Pierluigi Cappello, “Un prato in pendio” Tutte le poesie 1992-2017

 

PAROLE POVERE

Uno, in piedi, conta gli spiccioli sul palmo
l’altro mette il portafoglio nero
nella tasca di dietro dei pantaloni da lavoro.

Una sarchia la terra magra di un orto in salita
la vestaglia a fiori tenui
la sottoveste che si vede quando si piega.

Uno impugna la motosega
e sa di segatura e stelle.

Uno rompe l’aria con il suo grido
perché un tronco gli ha schiacciato il braccio
ha fatto crack come un grosso ramo quando si è spezzato
e io c’ero, ero piccolino.

Uno cade dalla bicicletta legata
e quando si alza ha la manica della giacca strappata
e prova a rincorrerci.

Uno manda via i bambini e le cornacchie
con il fucile caricato a sale.

Uno pieno di muscoli e macchie sulla canottiera
Isolina portami un caffé, dice.

Uno bussa la mattina di Natale
con una scatola di scarpe sottobraccio
aprite, aprite. È arrivato lo zio, è arrivato
zitto zitto dalla Francia, dice, schiamazzando.

Una esce di casa coprendosi un occhio con il palmo
mentre con l’occhio scoperto piange.

Una ride e ha una grande finestra sui denti davanti
anche l’altra ride, ma non ha né finestre né denti davanti.

Una scrive su un involto da salumiere
sono stufa di stare nel mondo di qua, vado in quello di là.

Uno prepara un cartello
da mettere sulla sua catasta nel bosco
non toccarli fatica a farli, c’è scritto in vernice rossa.

Uno prepara una saponetta al tritolo
da mettere sotto la catasta e il cartello di prima
ma io non l’ho visto.

Una dà un calcio a un gatto
e perde la pantofola nel farlo.

Una perde la testa quando viene la sera
dopo una bottiglia di Vov.

Una ha la gobba grande
e trova sempre le monete per strada.

Uno è stato trovato
una notte freddissima d’inverno
le scarpe nella neve
i disegni della neve sul suo petto.

Uno dice qui la notte viene con le montagne all’improvviso
ma d’inverno è bello quando si confondono
l’alto con il basso, il bianco con il blu.

Uno con parole proprie
mette su lì per lì uno sciopero destinato alla disfatta
voi dicete sempre di livorare
ma non dicete mai di venir a tirar paga
ingegnere, ha detto. Ed è già
il ricordo di un ricordare.

Uno legge Topolino
gli piacciono i film di Tarzan e Stanlio e Ollio
e si è fatto in casa una canoa troppo grande
che non passa per la porta

Uno l’ho ricordato adesso adesso
in questo fioco di luce premuta dal buio
ma non ricordo che faccia abbia.

Uno mi dice a questo punto bisogna mettere
la parola amen
perché questa sarebbe una preghiera, come l’hai fatta tu.

E io dico che mi piace la parola amen
perché sa di preghiera e di pioggia dentro la terra
e di pietà dentro il silenzio
ma io non la metterei la parola amen
perché non ho nessuna pietà di voi
perché ho soltanto i miei occhi nei vostri
e l’allegria dei vinti e una tristezza grande. Continua a leggere

E’ Edoardo Albinati il vincitore del Premio Strega 2016

Schermata 2016-07-09 alle 08.43.02Nella nuova cornice dell’Auditorium Parco della Musica è stato proclamato il vincitore del settantesimo Premio Strega. Al termine dello scrutinio dei 395 voti espressi (pari all’85,86% degli aventi diritto al voto; 319 voti online e 76 cartacei) il Presidente di seggio Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015, e Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci, hanno proclamato vincitore:

La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, con voti 143 

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I cinque finalisti del Premio Strega 2016

unnamedSi è appena chiuso il “seggio elettorale” per la prima votazione, quella che designa i finalisti all’edizione 2016 del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il sostegno di Roma Capitale e Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo. Come sempre Casa Bellonci è stata gremita da molti degli Amici della domenica, il corpo elettorale del premio, eredi di un rito che si ripete solennemente da settant’anni. Al termine dello spoglio dei voti arrivati nella giornata di oggi (408 su 460 votanti, pari all’88,69%; 4 schede nulle), il presidente di seggio Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015, ha descritto l’andamento dei voti pervenuti per via telematica nelle settimane precedenti. La somma dei voti elettronici e delle schede cartacee ha delineato la cinquina degli autori e dei libri finalisti del Premio Strega 2016, che sono:

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Premio Strega, ecco i dodici finalisti

premio_strega_2016
Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica: Continua a leggere