Barbara Herzog, “Se non nel silenzio”

barbara_herzogPrefazione
di Francesca Serragnoli

C’è una chiarezza nel mondo, senza confini, chiamata sofferenza. Vicina o lontana che sia, ne siamo impastati nel corpo e nello spirito dalle origini del mondo. Franco Loi in una sua poesia, cito a memoria, scriveva: “ogni volta che mangio, qualcuno muore”. Immagino si riferisse alle notizie del telegiornale. Ecco, questo libro non sono le news di prima pagina raccontate con gli occhi della poesia. Non è un libro furbo che ha trovato un argomento “commerciale”  (l’esagerazione non politicamente corretta è per capirsi). Certo, il primo commento, buttato lì, è quello che il dolore che il libro tocca (con mano) è quello che percorre un fiume sotterraneo, parallelo: i migranti, i futuri rifugiati, i derelitti. Noi lo vediamo alla televisione e, come gli operatori, ci mettiamo i guanti di gomma. Ma non è questo, ripetiamo, il commentino che può torturare la mente e la pancia. Lo scontro principale è su “cos’è umano” e la chiave di lettura, credo, sia “non si assomigliano/ se non nel silenzio”.

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Stefano Massari, “Le parole per dirlo”

Il video di Stefano Massari nasce con l’obiettivo di creare un’occasione per dire la malattia, o meglio le paure, il dolore, la frustrazione, la speranza che la malattia genera in chi la sperimenta o in chi vive a fianco di chi la sperimenta come parente, medico, infermiere, volontario.

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Francesca Serragnoli

francesca_serragnoliLetture

Francesca Serragnoli è nata a Bologna nel 1972, dove si è laureata in Lettere Moderne. Ha lavorato presso il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, e attualmente fa parte del direttivo. Suoi testi di poesia sono apparsi nelle antologie “I cercatori d’oro”, a cura di D. Rondoni (Forlì, La Nuova Agape, 2000); “Nuovissima poesia italiana”, a cura di M. Cucchi e A. Riccardi (Mondadori, 2004); “Mosse per la guerra dei talenti”, a cura di Marco Merlin (Fara Editore, 2007); “La stella polare”, a cura di D. Brullo (Città Nuova, 2008); “Jardines secretos, Joven Poesìa Italiana, a cura di E. Coco (Sial, Madrid, 2008) e su varie riviste. Continua a leggere

Veronica Tinnirello, “Polaroid stile impero”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

dalla Prefazione di Francesca Serragnoli

«il cielo neanche l’acqua/ dei santi lo lava via, è un ver­so della prima poesia che dà il benvenuto a chi leg­ge e lo trattiene. Poi il ritmo incalza e i segni minimi, di cui è composto, diventano come indizi, orme nella ne­­­ve della memoria, una luce nel pensiero (così anche, mi pare di ricordare, Ungaretti metteva a fuoco la poe­­­­­­­sia del Petrarca). […] È una poesia di viaggio, misteriosa, difficile d’afferrare nella sua stra­­­­­­na metamorfosi, questo filo di se­ta che cuce versi e paesi lontanissimi, citati solo nel lo­ro essere porto del­­lo sguardo. Non dico che la poesia deve avere lo scrupolo di farsi capire (scrupolo che non condivido), dico una co­sa più banale: che la scrittura è sempre serva, seconda, che viene dopo e che non può isolarsi, deviare, non ricordare quel bagliore che l’ha chiamata ad essere.» Continua a leggere

Il rubino del martedì

 

 

 

 

 

 

 

 “Il Rubino del martedì”, di Francesca Serragnoli (Raffaelli Editore, 10,00 euro)

Offrire del pane a una statua
(dal film “Marcellino pane e vino”)

Ci vorrebbe proprio tutto
il tempo di cucire un bottone.
Quel fermarsi
in quel punto della camicia
su e giù con l’ago
e il filo lungo che va in alto e scende.
Quell’andare al di là e tornare, basterà?

Il viaggio di una madre
il puntino luminoso della sua mano
che dal cielo scende
e sale un filo tra le dita
sembra attraversare niente.

Io ti avevo stretto la mano
nella panca della chiesa dei Servi
sentivo che piangevi
non sapevo come ricucire
il fiore sdraiato del tuo respiro
con tutte quelle radici al vento.

Io ti aspetto sotto la pioggia
con l’ombrello azzurro
e la gonna di capodanno
aspetto l’auto nera, l’inseguimento
la prima parola che dirai.

Io ti aspetto sotto la pioggia
e non ho nemmeno freddo.
Ogni tanto mi sembra
che muovi la porta a soffietto della cucina.
Lo so che ci sei,
sono quella con l’ombrello azzurro
con la riga dei cani sotto gli occhi
simile ai fiumi della terra
nel volto guardato dalla luna.

Francesca Serragnoli è nata a Bologna nel 1972, dove si è laureata in Lettere Moderne. E’ membro direttivo del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna ed è redattrice di ClanDestino.

La sua prima raccolta di poesie, Il fianco dove appoggiare un figlio è uscita nel 2003 (Poeti di ClanDestino).
Suoi testi sono apparsi nelle antologie I cercatori d’oro, a cura di Davide Rondoni (Forlì La Nuova Agape, 2000), Novissima poesia italiana, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi (Mondadori, 2004), La stella polare a cura di Davide Brullo (Città nuova, 2008), Jardines secretos, Joven Poesia Italiana, a cura di E. Coco (Sial, Madrid, 2008).

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