I detenuti fuori dalle mura del carcere per una sera.
Accade a Roma con i reclusi di Rebibbia che domani sera al teatro Quirino metteranno in scena ‘La leggenda di Fitzcarraldo’. Dopo il successo conseguito il 26 maggio 2010 con lo spettacolo ‘Viaggio all’isola di Sakhalin’ di Laura Andreini Salerno e Valentina Esposito, frutto di intensi mesi di laboratorio con 30 detenuti attori di Rebibbia, le stesse, col Centro Studi Enrico Maria Salerno, presentano domani un nuovo lavoro. Continua a leggere
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L’Italia ospite d’onore alla Fiera Internazionale del Libro di Mosca
Da mercoledì 7 a lunedì 12 settembre l’Italia è Ospite d’Onore della 24° Fiera Internazionale del Libro di Mosca. Promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Comitato Italia 150, dal Comitato per l’Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia 2011, dall’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, dall’Associazione Italiana Editori e dall’Istituto Italiano di Cultura di Mosca con il supporto di eni come partner principale, la partecipazione italiana a Mosca prevede un intenso programma culturale ed editoriale ideato e realizzato dall’Associazione Italiana Editori.L’occasione è doppiamente speciale. Da un lato, il 2011 è stato proclamato dal Ministero dei Beni Culturali di Roma e dal Ministero della Cultura di Mosca Anno della Cultura e della Lingua Russa in Italia e della Cultura e della Lingua Italiana in Russia. Il rapporto tra i due paesi è celebrato da una ricca serie di eventi che coinvolgono mostre, rassegne, festival e concerti. Dall’altro, il 2011 è anche l’anno in cui si festeggia un compleanno molto speciale: i 150 anni dell’Unità italiana. Continua a leggere
A Poiesis, Anedda, Riccardi, Arbasino, Cavalli, Loi
Oggi, domenica 22 maggio, si conclude a Fabriano Poiesis “Fratelli in Italia”, a cura di Francesca Merloni.
Poesia, arte, musica, teatro, cinema: così come le ramificazioni artistiche di Poiesis sono molteplici, le declinazioni del tema fratello possono avere sfumature diverse. Ecco allora che sul terreno dell’arte figurativa sono previste esposizioni di opere realizzate da “fratelli nelle arti”. Per l’arte contemporanea, per esempio, De Chirico e Savinio o Gerolamo e Domenico Induno. Mostre fotografiche testimonieranno inoltre momenti nei quali l’Italia si è ritrovata ad essere unita e fraterna.
Patrizia Cavalli, La patria
Un prezioso Sasso delle Edizioni Nottetempo di Ginevra Bompiani, contiene la lunga poesia La patria di Patrizia Cavalli.
Versi indimenticabili che da soli bastano a ricordare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Fra le tante figure possibili di patria richiamate da Patrizia Cavalli ” c’è anche quella di una pazza che ormai / dorme per strada.”
E’ forse uno dei versi più belli. Un verso che lancia, letteralmente, un sasso, che ci folgora e ci fa vedere cosa è diventata oggi la nostra nuova patria: “una pazza che dorme per strada”, una senza più casa, un’emarginata, una “senza fissa dimora”. Una patria che si è spostata , che si è perduta, una patria non più.
“Più che bellezza: è un’appartenenza elementare, semplice, già data. Ah, non toccate niente, non sciupate! C’è la mia patria in quelle pietre, addormentata.” (Il libretto contiene anche la poesia L’angelo labiale.)
(Luigia Sorrentino)
Ostile e spersa
stranita dalle offese dei cortili,
dalle risorse inesauste dei rumori
per varietà di timbri e gradazioni,
braccata dalle puzze che sinistre
si alzano sempre non si sa mai da dove;
tentata senza esito di uccidere
i gabbiani che hanno occupato l’aria
e le terrazza con urla litigiose
– aerei condomini davvero troppo umani;
sbattuta in poche ore da un normanno
novembre a un greco agosto, sempre più
dubitando, eccomi qui obbligata
a pensare alla patria. Che se io l’avessi
non dovrei più pensarci, sarei nell’agio pigro
e un po’ distratto di chi si muove
nella propria casa, sicuro anche al buio
di scansare, tanto gli è familiare
ogni più scabro spigolo di muro.
da La patria di Patrizia Cavalli