Fiumara d’arte, “Il rito della luce 2012”

Appuntamento
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E’ dedicata al futuro e alle nuove generazioni la terza edizione del “Rito della Luce”, organizzata sabato 30 giugno e domenica 1 luglio 2012 dalla fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti. Il “rito” si svolgerà al Museo della Ceramica di Santo Stefano di Camastra e alla Piramide 38 Parallelo di Motta d’Affermo. (Nella foto l’aurora boreale, il risveglio della luce, foto Ansa, tutti i diritti riservati).

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Herta Müller, “Essere o non essere Ion”

Sarà in libreria il 25 maggio 2012 Essere o non essere Ion Transeuropa edizioni (€ 10,97) la prima opera che il premio Nobel Herta Müller ha scritto in romeno. Un testo che mescola prosa, poesia e arte visiva, in un caleidoscopio di parole e immagini che unisce una raffinata ricerca stilistica e un’immediatezza giocosa e surreale che parla al bambino che è in tutti i lettori.

Un’opera letteraria e visiva che, utilizzando ritagli di riviste e giornali, fa affiorare in superficie la lingua romena che è sempre stata presente nella scrittura della Müller, seppur tenuta nascosta dentro la sua lingua madre, il tedesco. Herta Müller gioca con le parole, con quella lingua amata e odiata – la lingua della dittatura di Ceauşescu – che l’ha costretta all’esilio. E mentre prende il controllo artistico della lingua usata per interrogarla, mentre la interroga a sua volta, trova un modo nuovo per continuare il suo percorso letterario, per scandagliare i traumi, biografici o storici che siano, attraverso la scrittura, attraverso la scomposizione e ricomposizione delle parole. Per ritrovare forse, nel gioco, un senso. Continua a leggere

La vostra voce, lettera dalla crisi n. 1

Lettera dalla crisi
a cura di Luigia Sorrentino

Questa mail l’ho ricevuta il 13 maggio 2012. La fabbrica a cui si fa riferimento, presumo, si trovi al nord Italia.
E’ una lettera importante. Credo che a scriverla sia un uomo, forse anche una donna, in ogni caso è ‘una persona’ che preferisce mantenere l’anonimato. La persona che scrive – ha 50 anni – ha già affrontato cassa integrazione, crisi del sindacato, e totale assenza di difesa dei diritti dei lavoratori – diritti legittimi -all’interno della fabbrica nella quale lavora.
La foto qui inserita, è generica, è una foto d’archivio. Non rappresenta la condizione di lavoro di cui si parla nella lettera.
A voi nei commentiContinua a leggere

Elio Pecora, “La scrittura e la vita”

Biblioteca Aragno: Elio Pecora LA SCRITTURA E LA VITA, 2012 (€ 12,00)Questo libro nasce da conversazioni che si sono svolte, lungo diverse stagioni, nella casa romana di Francesca Sanvitale. L’autrice di “Madre e figlia” e de “La camera ottica”, la narratrice e l’intellettuale, si è raccontata all’amico che già di lei aveva pubblicato sulla rivista Belfagor, un ritratto.  Qui un’intera esistenza si svela, un tempo vasto e difficile, dagli anni del fascismo a questi nostri anni confusi, vi si riflette e consuma. Il rigore e il vigore, con cui la donna scrittrice, dall’infanzia alla vecchiaia, affronta le vicende familiari, i molti disagi, le striscianti incomprensioni, i vacillanti amori, e lo stesso lavoro letterario, provano quanto possa un’intelligenza onesta in una realtà aspra e pure molto amata.

La voce, che si leva da queste pagine e vi si espande, comporta i suoi sorrisi accennati, le sue ironie appuntite, i suoi pensieri netti e interroganti. Ne viene una storia tutta percorsa dall’energia di chi si conosce vivo e partecipe.

Stefania Portaccio, ‘La mattina dopo’

Nello scaffale, ‘La mattina dopo’ di Stefania Portaccio
a cura di Luigia Sorrentino

Mi ha molto colpita questo nuovo libro di poesie di Stefania Portaccio, pubblicato nel 2011 con Passigli,  La mattina dopo.
Intanto, per il titolo, molto forte, definitivo, ma anche aperto: qualcosa è già accaduto, la notte è passata. E’ mattina. 
Sette le sezioni e i titoli,  (Aperta a stella, Brodskij di notte, In morte, Onora la madre,  Salvo tutto, Cosa abbiamo fatto) che guidano il lettore “in uno spazio letterario” e a due elementi, il concavo e il convesso, che indicano, con forza e precisione di forma, come vivere la propria vita. L’ambizione del libro, è che, da una parte si soffre – accostandosi alle sezioni che attengono al dolore – ma dall’altra , no, perché dalla lettura si esce ritemprati. I versi delle poesie qui raccolte infatti, imprimono una grande forza, e offrono una riflessione possibile sul come vivere la vita, nel suo presentarsi, concavo e convesso, appunto. Continua a leggere