Anticipazione: Premio Viareggio-Repaci 2012

Oggi, 7 settebre 2012 alle 21:00 avrà inizio la cerimonia conclusiva dell’83/esimo Premio Viareggio-Repaci che si svolge a Viareggio, presso il Centro Congressi Principe di Piemonte. La giuria presieduta da Simona Costa procederà nel corso della stessa serata a votare i vincitori per la Narrativa, la Poesia e la Saggistica.

Sempre stasera verrà consegnato il Premio Internazionale Viareggio-Repaci 2012 che la Giuria ha deliberato all’unanimità di assegnare a Luciano Gallino (nella foto) “per la lucidità – si spiega in una nota – la coerenza e l’originalità di una riflessione politica, economica e sociologica, dispiegata nell’arco di più di mezzo secolo in una serie memorabile di libri, saggi e articoli, che trova oggi una esemplare ricapitolazione nel libro-intervista, curato da Paola Borgna, La lotta di classe dopo la lotta di classe, edito da Laterza. Continua a leggere

Ancora una poesia di Anna Maria Carpi

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24 DICEMBRE, i quotidiani
danno spazio ai temi “spirituali”.
Nessuno dice no. Non si sa mai.Ne parlano due illustri
già sugli ottanta e oltre,
su quell’ultimo tratto della vita
così sbiadito da non poter più sbagliare.
In reciproca stima stabiliscono:
ci unisce il domandarci
chi siamo e dove andiamo, ci divide
Cristo.

Figlio di Dio per l’uno, ma per l’altro
solo creduto tale
e noi soltanto un infimo episodio
della materia in evoluzione:
ci estingueremo
e con noi ogni immagine,
Solo immani silenzi.
Cos’era il tutto? Nulla.
Senza senso.
E’ la notte dei tempi che ritorna.

Scuote la testa il primo:
la creazione è amore,
amore, amore e noi vi siamo immersi,
il dolore è finito e l’io placato,
noi tutti insieme come nevi eterne,
in un fulgore che non avrà fine.

Ma anche questo io non so se mi piace.

Pentiti, intima il commendatore
a Don Giovanni, per tre volte pentiti,
e lui “no”, grida, “no” e ancora “no”.

Solo in quell’uno che vuol far diverso
c’è un senso, una gioiosa
sanguinosa traccia di un dio.

A ME, PERCHE’ ? Di così poco emergo,
nulla è il mio nome,
e non so più neanche se m’importa.
Mandano poesia edita, inedita
e in umiltà mi chiedono un parere.
Umiltà?
Soltanto in qualche donna
(“mio tremante respiro, mio me stessa”).
Io mentire non voglio e se ho riserve
le avanzo gentilmente:
“forse sbaglio”, “mi pare”, “non mi badi”.
Ma i brontosauri ergono la cresta
verde rossa celeste,
mormorano un primordiale “io non vengo capito”.

Ma questi due di oggi fanno pena,
sono anziani insegnanti,
vive l’uno in Toscana, l’altro nel milanese.
Si fanno avanti:
opera prima l’uno, l’altro
è una vita
che scrive e stampa e non gli danno retta.
Quanto ci ho lavorato,
mi legga, dica:
non sono meglio io di tanti altri?

Non c’è domanda più disperata.
Ma in che sarei diversa io da loro?
Anche Zanzotto canta in Vocativo:
o miei mozzi trastulli,
pensieri in cui mi credo e vedo,
ingordo vocativo,
decebrato anelito.

Amos Mattio, “Luna di notte”

Luna di notte, di Amos Mattio ed. Gremese, 2012 (€ 12)
(Il romanzo è nella rosa dei dodici finalisti al Premio Strega 2012).

LUNA DI NOTTE: UN ROMANZO NEOALESSANDRINO
di Anna Savastano

E’ notte di luna piena il trenta di luglio in cui Giovanni, il protagonista del romanzo, è giunto a un crocevia della vita: ha trent’anni ed ha un conto in sospeso con la propria esistenza. Ma la luna, complice del suo solipsismo, ha in serbo molte sorprese, tra cui quella di scardinare i progetti immediati e quelli di lunga data suoi e di molti altri.

Così si avvia il romanzo d’esordio di Amos Mattio, le cui valenze sono molte, a seconda dell’approccio del lettore. I primi capitoli hanno i caratteri della letteratura poliziesca : siamo di fronte alla scena del crimine e lo sguardo dell’investigatore passa lentamente in rassegna i minuti particolari, attento all’atmosfera, alle relazioni fra gli oggetti, alle congruenze e alle incongruenze, ripercorrendo le presunte motivazioni del gesto. Il narratore onnisciente sa, perciò il campo visivo ora si restringe, ora si allarga, vaga e divaga, si concentra nell’ambiente chiuso, ma subito spazia all’esterno, dove una luna piena incombe su una città afosa e sonnolenta. Continua a leggere

In uscita Anna Melis, finalista al Premio Calvino 2011

L’ASSOCIAZIONE PER IL PREMIO ITALO CALVINO comunica l’uscita di DA QUI A CENT’ANNI di ANNA MELIS – Sperling & Kupfer Frassinelli, romanzo finalista nella XXIV Edizione del premio Calvino.

“UN ROMANZO DALLA FORTISSIMA CARICA IMMAGINIFICA, DELICATO E POETICO. LA LINGUA DI ANNA MELIS RIESCE A DARE VERA FORZA AI SUOI PERSONAGGI, CIASCUNO CON IL PROPRIO INCONFONDIBILE TRATTO”

MICHELA MURGIA


L’AUTRICE

Anna Melis è nata a Cagliari nel 1974. Nel 2011 è stata finalista al Premio Italo Calvino. Ha studiato a Bologna dove vive tuttora con i suoi tre bambini e dove insegna arteterapia. Da qui a cent’anni è il suo primo romanzo. Continua a leggere

Wislawa Szimborska, nulla accade due volte…

“Nulla accade due volte”

Grande silenzio e profonda emozione oggi, 9 febbraio 2012, a Cracovia, dove nel vecchio cimitero Rakowicki, alla presenza delle massime cariche dello stato, si sono svolti i funerali della poetessa polacca Wislawa Szymborska, Premio Nobel per la letteratura nel 1996, morta il primo febbraio scorso all’età di quasi 89 anni. “Oggi diamo l’ultimo saluto alla poetessa del lato sereno del mondo” ha detto nel suo intervento il presidente Bronislaw Komorowski giunto oggi a Cracovia insieme alla moglie Anna. Continua a leggere