Addio a Anita Galliussi Seniga

Se n’è andata a 87 anni Anita Galliussi Seniga, donna tenera e tenace che aveva attraversato gli orrori della Russia di Stalin e del Fascismo.

Il ricordo di MAURIZIO CAPRARA

Anita Galliussi Seniga era una persona buona e gentile. Per ricordarla, ho pensato di riscrivere qui quanto sognava nel 1936, a poco più di dieci anni, e che appuntò in una pagina del suo libro “I figli del Partito”: “Mosca, 22 agosto. Da grande… voglio fare l’aviatrice. Le mie compagne di Ivanovo conoscono questa mia passione e mi chiamano liotcik, cioè pilota. Mi sono lanciata col paracadute da una torre alta venticinque metri costruita nel Parco di cultura e di riposo di Mosca. A dire il vero in cima alla torre, con tutte le cinture già allacciate e con lo sportello della piattaforma di lancio aperto, ho avuto un attimo di esitazione. Sotto vedevo la mamma, piccola, che mi attendeva. Ho fatto un passo nel vuoto e per brevi attimi sono caduta a peso morto, poi il paracadute ha rallentato la discesa. E’ stata un’esperienza meravigliosa”. Continua a leggere

Claudio Magris, nel giornalismo c’è ‘la mania delle opinioni’

Nel giornalismo “c’è un po’ la mania delle opinioni, c’è un’ inflazione delle opinioni”. Ne è convinto Claudio Magris, germanista e scrittore, che oggi, giovedì 22 marzo riceve a Milano il premio E’ Giornalismo, dopo cinquant’anni di collaborazione con la carta stampata, dei quali 45 con Il Corriere della Sera.

Stando a quanto riporta l’Ansa due sono le cose che sottolineano il pensiero dello scrittore: da un lato la ‘mania del chiedere (n.d.r. o elargire) opinioni’, dall’altra la convinzione che il desk, i mezzi tecnologici di una redazione, non possono sostituirsi al vedere le cose (n.d.r. vederle come sono davvero).

Vale a dire – ma interpreto il pensiero di Magris – lo stare seduti a una scrivania, davanti a un computer con le agenzie che scorrono veloci (veloci anche le immagini che arrivano dalle agenzie e dai circuiti internazionali) al desk appunto, non può diventare l’unica nostra realtà . Perché – interpreto il pensiero di Magris – le cose, forse, vanno viste anche al di là delle notizie preconfezionate.  Fa parte del nostro mestiere di giornalisti. “Si può sostituire una macchina fotografica con un’altra – ha spiegato Magris – Continua a leggere

Ai giovani, la pagella di Giuseppe Ungaretti

Il giovanissimo Giuseppe Ungaretti (1888-1970), uno dei poeti più amati e letti del Novecento, era più bravo nelle materie scientifiche che in quelle letterarie. Lo scolaro dodicenne si meritò un bel dieci ad aritmetica (scritta e orale) e un nove a scienze, mentre a composizione italiana e grammatica si dovette accontentare di un doppio sette. Andò ancora peggio in calligrafia, disegno ed inglese, dove fu promosso con appena sei.

E’ quanto rivela la pagella di Ungaretti, pubblicata dal quotidiano “Corriere Fiorentino”, ritrovata (e fotocopiata) da Anna Berti di Spianate, una insegnante di Altopascio (Lucca), che per molti anni ha lavorato anche in Egitto. Continua a leggere

Franco Arminio, il perfetto paesologo

Sabato 12 novembre 2011 alle 18:00, all’Oratorio di Pratola Serra (Avellino) incontro con Franco Arminio (nella foto-ritratto di Mario Dondero) e con il suo ultimo libro,Terracarne, Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia, Mondadori, 2011.
L’incontro – il primo nella sua terra, l’Irpinia – avviene nell’ambito della Rassegna A Volte, Ieri, Domani promossa dall’Associazione “Agorà” di Pratola Serra. Intervengono: Generoso Picone e Enzo Rega.
Modera: Stefania Marotta. Conclude: Paolo Saggese.
Coordinamento artistico: Antonietta Gnerre. Sarà presente l’autore. Continua a leggere