Nota di Simone Di Biasio
Il 1° ottobre, alla III edizione del Festival poetico ‘verso Libero’ l’associazione ‘de Libero’ consegnerà il riconoscimento a uno dei più grandi cantori del Sud, Lino Angiuli. Continua a leggere
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I racconti di Sergio Livio Nigri
Che i rapporti umani siano governati da meccanismi difficili da codificare è cosa nota. Così come sono note le goffe manovre per le quali mettiamo in atto, tutti, un sistema fatto da tentativi di approccio tra uomo e donna che possono generare umorismo, ilarità, o ancora tenerezza. La rete magica (Greco & Greco Editori) di Sergio Livio Nigri (pseudonimo di Arrigo Lampugnani Nigri) racconta da un punto di osservazione privilegiato (che è quello dell’immaginazione) cinque storie per altrettanti nomi di donna
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Simone Di Blasio, “Partita Penelope”
Dimenticate la famosa vicenda, narrata da Omero, che racconta l’attesa di Penelope per il ritorno di Ulisse. Dimenticatela e sostituitela con qualcosa che è nuovo. Perché nessuno mai aveva detto il contrario dopo quella notte (la notte d’amore narrata da Omero), quindi nessuno aveva ribaltato la storia. Prima di Simone di Biasio che con “Partita” (FusibiliaLibri, 2016, pp 64) immagina ciò che non è successo consegnando all’uomo il nervosismo dell’aspettativa. “Partita” è un lungo monologo in versi in cui l’eroe rimane solo sulla spiaggia di Itaca: è sconcertato e si rivolge alla sua compagna spiegando le ragioni dell’assenza. Continua a leggere
Libero de Libero trentacinque anni dopo
Sono passati trentacinque anni dalla morte di Libero de Libero. Del poeta, nato a Fondi, alcuni studiosi hanno scritto occupandosi dell’esistenza tormentata da misteriose vicende personali, prima di tutto, ma anche delle poesie edite e inedite lasciate in eredità. Un’eredità che però resta ancora sconosciuta a molti lettori.
Chi invece prova continuamente a renderla nota, analizzando l’intera bibliografia del narratore fondano, è Leone D’Ambrosio, poeta nato a Marsiglia ma residente da diversi anni a Latina. D’Ambrosio, profondo conoscitore dell’opera deliberiana essendosi laureato in letteratura italiana con una tesi dedicata, ha dato alla luce un importante saggio critico dal titolo “Museo. La poesia ceneriera di Libero De Libero” (pp. 122 Edizioni Ensemble, Roma, 2016). Continua a leggere
“Come una piuma sul dorso della mano”
Nella presentazione al libro viene descritto un paesaggio, probabilmente un passaggio da una parte all’altra. Parla del vento (del quale se ne straparla in poesia, come per l’amore e altre cose che fa la natura) “il cui significato va ben oltre il suo valore denotativo in contesti apparentemente da idillio”. “Come una piuma sul dorso della mano” (Nino Aragno Editore), del medico-autrice Natalia Veronesi Prada, deve essere leggero proprio come una piuma; forse a rischio caduta quando quel vento del quale si diceva magari soffia più forte, forse indimenticabile per il tempo e i luoghi che la vita scandisce e fa vedere davanti a ognuno con questo ognuno che sa di poterne fare ciò che vuole. E sempre nella prefazione viene scritto: “La raccolta poetica si propone come un regesto devozionale, che cresce a poco a poco, quasi giorno dopo giorno, anno dopo anno, come a voler segnare col suo accumulo ordinato e paziente di versi ed emozioni la devozione all’immagine di un io profondamente compreso di sé e delle proprie ragioni. Il paesaggio si fa improvvisamente limpido e terso, per via di un elemento dinamizzante, il vento, entrato prepotentemente in gioco […]”.