Giovanni Ibello, “Turbative siderali”

Giovanni Ibello

 

Quando tutto sarà finito
sarà il sonno a irrigidire gli occhi
ma prima della fine
c’è una retrospettiva lenta dell’infanzia
una campionatura degli amori.
Poi il respiro si risolve
in un orgasmo neuronale,
è come un’implosione
di pianeti nella mente
una turbativa siderale
del corpo che ritorna seme. Continua a leggere

Olimpia, di Luigia Sorrentino

Olimpia (1)Nota di lettura di Marco Pavoni

Sono molte le peculiarità che rendono “Olimpia” di Luigia Sorrentino un libro particolarmente interessante e stimolante dal punto di vista intellettuale. La raccolta di poesie, pubblicata in prima edizione nel 2013 con le Edizioni Interlinea di Roberto Cicala e, poi, nel 2015, nella traduzione francese di Angele Paoli (con testo a fronte) con la casa editrice Recours au Poème Éditeurs, presenta innegabili caratteristiche linguistiche e stilistiche che rendono questo testo unico nel suo genere.

Il primo elemento che colpisce il lettore è costituito dalla certezza che le unità liriche, pregne di un raffinato nitore classico, trasportano verso una dimensione dove la ricca personalità dell’Autrice, dopo essersi scomposta in frammenti percorsi da una tensione verticale, si ricompone in un corpus dotato di una laica Sehnsucht romantica, ebbra di vita terrena e di sensibilità che ammette il contatto con gli stadi superiori dell’essere. Shakespeare, Blake e, più in generale, i romantici tedeschi e Dino Campana sembrano essere i Maestri di questa letterata itinerante che cerca e, a mio parere trova, almeno provvisoriamente, un ubi consistam in uno spazio e in un tempo dilatati dall’anima dell’Autrice fino ad includere esperienze e pensieri che il lettore sente propri. Continua a leggere

Dino Campana & Luigia Sorrentino

 
 
Luigia Sorrentino legge “Il viaggio e il ritorno“, di Dino Campana.
 

 
 
dinocampanaLa potente figura femminile che incontriamo ne “La Chimera” non è altro che un preludio all’incontro che Dino Campana farà con le bianche prostitute in fila sul lungomare di Genova nel 1912 . “La data è certa” , scrive Sebastiano Vassalli ne “La notte della cometa” (Einaudi, 1984). Sappiamo – aggiunge – da un appunto autografo, che il poeta abitò a Genova per alcuni giorni o, addirittura, alcune settimane, in Vico Vegetti, 27, interno 2. E “l’eterna Chimera” per Campana è l’amore, un’assassina invisibile che gli invade il corpo e il cuore, l’antica amica, è come un sogno uscito dalle ombre della oscura notte, brulicante di stelle. Continua a leggere

Alessandro Cucchi & Dino Campana

canti_orficiUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino
__

Video realizzato da Auro e Celso Ceccobelli con Alessandro Cucchi

Abbiamo scelto la poesia “Batte Botte” di Dino Campana per il suo ritmo, dell’onda e del verso, che tutto scuote: la nave, la notte e l’animo di chi viaggia nei pensieri e nelle vibrazioni pesanti contemporanee. Questo è il nostro stato d’animo attuale: i rumori di una camminata notturna fatta da gente nervosa, resa tesa dalla generazione precedente, i 50enni di oggi non mollano l’osso, pensano di stare sempre sul pezzo, si permettono ancora di interpellarci, succhiano la nostra energia, utilizzano i nostri mezzi di comunicazione.

Tutto questo genera una società stagnante, senza slancio, poiché il vecchio si mescola con il nuovo intorbidendo le acque, le idee; gli itinerari e i progetti non risultano chiari, manca il ricambio generazionale, soprattutto nei ruoli chiave.

Ci chiediamo spesso se i genitori di voi 50enni abbiano mai utilizzato i vostri registri verbali e stilistici… Ovviamente no! I nostri Nonni andavano in chiesa e voi ascoltavate il rock’n’roll..

Noi utilizziamo internet e voi pure, questo non è salubre. Dovrebbe essere istituito un blocco tecnologico, in modo tale che chi sia oltre i 50 anni possa al massimo guardare un po’ di TV, nulla più.

Una camminata notturna serve a schiarirsi le idee, a progettare cambiamenti, alla ricerca di un’esplosiva novità.

Auro Celso Ceccobelli e Alessandro Cucchi

 

 

Continua a leggere