Gianluca Furnari & Pietro Cagni

funaridi Tommaso Di Dio

La poesia continua; non può non continuare: sembra che continuare sia il suo più essenziale e forte e profondo messaggio. Ogni qual volta che se ne senta più scorata la presenza, più perdute sembrino tutte le ragioni perché continui, ecco che, dalla crepa più arida dell’interruzione, sopraggiunge, all’istante, la poesia a dire di noi, a dire qualcosa che continua sottotraccia, che si credeva smarrito e obnubilato da infinite soglie di stupide deviazioni.

È con questa impressione sulle labbra che mi accingo a parlare di due giovani libri di due altrettanto giovani autori che emergono, negli ultimi mesi del 2015, con il loro esordio nel campo aperto della poesia italiana. Sto parlando di Vangelo Elementare (Raffaelli, Rimini 2015) di Gianluca Furnari (nato nel 1993) e di Adesso è tornare sempre (Le farfalle, Catania 2015) di Pietro Cagni (nato nel 1990): due libri completamente diversi eppure complementari, due libri che, pur nati entrambi alle pendici dell’Etna, sembrano aver percorso all’ombra di un diverso lutto fondativo distanze siderali, l’uno lontano dall’altro, per incontrarsi, infine insieme, in una pozza vibrante d’entusiasmo e presenza. Continua a leggere

Giuseppe Conte, “Poesie 1983-2015”

 
giuseppe_conteOscar Mondadori a cura di Giorgio Ficara

Erede della tradizione del primo Montale e di Sbarbaro, attenta ai modelli di Goethe, Whitman, Lawrence e Borges, la scrittura poetica di Giuseppe Conte si è consolidata nel tempo seguendo i sentieri paralleli della prosa, come dimostrano l’insieme dell’opera romanzesca e gli scritti di viaggio raccolti in Terre del mito (1991). Con L’Oceano e il Ragazzo (1983) – salutato da Calvino e Citati come un libro di svolta nella poesia italiana – e Le stagioni  (1988), fino alle ultime Ferite e rifioriture  (Premio Viareggio 2006), si profila dunque una soggettività forte, estranea a qualunque minimalismo o  sperimentalismo, capace di mediare fra la passione della forma e la profonda conoscenza e frequentazione di culture e mitologie lontane, orientali e occidentali, e di coniugare una vena erotica con una vena metafisica e con la passione civile. Continua a leggere

Antonella Monti, “Miserere nostri”

 

Antonella-Monti-Miserere-nostri-copertinapiattaDalla prefazione di Giuseppe Conte

“Ciò che sono è un mistero”. Nell’ultimo verso di una bellissima poesia del suo libro, scrive così di sé Antonella Monti. E questo sentirsi mistero, contraddizione, slancio, solitudine, verità, finzione, bellezza, desiderio, questa consapevolezza di essere “una sorprendente tragica meraviglia”, è ciò che dà all’autrice l’energia per cercare attraverso la poesia l’essenza della propria vita. L’autrice sa che il viaggio dentro l’abisso della propria anima è senza confini, senza fondo, e che non basta una vita per compierlo. Eppure si mette in viaggio. Ha un ego robustissimo, capace di movimenti anche rapinosi, un ego raro in questo tempo di minimalismi e di eccessi di prudenza. La poesia di Antonella Monti è la poesia di una temeraria. Ha coraggio e sensibilità da vendere. Lontana dal tono medio e risaputo, omogeneo, di tanta poesia di oggi,  è mitomodernista in una sua versione personalissima, e ha alle spalle il fantasma di un Foscolo classico, guerriero e ruggente, e, in parte inconsapevolmente, quello di Baudelaire, con la sua anima dilaniata, malinconica, nera, e i suoi improvvisi bagliori di luce sensuale. Continua a leggere

Adam Zagajewski vince il Premio Internazionale alla Carriera Cetonaverde Poesia anno 2015

Adam Zagajewski Premio speciale a Guido Ceronetti, Dina Basso, Luca Minola, Alessandro Pancotti, Giulia Rusconi, Laura Sergio, Francesco Maria Tipaldi, Menotti Lerro e Fabio Pante, Pasquale del giudice

Per il Premio Poesia Giovani, Sergio Costa vince il Premio Opera Inedita, mentre il vincitore della sezione Certame, Marco Corsi, è stato scelto tra otto giovani poeti che nella mattinata hanno scritto un componimento su un tema a sorpresa.

Da segnalare il dibattito dedicato al fenomeno dei blog letterari: “Poesia nei nuovi media, tra qualità e dilettantismo”.

 

Si sono tenute a Cetona (Siena) sabato 11 luglio le celebrazioni e le premiazioni della VI edizione del Premio Cetonaverde Poesia, uno dei massimi appuntamenti della Cultura, della Poesia e della Letteratura in Italia, nato dieci anni fa per volontà di Mariella Cerutti Marocco e sviluppato da Maurizio Cucchi.

Premio Speciale a Guido Ceronetti, straordinario protagonista della Letteratura italiana contemporanea.

Vincitore del Premio Internazionale alla Carriera è il poeta polacco Adam Zagajewski, scelto all’interno della terna composta dall’italiana Antonella Anedda, dal nordirlandese Paul Muldoon e dal vincitore. Ad attribuire i riconoscimenti la Giuria costituita da Maurizio Cucchi (Presidente), Mariella Cerutti Marocco, Arnaldo Colasanti, Giuseppe Conte, Giorgio Ficara, Antonio Riccardi, Mario Santagostini.
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