Se n’è andata a 87 anni Anita Galliussi Seniga, donna tenera e tenace che aveva attraversato gli orrori della Russia di Stalin e del Fascismo.
Il ricordo di MAURIZIO CAPRARA
Anita Galliussi Seniga era una persona buona e gentile. Per ricordarla, ho pensato di riscrivere qui quanto sognava nel 1936, a poco più di dieci anni, e che appuntò in una pagina del suo libro “I figli del Partito”: “Mosca, 22 agosto. Da grande… voglio fare l’aviatrice. Le mie compagne di Ivanovo conoscono questa mia passione e mi chiamano liotcik, cioè pilota. Mi sono lanciata col paracadute da una torre alta venticinque metri costruita nel Parco di cultura e di riposo di Mosca. A dire il vero in cima alla torre, con tutte le cinture già allacciate e con lo sportello della piattaforma di lancio aperto, ho avuto un attimo di esitazione. Sotto vedevo la mamma, piccola, che mi attendeva. Ho fatto un passo nel vuoto e per brevi attimi sono caduta a peso morto, poi il paracadute ha rallentato la discesa. E’ stata un’esperienza meravigliosa”. Continua a leggere

Il giovanissimo Giuseppe Ungaretti (1888-1970), uno dei poeti più amati e letti del Novecento, era più bravo nelle materie scientifiche che in quelle letterarie. Lo scolaro dodicenne si meritò un bel dieci ad aritmetica (scritta e orale) e un nove a scienze, mentre a composizione italiana e grammatica si dovette accontentare di un doppio sette. Andò ancora peggio in calligrafia, disegno ed inglese, dove fu promosso con appena sei.