geografie italiane: da Venezia sino a Napoli, dove il vulcano e il suo immaginario collettivo giocano un ruolo sostanziale. Continua a leggere

Robert Mapplethorpe, Coreografia per una mostra / Choreography for an Exhibition

Philip, 1979. © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

Venerdì 14 dicembre 2018, ore 12.00, al Madre, museo d’arte contemporanea Donnaregina della Regione Campania, si terrà l’Anteprima della retrospettiva Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra / Choreography for an Exhibition, a cura di Laura Valente e Andrea Viliani, dedicata a uno dei più grandi fotografi del XX secolo.

Organizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York, la mostra comprenderà più di 160 opere, allestite in ipotetico dialogo con opere archeologiche, antiche e moderne, e per la prima volta, nella storiografia espositiva dell’artista, prevederà un inedito e articolato programma performativo, in cui saranno coinvolti alcuni dei più importanti coreografi internazionali. Continua a leggere