Marco Bellini, “Attraverso la tela”

Riletture
Attraverso la tela di Marco Bellini, Edizioni La vita Felice
a cura di Luigia Sorrentino

di Nadia Agustoni
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Leggendo la poesia di Marco Bellini si ha l’impressione che l’impegno che richiede seguirne il dettato sia dovuto ad un “cadere” verticale, un cedere alla profondità della parola. Questa breve raccolta “Attraverso la tela” Edizioni La Vita Felice 2010, con prefazione di Gabriella Fantato e postfazione di Piero Marelli, si apre con un intenso poemetto “…Della linea” in cui si riflette un dire che partendo dalle cose sembra ricordarci con Hofmannsthal che la profondità è nascosta proprio alla superficie. “Credevo di non poterla accettare/ quella linea tesa, annodata all’orizzonte/ e allora ho chiesto di uscire dal tempo/ […] per  Continua a leggere

“Levania”, Napoli ha una nuova rivista letteraria

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

E’ uscito il numero zero della rivista di poesia semestrale LEVANIA (Edizioni La città del sole, 2012, euro 12,00). L’editoriale, di Eugenio Lucrezi, direttore editoriale della rivista, dice molto, e vi invito a leggerlo. E’ importante che nasca una rivista di poesia a Napoli, vent’anni dopo ‘Altri termini’. Nelle foto sotto le quattro tavole di Giuseppe Antonello Leone pensate e pubblicate proprio per il numero zero di LEVANIA. Eugenio Lucrezi nel suo editoriale spiega che LEVANIA  è il nome dato alla rivista in omaggio a Sergio Solmi, che così intitolò, negli anni Cinquanta, un’esile raccolta ispirata a un librino del Seicento, il Somnium, seu Opus de astronomia lunari, opera oscuramente utopica di Johannes Kepler. Continua a leggere

Dalla vita degli oggetti, di Adam Zagajewski

I versi contenuti in questa prima antologia italiana di poesie di Adam Zagajewski pubblicati da Adelphi colgono la contraddizione della natura umana. Non a caso Czesław Miłosz che Zagajeski ben conosceva scriveva della sua poesia: «La sua è una tessitura in cui fiori, alberi e uomini convivono in un’unica scena. Ma questo mondo ricreato dall’arte non è un luogo di fuga, al contrario è in relazione con la cruda realtà di questo secolo».

La poesia “Guardando la «shoah» in una stanza d’albergo, in America” è di una verità struggente: […] “siamo innocenti, dichiaravano gli abeti” […] , scrive Zagajewski. Le SS nella poesia si trasformano in fragili vecchi a cui qualcuno doveva salvare ‘cuore, vita, coscienza’. Ma era già tardi, scrive il poeta . Era già qui l’ora insidiosa del sonno.  L’umanità si nutre di indifferenza e di solitudine. E Zagajewski si rifugia nel «fervore» dei versi: […] “Ero sempre più assonnato e innocente” […], scrive nella stessa poesia. Happy Birthday to you, il mondo canta mentre si compie nel silenzio più assoluto, la catastrofe, la Shoah, appunto, con “le scarpe di Auschwitz” che formano “una piramide alta/ fino al cielo”.
(Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Marjane Satrapi, “Pollo alle prugne”

Nello scaffale, Pollo alle prugne
di Marjane Satrapi
a cura di Luigia Sorrentino

Marjane Satrapi. La Graphic Novel 
di Nadia Agustoni

Nota per il libro “Persepolis” (2002) da cui ha tratto il film d’animazione co-diretto con Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi disegnatrice iraniana nata nel 1969 ci dà con “Pollo alle prugne” la sua terza opera a fumetti. Già con ” Taglia e cuci” (2003) proseguiva il suo racconto della vita in Iran offrendoci una visione di interni di un’ilarità un po’ forzata, e aggiungo giocoforza, visto che il rapporto uomo donna ne è il fulcro e non è agevole parlarne tenendo conto della complessità di una società che ha attraversato decenni di sconvolgimenti politici. “Pollo alle prugne” Sperling & Kupfer 2009, è la graphic novel più intensa di Satrapi. Continua a leggere

In memoria di te, Margherita Guidacci

In memoria di te,
Margherita Guidacci (e Luigi Baldacci)
a cura di Luigia Sorrentino

Essere là, più avanti
di Luigi Baldacci

A pensarci bene, al di là dei modi espressivi, è la deflagrazione dei contenuti che ci colpisce, cosa di cui la Guidacci (nella foto di Dino Ignani) ha avuto coscienza chiarissima, come risulta dalle pagine di Ragion Poetica che furono da lei affidate all’antologia della poesia italiana contemporanea che Spagnoletti pubblicò nel 1959. Sono pagine che si aprono con un intensissimo ricordo: un’intermittenza, un’epifania, una sensazione subliminare. La bambina sta accanto alla nonna e a un tratto avverte che lei e la nonna sono lo stesso fluire di uno stesso nulla che va verso l’acqua dell’identità ( quest’idea dell’acqua la raggiungiamo noi oggi pensando al fiume che si apre in mezzo alla strada). Ma poi seguono altre informazioni, anche più interessanti: quella, per esempio, inerente  “l’amore di chiarezza” che fu quasi uno scandalo nella Firenze ermetica degli anni Quaranta ma non per polemica: anzi c’era nella giovane allieva di di De Robertis una gran voglia di assimilare quei modi, solo che il risultato era tutt’altro. Continua a leggere