Nadia Fusini racconta Katharine Mansfield

Nello scaffale, Katherine Mansfield – nel 90° anniversario dalla scomparsa –
a cura di Luigia Sorrentino

La figlia del sole, Katharine Mansfield raccontata da Nadia Fusini (nella foto)

di Elena Petrassi

Come un’onda che appare e scompare, di tanto in tanto il nome e l’opera di Katherine Mansfield appaiono nelle acque, peraltro placide e sin troppo domestiche, dell’editoria italiana. Dopo le prove magistrali di Pietro Citati con Vita breve di Katherine Mansfield e Da una stanza all’altra – (Stanza d’affitto) di Grazia Livi, pubblicati entrambi nei primi anni Ottanta, poco altro è stato detto di questa scrittrice singolare e appassionata, considerata maestra nell’arte del racconto e inserita in un Pantheon dove troneggia in compagnia di Anton Cechov e Raymond Carver. Continua a leggere

Cesare Viviani, Infinita fine

Nello scaffale Cesare Viviani
a cura di Luigia Sorrentino

di Loretto Rafanelli

Ci sono libri di poesia che sanno rispondere alle tante domande che l’uomo da sempre si pone: Infinita fine di Cesare Viviani (Einaudi Editore, p.168, euro 12,50) ha questo raro dono. I suoi versi permettono di allargare lo sguardo sul versante della interrogazione, divenendo preziosa, ulteriore e necessaria prova di disponibilità e di resistenza al senso di disagio e di dolore, sia individuale che storico, del nostro tempo. Sicuramente una poesia la sua che, come poche altre nell’ultimo Novecento (giustamente, per questa sensibilità, e per alcuni tratti della sua scrittura, accostato a Luzi), sa farsi pensiero, seppure pensiero che intende non rappresentare o costruire un “sistema” alternativo, piuttosto conoscere, osservare con intelligenza, Continua a leggere

Giovanni Agnoloni, “Sentieri di notte”

Nello scaffale, Giovanni Agnoloni “Sentieri di notte” Giulianova (TE), Galaad Edizioni, 2012
a cura di Luigia Sorrentino


di Giuseppe Panella

Il primo romanzo di Giovanni Agnoloni è certamente un thriller ispirato alla poetica futurista del Connettivismo ma è anche – e soprattutto – una ricerca spirituale, quella che nel linguaggio del romance viene definito una quest. Pur essendo marcato da momenti decisamente ispirati al cinema d’azione e contenendo al suo interno momenti concitati e parossistici, il libro non può essere letto senza tener conto dei suoi caratteri di forte spiritualità e di tensione morale. Continua a leggere

Patricia Hanley, Past The Cape of Sorms

Nello Scaffale: Patricia Hanley
Sotto la scrittura corsiva (Past the Cape of Storms)
a cura di Luigia Sorrentino

di Loretto Rafanelli

Nella raffinata ed elegante collana Poesia sin pureza, dell’editore friulano Ellerani, diretta, con grande competenza e passione, dalla poetessa Marina Moretti, collana in cui già sono stati pubblicati ottimi autori (Gianfranco Lauretano, Enrico Fraccacreta e una scelta di poetesse del Nordest, quali Antonella Bukovaz, Gabriella Musetti, Mary Barbara Tolusso, la stessa Moretti, ecc.), esce il nuovo libro di Patricia Hanley, poetessa canadese, musicista di valore, docente, traduttrice dall’italiano all’inglese. Sotto la scrittura corsiva (Past the Cape of Storms), è una edizione bilingue (con straordinarie immagini del grande pittore ucraino Sergej Glinkov) dove la eccellente versione italiana è a cura della stessa poetessa, caso direi abbastanza raro. Continua a leggere

Gellert Tamas, L’Uomo laser

Gellert Tamas, L’uomo laser, C’era una volta la Svezia

di Nadia Agustoni

Un paese, la Svezia, considerato un modello di tolleranza, ma dove i movimenti e i partiti di estrema destra (apertamente nazisti in alcuni casi) hanno molto seguito. A partire dagli anni 90 hanno ispirato le azioni di cupi personaggi, come il serial killer John Ausonius, che nel 1991/1992, armato di un fucile a raggio laser, colpì una decina di immigrati con lo scopo deliberato di uccidere e terrorizzare chi, arrivando da paesi non occidentali, aspirasse a una nuova vita proprio in Svezia.

Gellert Tamas è uno scrittore e giornalista svedese di origine ungherese, e con “L’uomo laser”, edizioni Iperborea 2012, ha scritto un libro inchiesta durissimo, dettagliato e pensato come un’indagine a tutto campo sulla società svedese. Tamas ha parlato con poliziotti e politici, con la gente della strada, con sindacalisti, con la regina e con psicologi; infine ha parlato con lo stesso serial killer, John Ausonius, incontrato più volte in carcere, dove ribadirà all’interlocutore le proprie convinzioni. Continua a leggere