Adam Zagajewski, “Dalla vita degli oggetti” & video

Nello scaffale, Adam Zagajewski
a cura di Luigia Sorrentino


Sarà in libreria il 6 giugno 2012 la prima raccolta di poesie in lingua italiana di Adam Zagajewski (nella foto di Stefano Strezzabosco) poeta e scrittore di fama internazionale, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura. Dalla vita degli oggetti  (Biblioteca Adelphi) per la traduzione italiana di  Krystyna Jaworski, è  un’opera poetica che riflette la fase più alta e matura della produzione di Zagajewski. Nelle poesie il poeta mette a confronto il mondo della Natura e della Storia cogliendo tutte le contraddizioni della condizione umana: “La pelle levigata degli oggetti è tesa come una tenda del circo; siamo come palpebre, dicono le cose; sfioriamo l’occhio e l’aria, l’oscurità; e la luce, l’India e l’Europa; e all’improvviso sono io a parlare: cose, sapete cos’è la sofferenza?” […]  Zagajewski cattura l’istante in cui l’esperienza del dolore si fonde alla bellezza. Ed in quel preciso punto, l’aura del divino si manifesta anche nella realtà più misera. Continua a leggere

Mario Andrea Rigoni, Vanità

«La storia della vanità è la storia del mondo». L’affermazione con cui esordisce questo libro singolare di Mario Andrea Rigoni dice già il rilievo del tema che affronta. Eppure alla vanità non era mai stata dedicata un’opera di riflessione particolare, capace di evocarne insieme i multiformi aspetti (dalla brama di gloria allo snobismo) e soprattutto di metterne in relazione i due principali: la vanità come esperienza metafisica della desolante nullità del mondo e la vanità come tentativo dell’individuo e delle collettività – tentativo ora eroico ora patetico ora ridicolo – di sottrarsi all’oscurità e all’insignificanza. Alternando il tono personale all’osservazione obiettiva, mescolando la riflessione e l’aforisma alla citazione e all’aneddoto, mettendo in risonanza inaspettata storia antica ed esperienza moderna anche attraverso un’antologia di testi che incomincia con Gilgamesh e finisce con Lévi-Strauss, Rigoni illumina i comportamenti individuali e sociali alla luce di un impulso profondo e universale, responsabile sia di glorie sia di assurdità o di catastrofi, in ogni caso tanto irreprimibile da spingere il soggetto alla ricerca della propria affermazione a qualsiasi prezzo, compreso quello di degradarsi, e persino di calunniarsi.

Vanità di Mario Andrea Rigoni, Aragno Editore, euro 10