Mark Strand, L’uomo che cammina un passo avanti al buio

Appuntamento da non perdere.

Chi non ha avuto l’opportunità di conoscere Mark Strand, Premio Pulitzer per la poesia nel 1999, non dovrà perdere l’ occasione d’incontro alla libreria Arion del Palazzo delle Esposizioni di Roma, martedì 15 Marzo 2011, alle 18:30, per l’uscita del libro L’uomo che cammina un passo avanti al buio, Poesie 1964-2006, pubblicato nella collana Oscar Poesia di Mondadori.
Interviene Damiano Abeni, coordina l’evento Vincenzo Mascolo.

Grande maestro della disillusione, Mark Strand, uno dei più grandi autori della scena contemporanea, mette in atto nei suoi versi l’interrogarsi desolato e ironico  dell’uomo del Novecento che vive il tramonto di un’epoca. Strand si impone per la complessità e la trasparenza della sua visione, per l’intelligenza acutissima e la spiritualità profondamente laica della sua poesia, che incanta, per l’ampio respiro e l’impeccabile eleganza dello stile.

 

Mark Strand (1934) è nato a Summerside, nella Prince Edward Island (Canada). Vive a New York e insegna alla Columbia University. L’uomo che cammina un passo avanti al buio Poesie 1964-2006  è la raccolta di tutte le sue poesie. Ha pubblicato anche un libro di racconti Mr and Mrs Baby, tre volumi di traduzioni, diverse antologie.
Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Pulitzer per la raccolta di poesie Blizzard of One.
In Italia, oltre a tre plaquette per le Edizioni L’Obliquo sono disponibili due antologie delle sue poesie L’inizio di una sedia, (Donzelli, 1999); Il futuro non è più quello di una volta, (Minimum fax 2006), un volume di scritti d’arte Edward Hopper – Un poeta legge un pittore, (Donzelli 2003), la favola Il pianeta delle cose perdute (Beisler 2002), Uomo e cammello, (Mondadori 2007) e un video di Alessandra Maiarelli e Luca Sossella Ehi, Mark! Scusa il ritardo, scusa il ritardo… (Una passeggiata da mezzogiorno a mezzanotte) di Mark Strand con Damiano Abeni, (Luca Sossella Editore 2011).

Francesco Agresti, Al di là del mare

Francesco Agresti, già noto per la sua attività di promotore culturale e di poeta, ci presenta il suo primo romanzo, “Al di là del mare” Lepisma Edizioni, (18 euro).

“I suoi versi descrivono quasi sempre paesaggi mitici o amori superbi e sono scritti con lirismo denso di umori. Lo stesso lirismo utilizzato in questo romanzo che, scritto in prima persona, dà, all’inizio l’idea di un diario ma che poi diventa narrazione fluida e accattivante di un amore e di un’idea dell’amore.
La trama è esile e senza complicazioni di intrecci e parte da una gita ad Eboli richiesta da un professore che ha conosciuto Quasimodo e che desidera visitare i luoghi della cittadina nominata nel titolo del suo libro da Carlo Levi.
Il protagonista e il professore camminano per Eboli carichi di memorie, il primo rivivendo sensazioni ed emozioni della sua infanzia, essendo nato proprio ad Eboli, il secondo ricorrendo a ricordi letterari. Una bella esperienza che assume una dimensione particolare quando entra in Assunta, la bellissima ragazza sensibile e aerea, quasi un mito incarnatosi nelle sue fattezze.”
(… continua in libreria)

dalla prefazione, di Dante Maffia

Mario Andrea Rigoni, Vanità

«La storia della vanità è la storia del mondo». L’affermazione con cui esordisce questo libro singolare di Mario Andrea Rigoni dice già il rilievo del tema che affronta. Eppure alla vanità non era mai stata dedicata un’opera di riflessione particolare, capace di evocarne insieme i multiformi aspetti (dalla brama di gloria allo snobismo) e soprattutto di metterne in relazione i due principali: la vanità come esperienza metafisica della desolante nullità del mondo e la vanità come tentativo dell’individuo e delle collettività – tentativo ora eroico ora patetico ora ridicolo – di sottrarsi all’oscurità e all’insignificanza. Alternando il tono personale all’osservazione obiettiva, mescolando la riflessione e l’aforisma alla citazione e all’aneddoto, mettendo in risonanza inaspettata storia antica ed esperienza moderna anche attraverso un’antologia di testi che incomincia con Gilgamesh e finisce con Lévi-Strauss, Rigoni illumina i comportamenti individuali e sociali alla luce di un impulso profondo e universale, responsabile sia di glorie sia di assurdità o di catastrofi, in ogni caso tanto irreprimibile da spingere il soggetto alla ricerca della propria affermazione a qualsiasi prezzo, compreso quello di degradarsi, e persino di calunniarsi.

Vanità di Mario Andrea Rigoni, Aragno Editore, euro 10

“Les Poètes de la Méditerranée”

Giovedì 3 marzo 2011, alle 21 le Centre culturel français de Milan presenta presso la palazzina liberty della Casa della Poesia di Milano (Largo Marinai d’Italia,1 ) l’antologia Les Poètes de la Méditerranée (I Poeti del Mediterraneo) pubblicata da Editions Poésie/Gallimard e Culturesfrance/Institut français.

Tavola rotonda con i poeti: Adonis (Siria/Libano), Milo De Angelis, (Italia), Serge Pey (Francia), Patrizia Valduga (Italia).
Introduce: Giancarlo Majorino.
Modera: Tomaso Kemeny .

L’antologia, prefata da Yves Bonnefoy, offre un panorama della poesia contemporanea di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Da una riva all’altra del Mediterraneo il lettore naviga alla scoperta di alcune delle voci della poesia di oggi, voci affermate, riconosciute, sagge, ribelli o sperimentali, risonanti o dissonanti, amichevoli o diffidenti. Sono le voci che giungono dalla Grecia, da Cipro, dalla Turchia, dalla Siria, dal Libano, da Israele, dalla Palestina, dall’Egitto, dalla Libia, dalla Tunisia, d’Algeria, dal Marocco, dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Francia, dall’Italia, da Malta, dalla Croazia, dalla Slovenia, dalla Bosnia, dalla Serbia, dal Montenegro, dall’Albania e dalla Macedonia.

Adonis, Serge Pey, Milo De Angelis e Patrizia Valduga, grandi figure della poesia contemporanea si confronteranno sulle loro esperienze, su questa loro appartenenza a terre e culture così diverse tra di loro ma tutte affacciate sul Mediterraneo, crogiolo di incontri, scambi e diffusione del pensiero.
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Les Poètes de la Méditerranée [2010] . Édition d’Eglal Errera, préface de Yves Bonnefoy. Édition plurilingue. Coédition Gallimard/Culturesfrance, 960 pages sous couv. ill., 108 x 178 mm. Collection Poésie/Gallimard – 12,00 €

Résumé
La Méditerranée considérée comme une chambre d’échos : 24 pays où s’écrivent et se parlent une quinzaine de langues. Cette anthologie ne se veut pas un palmarès, mais un parcours qui accueille les voix de toutes les rives, les voix vivantes qui entrent en résonance autant qu’en dissonance, en amitié autant qu’en opposition ou en défiance. Les poètes de Grèce, de Chypre, de Turquie, de Syrie, du Liban, d’Israël, de Palestine, d’Égypte, de Lybie, de Tunisie, d’Algérie, du Maroc, du Portugal, d’Espagne, de France, d’Italie, de Malte, de Croatie, de Slovénie, de Bosnie, de Serbie, du Monténégro, d’Albanie et de Macédoine ne cherchent pas d’accord factice autour d’une mer commune et sous un même ciel, ils disent un réel disparate, souvent déchiré, rarement réenchanté ; ils disent et leurs voix révèlent l’espace d’aujourd’hui dans le respect ou la dilapidation de tous les héritages.

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ADONIS nasce Ali Ahamd Said nel 1930 a Kassabeen, in Siria e adotta lo pseudonimo di Adonis all’età di diciassette anni. Poeta e critico letterario siriano-libanese di espressione araba e francese, è oggi considerato uno dei più grandi poeti arabi viventi. Autodidatta influente, adotta una visione originale della tradizione poetica araba, prescindendo dalle pressioni intellettuali, politiche e religiose. La sua opera riflette varie tematiche: ingiustizia, dittatura, guerra, povertà. Adonis trasforma la contemporaneità in mito, senza ergersi sul piedistallo del “poète engagé”.

SERGE PEY (1950) è uno scrittore e poeta francese. Nel 1975, ha creato la rivista Emeute, seguita da Tribu nel 1981. Professore universitario all’Université di Tolosa, Pey dirige un seminario di poetica di azione e un atelier di poesia. Vero e proprio attore, attua la sua poetica tramite performances. Oltre all’attività di poeta-esploratore dell’oralità, è un teorico e critico di spicco.

MILO DE ANGELIS (1951) è un poeta, scrittore e critico letterario italiano. Tra le voci più significative della poesia italiana contempo poranea, Milo De Angelis vive a Milano dove insegna in un carcere. La sua prima raccolta di poesie risale al 1976 (“Somiglianze”). Scrittore di racconti e saggi, è stato anche traduttore dal francese come Racine, Baudelaire, Drieu La Rochelle, e dal greco e dal latino di Eschilo, Virgilio, Lucrezio… Ha diretto la rivista di poesia “Niebo” e la collana omonima delle edizioni La Vita Felice, per la quale ha presentato altri poeti contemporanei. Con “Tema dell’addio” ha vinto il Premio Viareggio 2005.

PATRIZIA VALDUGA (Castelfranco,1953) ? una poetessa e traduttrice italiana. Nel 1988 ha fondato la rivista mensile Poesia che ha diretto per un anno. Dopo tre anni di studi alla facoltà di Medicina, si iscrive alla facoltà di Lettere a Venezia dove segue per quattro anni i corsi di Francesco Orlando (“incontro fondamentale nella mia vita”). E’ stata la compagna del poeta, traduttore e critico letterario Giovanni Raboni e a lui ha dedicato la postfazione dell’ultima raccolta del poeta scomparso, “Ultimi versi”, pubblicata da Garzanti nel 2006. Nel 2010 le è stato assegnato il Premio Caprienigma per la letteratura.

http://www.lacasadellapoesia.com/index.asp

Adonis, Storia lacerata nel corpo di una donna

Vi ripropongo l’intervista ad Adonis, pseudonimo di Ali’ Ahmad Said Esber, nato a Kassabin, in Siria, nel 1930, che per scelta, considera la sua vera patria il Libano. Attualmente Adonis vive a Parigi. E’ uno dei maggiori poeti nel mondo. La bellezza dei suoi versi è tutta nella meraviglia delle immagini, nell’intreccio di metafore, nelle “metamorfosi”, autentiche “migrazioni” nella storia del mondo arabo e islamico. L’intervista è stata realizzata in Italia in occasione dell’uscita del poema Storia lacerata nel corpo di una donna – nell’eccellente traduzione di Fawzi Al Delmi – pubblicato da Guanda. Temi centrali dell’intervista: la donnal’uguaglianza, la libertà di stampa. 

Sotto il video dell’intervista (maggio,  2009)

 
http://www.rainews24.it/ran24/clips/2009/06/adonis_12092009.flv

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