Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
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“Negli ultimi testi scritti, spesso scompare l’io della giovinezza, che è la parte più intima, ma forse anche dal punto di vista poetico la parte più debole e più fragile, per lasciare spazio al noi, come condizione universale. Nelle nuove poesie cerco di riflettere di più sul senso dell’esistenza più che sull’amore fine a se stesso e riducibile alla presenza o assenza della persona amata. Continua a leggere
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Opere Inedite, Matteo Bianchi
Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
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Oggi a Opere Inedite la lettura di alcuni testi a me inviati da un giovane poeta – nato alla fine degli anni Ottanta – Matteo Bianchi.
Matteo mi scrive, a proposito della poesia: “Ho provato sulla pelle che, se ti privi dell’oggetto desiderato, il desiderio in senso lato, qualsiasi esso sia, le parole fanno di tutto per “arrivarlo”: la poesia è, nel suo processo di astrazione soggettiva, una piccola creazione che può essere condivisa tramite occhi e sentimento, e libera dentro tutta l’energia che fuori, tangibile ai cambi di vento, è liberata invece dalla materia modellata con le mani.”
Matteo Bianchi Continua a leggere
Opere Inedite, Anna Belozorovitch
Opere Inedite,
a cura di Luigia Sorrentino
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Autobiografia
ANNA BELOZOROVITCH
Nata a Mosca nel 1983, ha vissuto tra il Portogallo e l’Italia, dove risiede stabilmente dal 2004. Scrive da sempre, prima in russo, poi in lingua portoghese, e successivamente in quella italiana, ora diventata la sua lingua principale. Ha studiato danza e teatro, si è laureata in Mediazione Linguistica e Culturale, con specializzazioni in Criminologia e in Cooperazione Internazionale. E’ insegnante di italiano per stranieri. Continua a leggere
Opere Inedite, Paolo Carnevali
Opere Inedite, Paolo Carnevali
a cura di Luigia Sorrentino
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“Il mio rapporto con la poesia nasce da qualsiasi sentimento che influenzi la coscienza. Uso le parole come velo per immagini, concetti, brevi momenti da fermare:con una varietà di stili e di riprese. Una poesia vissuta alla macchia, in una felice clandestinità. Ricerco le immagini nette e chiare, la dolce vertigine piena di strana melanconiosa cantabilità. Io li chiamo : acquarelli mentali da scrivere. Arriva un momento nella vita, in cui il desiderio di scrivere è riuscire ad infondere i gesti quotidiani, anche i più banali che offrono il senso profondo della vita, il raccontare la umanità normale. Il motivo della vita nel suo fluire sotto la soglia della coscienza pratica. Perchè l’ emozione poetica appartiene alla coscienza subliminare. Una poesia deve essere scritta con l’immaginazione del momento privilegiato in cui prevale la coscienza interiore.
Opere Inedite, Cristina Bove
Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
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Autopresentazione
Sono nata a Napoli il 16 settembre 1942, vivo a Roma dal 1963.
Ho cominciato da piccolissima a nutrire la passione per le arti, la lettura e la scrittura.
A tredici anni scrivevo poesie, alcune furono pubblicate sul quotidiano Il Mattino.
Ho vissuto da giovanissima tre anni a Tunisi dove fu allestita con successo la mia prima personale di pittura.
È mia la scultura in bronzo nell’atrio dell’hotel Sabbiadoro a S. Benedetto del Tronto.
Negli ultimi tempi mi dedico soprattutto alla scrittura. Considero la poesia un linguaggio universale, l’esperanto dell’anima.
Cristina Bove