A Milano, lunedì 9 dicembre alle ore 17.30 nella Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani, Donatella Bisutti incontra Vincenzo Mascolo, poeta, scrittore e organizzatore di “Ritratti di Poesia”, autore di Q e l’allodola, (Mursia, 2018) e Scovando l’uovo, Appunti di bioetica (LietoColle, 2009). Continua a leggere
Tag Archives: Giuseppe Langella
Adam Zagajewski, “Il volto umano è il centro etico del mondo”

ADAM ZAGAJEWSI, PREMIO ALLA CARRIERA FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA CIVILE DI VERCELLI 2019
Derek Walcott ha definito la poesia di Adam Zagajewski «voce sommessa sullo sfondo delle immense devastazioni di un secolo osceno, più intima di quella di Auden, non meno cosmopolita di quelle di Miłosz, Celan, Brodskij». Adam Zagajewski è nato nel 1945 a Leopoli, città che ha lasciato quell’anno stesso insieme alla sua famiglia, espulsa dai sovietici che se ne erano impadroniti nel 1944. Cresciuto a Gliwice, Slesia, e cioè in quei territori tedeschi che nel dopoguerra furono annessi alla Repubblica Popolare di Polonia, Zagajewski ha studiato psicologia e filosofia all’università Jagellonica di Cracovia, diventando ben presto uno dei protagonisti della corrente “Nowa Fala” o “Generazione del ’68”, che riuniva i giovani poeti più critici nei confronti del regime. Pubblica la sua prima raccolta, Komunikat nel 1972. Nel 1975 è tra i firmatari della Lettera dei 59, sottoscritta da sessantasei intellettuali polacchi per protestare contro l’introduzione nella Costituzione di paragrafi riguardanti l’alleanza con l’Unione Sovietica e il ruolo-guida del Partito Operaio Unificato Polacco. Dopo aver vissuto a lungo all’estero, prima a Berlino e poi a Parigi, è tornato a risiedere a Cracovia nel 2002. Insignito del Neustadt International Prize for Literature (2004), del premio Heinrich Mann (2015) e del premio Principessa delle Asturie (2017), insegna da anni all’università di Chicago. In Italia Adelphi ha pubblicato una raccolta di prose, “Tradimento” (2007, a cura di L. Bernardini, traduzione di V. Parisi), e “Dalla vita degli oggetti”, un’ampia scelta dalla sua produzione poetica a cura di Krystyna Jaworska (2012).
INTERVISTA A ADAM ZAGAJEWSKI
DI LUIGIA SORRENTINO
NAPOLI, 18 OTTOBRE 2019
La poesia è come un volto umano,
un oggetto che può essere misurato,
descritto, catalogato, ma è anche un appello.
A.Z.
L.S. Adam Zagajewski, lei ha scritto questo esergo in calce all’antologia pubblicata con Interlinea “Prova a cantare con il mondo storpiato”. Con questi tre versi lei definisce la poesia “come un volto umano, un oggetto che può essere misurato, descritto… ma – questa è la cosa che sorprende il lettore – lei scrive dopo che (la poesia) “è anche un appello”. L’appello inteso come mezzo d’ impugnazione di una sentenza ingiusta? Oppure – più semplicemente – intendeva dire che la poesia è anche una chiamata? Rispondere a una chiamata ?
A.Z. … Sono sempre stato colpito dalla filosofia di Emmanuel Lévinas che si focalizza sul volto umano. Il volto umano è per lui il centro etico del mondo. Mi affascina. Non sto dicendo che la mia poesia dica la stessa cosa, ma c’è di certo un parallelismo. Le poesie ci affascinano in molti modi, cercano di renderci più consapevoli della nostra umanità, ci dicono – siate umani. Ci dicono anche – pensate, non siate oggetti, non siate stupidi.
L.S. “Prova a cantare con il mondo storpiato” è il titolo da lei scelto per questa antologia che attraversa cinquant’anni della sua poesia. Si va dagli esordi, dagli anni Sessanta, fino ai giorni d’oggi, alla sua raccolta più recente “Asimmetria”. Liriche come La valigia, Sandali, ci riconducono alla memoria della sua vicenda personale, ci riportano in Polonia nel periodo delle deportazioni di massa nei campi di sterminio nazista. Che cosa canta oggi un poeta nato dalle ceneri alla Shoah? Quale mondo ha visto? Continua a leggere
Festival Internazionale di Poesia Civile “Città di Vercelli” 2018

Giampiero Neri
XIV edizione
dal 24 al 28 ottobre
Al maestro della poesia in prosa Giampiero Neri il premio internazionale di poesia civile 2018.
Il Festival internazionale di poesia civile “Città di Vercelli”, ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory e giunto alla sua XIV edizione, ha premiato nelle passate edizioni, fra gli altri, il siriano dissidente Faraj Bayrakdar, la poetessa-biologa Katherine Larson, la candidata Nobel Márcia Theóphilo, l’angry poet Tony Harrison, Lambert Schlechter e Ryszard Krynicki.
Nell’edizione 2018 il premiato alla carriera è il poeta Giampiero Neri, novantenne, tra i decani della letteratura italiana contemporanea. La cerimonia di premiazione giovedì 25 ottobre 2018 con un reading della nuova antologia poetica Non ci saremmo più rivisti (Interlinea). È prevista un’anteprima mercoledì 24 ottobre a Milano, presso l’Università Cattolica, con intervento di Franco Buffoni, introduzione di Giuseppe Langella e Davide Savio.
Fra gli eventi dedicati ai grandi personaggi dell’arte e della letteratura il Festival ha deciso di dedicare una serata in ricordo di Fabrizio De André, venerdì 26 ottobre. Parteciperanno Dori Ghezzi, Giordano Meacci e Francesca Serafini a colloquio con Darwin Pastorin, con proiezioni, musica e targa in memoriam a partire dal del libro Lui, io, noi (Einaudi). Nella stessa data Roberto Cicala presenterà Cesare Viviani, psicanalista e poeta di fama internazionale, in occasione dell’uscita di La poesia è finita (Il melangolo): un incontro-dibattito sulla necessità o meno della poesia nella società contemporanea.
Spazio alle nuove voci emergenti della poesia, che saranno protagoniste sabato 27 ottobre dell’incontro Lyra giovani. Reading di nuove voci della poesia italiana selezionate da Franco Buffoni. Presentati da Franco Buffoni, sarà possibile ascoltare la rivelazione di quest’anno, la giovanissima transessuale Giovanna Cristina Vivinetto (autrice di Dolore minimo) e il poeta-barman di origine albanese Julian Zhara (Vera deve morire). A seguire, Franco Buffoni festeggerà i primi 70 anni d’età leggendo dal suo nuovo libro La linea del cielo (Garzanti). Continua a leggere
Luciano Luisi, “Tutta l’opera in versi”
Nino Aragno Editore pubblica nel 2016, TUTTA L’OPERA IN VERSI 1944-2015 di Luciano Luisi.
Dall’Introduzione di Giuseppe Langella
Monumentale riepilogo di un’attività poetica protratta senza interruzioni lungo l’arco di un intero settantennio, il volume è anche un’opera organica e a suo modo originale, sia per la sistemazione tematica dei testi, sia per l’instancabile lavoro di cesello, eseguito perfino sulle bozze. Leggendo le liriche di Luisi, si ha l’impressione di sfogliare il grande album della vita, dove le circostanze biografiche del poeta s’intrecciano con gli episodi salienti della storia, dalle macerie del secondo conflitto mondiale ai recenti, drammatici, esodi di interi popoli, messi in fuga dalla fame e dalle persecuzioni. Continua a leggere
Langella, Donnaiola, Oldani
A Piacenza, al Piccolo Museo della Poesia
Incolmabili Fenditure
In avvicinamento al Realismo Terminale …
Massimo Silvotti
Presenta:
Ore 16.30: Giuseppe Langella
L’autore, nel presentarci il suo ultimo libro di poesie, incentrato sul tema del calvario dei soldati durante la Grande Guerra (Reliquiario della grande tribolazione – Interlinea edizioni), ci parlerà del Realismo Terminale, come del manifestarsi di un’era, il cui destino di massa si configura in senso, anch’esso, abbastanza apocalittico. Continua a leggere