Benedetta Cibrario, “Lo scurnuso”

La statuetta del Presepe che raffigura uno storpio, vergognoso così come la malattia l’ha ridotto, attraversa intatta il romanzo di Benedetta Cibrario, passando dalla Napoli borbonica fastosa e miserabile a quella sfigurata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, fino alla Napoli di oggi, dentro una casa che odora di ‘libri, cera d’api e lavanda’. Lo seguiamo, nella sua immutata e dolorosa bellezza, per vicoli e palazzi, umide stamberghe e salotti sontuosi.

Dalle mani dell’apprendista Sebastiano, orfano di straordinario talento che lo modella scavando nella creta il suo amore per il padre adottivo, il pastoraio Tommaso Iannacone, finisce un secolo e mezzo dopo nel palazzo del duca di Albaneta e fra le mani del fedele Giovanni Scotti, impiegato postale e restauratore, che rimodella assorto arti spezzati, ravviva un incarnato, raddrizza un piede. Per poi arrivare fino alla giovane Vicky, in una villa della penisola Sorrentina, come ‘regalo di benvenuto’ di suo padre: rituale immutabile e promessa di una eternità impossibile. E’ un omaggio alla bellezza, ‘Lo Scurnuso’, alla “curiosità e al rispetto per ogni forma d’arte” e alla “felicità di essere nati napoletani”. Continua a leggere

Paolo Di Paolo, ‘Dove eravate tutti?’

Nello scaffale: “Dove eravate tutti?” di Paolo Di Paolo
a cura di Luigia Sorrentino

“Vorrei raccontarle di mio padre, di mia madre, di Anita e di Marangoni, di tutti, dov’erano e dove sono, di come le cose vanno e di come andavano, di quando ero un prestigiatore e di adesso che nessuna magia mi riesce. Mi piacerebbe dirle: se gli anni senza nome devo raccontarli a qualcuno, voglio raccontarli a te.”

Dove eravate tutti  di Paolo Di Paolo, Feltrinelli 2011, (euro 15).  

Dov’erano i padri, soprattutto. Dentro il declino civile di un paese, così risuona l’essere giovani contro l’età adulta, contro l’assenza, contro il silenzio.

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Napoli festeggia Tomas Tranströmer

Evento in onore di Tomas Tranströmer, Premio Nobel per la Letteratura 2011.

L’appuntamento è a Napoli per giovedì 1 dicembre, ore 18:00 alla libreria Treves (portici di Piazza del Plebiscito 11-12) .

Presenterà l’opera del poeta svedese la professoressa Maria Cristina Lombardi docente di “Lingue e letterature nordiche” all’Istituto Universitario Orientale di Napoli che ha curato i volumi di traduzione in italiano dei testi poetici di Tranströmer: Poesia dal silenzio (Crocetti ),  Il grande mistero (Crocetti 2011).

Alcuni poeti campani leggeranno testi di Tranströmer insieme all’attore Francesco Dall’Aglio.

La poesia entra nel Museo Archeologico di Napoli

Per iniziativa del Servizio Educativo della Soprintendenza ai Beni archeologici di Napoli e Pompei, domenica 27 novembre 2011,  per un solo giorno, le icone del passato, (statue, vasi, mosaici, affreschi), condivideranno, al Museo Archeologico di Napoli, la scena con numerosi poeti napoletani che hanno liberamente scelto il proprio alter ego della classicità. Nelle sale del museo i poeti napoletani installandosi  presso le opere esposte, metteranno la loro voce nello spazio. Michele Sovente, (nella foto), il poeta scomparso lo scorso 26 marzo, sarà letto dall’amico Silvio Perrella, presidente della Fondazione Premio Napoli. Stelio Maria Martini sarà presente in video e con una sua opera e qualcuno farà intervenire un artista contemporaneo (Monica Biancardi) o un musicista (Carlo Faiello). L’altro io potrà essere, nei versi, anche tutto ciò che è altro da sé: la natura, il fratello, il nemico, il diverso, lo straniero, il contrario, la persona che ci completa.

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Il Premio Elsa Morante potrebbe tornare a Napoli

Secondo fonti giornalistiche il Premio Elsa Morante potrebbe tornare a Napoli. Dal 2006 l’importante evento culturale ha infatti “traslocato” a Roma. I dissidi nacquero con l’allora responsabile della cultura regionale Rachele Furfaro delegata dall’ex Governatore Antonio Bassolino.

Anni di polemiche per la “grave perdita culturale” che aveva subito la Regione. Da allora sono passati 5 anni, il Morante è cresciuto, e di annni ne ha compiuti 25. Un riconoscimento che ha baciato nomi altisonanti, della letteratura, della comunicazione, dell’arte. Continua a leggere