Alla GAM di Milano, Alberto Giacometti

 

alberto_giacomettiAlberto Giacometti, con i suoi dipinti, i disegni e le inconfondibili sculture dalle figure allungate, i personaggi filiformi, sarà in mostra, da domani, mercoledì 8 ottobre, alla GAM, Galleria d’Arte Moderna di Milano.

L’esposizione realizzata in collaborazione con la Fondazione ‘Alberto e Annette Giacometti’ di Parigi e curata da Catherine Grenier, direttore della Fondazione, è promossa dal Comune di Milano, organizzata e prodotta dalla GAM e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE. Propone l’intero percorso artistico di uno dei più significativi scultori del Novecento, con capolavori assoluti come “Boule suspendue”, “Femme qui marche”, “La cage”, “Quatre femmes sur socle”, “Buste d’Annette” o ancora la monumentale “Grande femme”. Continua a leggere

Maria Borio


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Maria Borio è nata a Perugia e si è laureata in lettere moderne. Ha scritto su Vittorio Sereni e Eugenio Montale e ha pubblicato la monografia “Satura”. Da Montale alla lirica contemporanea (2013). Sue poesie sono apparse sull’“Almanacco dello specchio” (Mondadori, 2009), su “Poesia” (Crocetti, 2012), sulle riviste “Atelier”, “L’Ulisse”, “Italian Poetry Review”, sul sito “Le parole e le cose”. Una silloge di testi è in uscita nel XII Quaderno italiano di poesia contemporanea a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos).Svolge un dottorato di ricerca in letteratura italiana con una tesi sulla poesia italiana dell’ultimo quarto del Novecento. E’ redattrice di «Nuovi Argomenti». Continua a leggere

Atelier dedica una monografia a Pierluigi Cappello

Il numero di Atelier di settembre 2013 è interamente dedicato al poeta e scrittore Pierluigi Cappello, un lavoro meticoloso curato da Giovanna Piazza.

Dentro Gerico” di Pierluigi Cappello

Nota di lettura di Maurizio Casagrande

Nel panorama della poesia contemporanea Pierluigi Cappello si può, a buon diritto, inserire nel filone della poesia dialettale, in ragione delle sue pubblicazioni in friulano (Il me Donzel, Mondovì, Boetti, 1999; Amôrs, Udine, Campanotto, 1999). Ben presto tuttavia, percorrendo un itinerario analogo a quello di un Pierro, uno Scataglini o, per restare nei limiti del Friuli ma rovesciando la direzione di marcia, di Villalta, di Giacomini e dello stesso Pasolini, il poeta nativo di Gemona s’è cimentato con il registro della lingua, dapprima con le sillogi Le nebbie (Udine, Campanotto, 1994) e La misura dell’erba (Milano, Gallino, 1998), ora con la raccolta Dentro Gerico edita nella preziosa collana di poesia promossa dal Circolo Culturale di Meduno. Continua a leggere