Maria Claudia Origlia, “In memoria dell’alba”

Appuntamento

Martedì 16 ottobre 2012 alle 17:00 Corradino Mineo, direttore di Rainews, alla Biblioteca Elsa Morante di Ostia, presenta il romanzo di Maria Claudia Origlia “In memoria dell’alba” (Robin Edizioni, 2012).

Descrizione del libro
Tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento, la Spagna vive l’ultimo decennio della dittatura franchista. Nel Paese Basco, però, la situazione è ancora più difficile e complessa che nel resto del paese. Tadeo, figlio di un manovale e di una sartina, cresce in quegli anni, tra le grandi fabbriche dell’hinterland di Bilbao percorse da profondi fermenti. In una Spagna solo apparentemente immobile, gli eventi storici si susseguono incalzanti e acquistano una risonanza sempre maggiore nella vita del protagonista. Un soggiorno a Parigi, la scoperta dell’amore, la Continua a leggere

In memoria di te, Idolina Landolfi

In memoria di te: Idolina Landolfi
a cura di Luigia Sorrentino

Idolina Landolfi è stata scrittrice, traduttrice e critica letteraria italiana. Primogenita di Tommaso Landolfi, è nata a Roma il 19 maggio del 1958. Come suo padre si è laureata a Firenze (lui in slavistica, lei in italianistica) e ha vissuto parte dell’infanzia e della adolescenza a Sanremo e a Venezia. Al Gabinetto Vieusseux si è occupata della collezione periodici, ha pubblicato scritti di critica letteraria su «La Stampa», «La Repubblica», «Il Mattino», «Il Giornale» (al tempo della direzione Montanelli). Saggi e novelle sono usciti su Paragone», «Nuovi Argomenti», «Michelangelo», «Panta», «Molloy».« È autrice dei romanzi Attacchi d’amore (con Ester Pes) uscito nel 1996 e I Litiosauri con Laterza nel 1998; delle raccolte di racconti Sotto altra stella edito da Campanotto nel 1996 e Scemo d’amore con Empiria nel 1998.

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Primo Levi al Teatro Valle Occupato

Sabato 5 maggio 2012 alle ore 18:00, Generazione Tq e Teatro Valle Occupato, assemblea pubblica con: Marco Belpoliti, curatore delle opere di Primo Levi, Valentina Pisanty, autrice di Abusi di memoria. Negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah, Raffaella di Castro, autrice di Testimoni del non-provato.  Ricordare, pensare, immaginare la Shoah nella terza generazione , Michela Ponzani, autrice di Guerra alle donne.Parteciperanno al dibattito con letture sceniche e musicali di testi di Primo Levi e di altri autori Veronica Cruciani, Nicola Lagioia, Lorenzo Pavolini, Marco Rovelli, Paola Soriga, Giordano Tedoldi.

Coordina Christian Raimo

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Natan Zach, la parola che cade

Nello scaffale, Natan Zach
a cura di Luigia Sorrentino


Pubblico la lettura di due poesie  di Natan Zach Canto per i giorni terribili e Quel paese di Davide Zizza.
In realtà mancava su questo blog, il nome di Natan Zach, un uomo che – come scrive Davide Zizza – ‘vive ancora in ebraico’.  

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La parola che cade
di Davide Zizza

La letteratura ebraica si porta dentro il seme dell’erranza, il senso di ricerca di un luogo o di ritorno in un luogo che si possa definire patria, “terra-casa” (ing. homeland, ebr. מולדת “moledet”). Questa caratteristica, connessa alla retrospettiva storica dell’esilio, riesce a rivelare il suo risvolto simbolico attraverso e nella lingua. Continua a leggere

Nasce a Torino il Memoriale dei poeti della Shoah

Il 21 marzo 2012, nella Giornata Mondiale della Poesia, sarà realizzato in Italia, a Torino, il Memoriale dedicato ai poeti assassinati nei campi di sterminio nazisti, durante la Shoah. L’Associazione Onlus “Nessun uomo è un Isola” e il Gruppo EveryOne annunciano in occasione del 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia (istituita nel 1999 dall’UNESCO), l’imminente realizzazione del progetto, che onorerà la memoria di poeti come Benjamin Fondane, Itzhak Katzenelson, Gertrud Kolmar, Max Jacob, i cui versi – scritti poco prima della deportazione o in alcuni casi addirittura nei ghetti e nei lager – hanno consegnato all’umanità, attraverso l’arte e il martirio, la memoria di milioni di vittime dell’odio razziale.

Il Memoriale sarà installato, a imperitura memoria, nel “cortile dell’ora d’aria” del Museo del Carcere Le Nuove di Torino. “E’ un grande mosaico a parete,” spiegano i promotori del progetto, “cui stanno lavorando gli artisti Dario Picciau, Roberto Malini e Liana Sopelsa in collaborazione con l’ingegner Thomas Gazit, sopravvissuto all’Olocausto in Ungheria. [Nella foto, Benjamin Fondane (Jasi, 14 novembre 1898 – Auschwitz, 2 ottobre 1944)] Continua a leggere