Dall’Introduzione di Patrizia Valduga
Si potrebbe dire che Vivendo e in parte vivendo è il diario frammentato, sconclusionato e inconcludente di un ottantenne (sotto lo pseudonimo di Sergio Livio Nigri si nasconde uno degli ultimi rappresentanti della più colta e raffinata borghesia milanese, industriale e editore, la cui madre è stata amica e mecenate di Enzo Paci e di Manzù amica di Sereni….) un ottantenne egocentrico e nevrotico, che non fa che rigirarsi, con sicurezza e con angoscia, dentro la sua gabbietta di abitudini rassicuranti e paralizzanti, torturanti e salvifiche, e che di colpo prende a fantasticare di uscire, di volare via, anche se il suo non potrebbe essere “un volar basso” – come dice Raboni della musica di Brahms – “con la grazia malinconica di un uccello fedele al passaggio terrestre”. Continua a leggere
![Manzu' - Porta della Morte (Vaticano, 1952-64)[1]](http://poesia.blog.rainews.it/files/2014/08/Manzu-Porta-della-Morte-Vaticano-1952-641-201x300.jpg)

