Il dialogo fra Olimpia e Empedocle

Luigia Sorrentino

Intorno a Olimpia, tragedia del passaggio di Luigia Sorrentino

di Lorenzo Chiuchiù

Ho visto Empedocle ai giochi d’Olimpia,
in gara sopra un cocchio.

F. Hölderlin

Empedocle

Ho impiegato anni a costruire il ponte
ho affondato le sue radici nell’acqua
senza il timore di profanarla.

Olimpia

Tu esisti qui
io sono in questa pietra
la forma terrena, vicino a te – 

I quattro movimenti di Olimpia, tragedia del passaggio rimandano agli elementi di Empedocle: l’antro, il lago, Iperione e Empedocle sono rispettivamente la terra, l’acqua, l’aria (Iperione è figlio di Urano, la sua genesi è legata al cielo) e il fuoco (fuoco dell’Etna dove il sapiente si getta).

Nucleo drammatico e redde rationem, il quarto movimento, che retroillumina i precedenti, è il dialogo fra Olimpia e Empedocle dove si risale alla colpa di Empedocle. Perché Olimpia, certo, è anche la morte ma è morte espiatoria. E Luigia Sorrentino immagina la colpa di Empedocle, il contenuto della sua hybris: Empedocle avrebbe tentato di costruire il ponte tra Occidente e Oriente. Colpa è forse più aver tentato che aver fallito, vedendolo rovinare. Anche di Parmenide e di Platone si sospetta del debito che avrebbero contratto con l’Oriente: l’essere inconcusso e il sentiero delle illusioni che i mortali chiamano mondo, l’incorruttibilità dell’idea el’impermanenza della realtà, il tempo come dispersione e come immagine mobile dell’eterno.

Eterogenesi dei fini: la congiunzione fra Oriente e Occidente, la sapienza che ne scaturisce, revoca in dubbio la possibilità stessa del ponte, l’idea di ogni ponte: l’Oriente mostra all’Occidente sbigottito che all’essere compete solo un luogo segreto e inaccessibile, che l’immortale, la sostanza dei mondi, è inattingibile agli umani. Il ponte di Empedocle è il suo proprio crollo: e questa è la colpa del sapiente, credere che l’eterno e l’immortale possano darsi tangibilmente nell’individuo, che possano, come per l’Empedocle di Hölderlin, «conciliarsi intimamente diventando unità».

È Olimpia a mostrare che di quelle realtà non si dà conciliazione, ma ritmo:«Questo fu Olimpia per sempre: l’ombra e il traguardo, il supremo esporsi e il più profondo ritrarsi, il pendolo perfetto» (Roberto Calasso).

Empedocle è la logica applicata agli elementi del mondo; Olimpia il senso del loro ritmo. Sembra che le tragedie fossero accompagnate da melodie costruite sul modo frigio – un modo minore e oscuro eseguito su ritmi ternari (il blues, sebbene si fondi su un modo differente, è l’analogo più vicino). In questo senso musicale Olimpia è il controcanto di Empedocle, indica un medesimo sfondo ma inserendolo in un ritmoed è una differenza capitale: Empedocle crede nell’unità e il suo destino è renderla presente: eternarsi o mostrarne l’impossibilità, Dio o suicida. La conclusione di Olimpia, tragedia del passaggio vuol essere invece il ritorno ad un altro tipo di sapienza: Olimpia sa – ed è una sapienza irriflessa e animale – che la physis è il suo proprio rimo e che i mortali sono cadenze, accelerazioni e inflessioni; né dèi suicidi, non fiamme straziate in cerca dell’impossibile unità, gli uomini sono successioni ritmiche del to Zoon, del Vivente. Continua a leggere

“Corde Oblique” a Palazzo Reale

Nell’ambito delle iniziative del Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio,  il 5 luglio alle 22.00 a Palazzo Reale, Corde Oblique presenta l’ultimo album LIVE Back through the liquid mirror. Il concerto in formazione completa, sarà l’unica data a Napoli per il 2018. L’evento si terrà nel giardino romantico con accesso da Piazza Trieste e Trento.

Annalisa Madonna (voce)
Rita Saviano (voce)
Edo Notarloberti (violino)
Umberto Lepore (basso)
Alessio Sica (batteria)
Riccardo Prencipe (chitarre)

https://www.napoliteatrofestival.it/dopofestival-edizione-2018/

Corde Oblique – “Back through the liquid mirror”
(european edition: Dark Vinyl/Audioglobe – Germany 2018)

(asian edition – CD + DVD – Dying Art Productions – China 2018)

Back through the liquid mirror (Audio / Video release)

“Guardare al passato come qualcosa che pulsa e continua a scorrere”, è questo il concetto base del nuovo album dei Corde Oblique LIVE. La band si è riunita per un giorno in studio di registrazione e ha reinterpretato i classici del proprio repertorio attraverso lo “specchio liquido” del presente, tutto d’un fiato.

L’esibizione è stata audio registrata, ma anche filmata in Full HD. Questa release offre la possibilità a chiunque acquisti l’album di ottenere un link gratuito per guardare in streaming ad alta risoluzione l’intera performance video, intervallata da simpatici momenti di backstage e brevi videointerviste.

Sarà inoltre inviato anche un link per visualizzare un video bootleg del concerto al Wave Gotik Treffen di Lipsia, realizzato dai fan tedeschi.

Basta inviare all’indirizzo info@cordeoblique.com una foto personale dell’album acquistato, o uno screenshot della ricevuta dell’acquisto in digitale.

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Lucio Fontana e Yves Klein

 

klein-fontana-mostra-milanoIl Museo del Novecento rappresenta un importante Centro culturale per Milano, ovvero una sede espositiva sita in Piazza Duomo, proprio al fianco di Palazzo Reale – epicentro per definizione delle Grandi Mostre Milanesi.

Anche il Museo de Novecento, in chiave Expo2015, ospiterà dal prossimo autunno importanti rassegne dedicate ai grandi protagonisti del Novecento ovviamente.

In questo ambito la Mostra “Lucio Fontana e Yves Klein” è dedicata all’indagine e all’intreccio creativo fra i due grandi artisti,  protagonisti assoluti del XX Secolo, attraverso l’esposizione di dipinti e sculture. Continua a leggere

Mimmo Rotella, “Décollages e retro d’affiches”

Mostre: Mimmo Rotella a Palazzo Reale di MilanoLe prime sperimentazioni sul ‘decollage’, il manifesto lacerato divenuto cifra stilistica di Mimmo Rotella, sono al centro di una grande mostra aperta  fino al 31 agosto 2014 a Palazzo Reale di Milano.

Circa 160 opere ricostruiscono un decennio di attività del grande artista, dal 1953 al 1964, in un confronto che coinvolge altri protagonisti del Novecento, da Marinetti e Prampolini a Burri e Fontana fino a Warhol e Pistoletto, in un gioco di vicendevoli suggestioni. Continua a leggere

Kandinsky, il padre dell’astrattismo

kandinsky_1Appuntamento

Vassily Kandinsky, in Mostra a Milano, al Palazzo Reale (fino al 27 aprile 2014).

Nota di Silvana Lazzarino

Vassily Kandinsky (Mosca 1866- Neuilly-sur-Seine 1944) padre dell’Astrattismo rivoluziona il modo di percepire la realtà restituendone ogni aspetto con un linguaggio forte ed incisivo e allo stesso tempo ritmico nella rappresentazione armonica e di stampo contrappuntistico dei segni, dominato da atmosfere astratte in cui si susseguono immagini libere nelle forme e nei colori a suggerire emozioni nuove come proiettate in un ascolto sinfonico.

A Milano a Palazzo Reale fino al prossimo 27 aprile 2014 è in corso un’interessante esposizione monografica dedicata a questo grande maestro dell’arte del Novecento che mette in luce il suo percorso eclettico, ma sempre fedele alla sua ricerca verso un linguaggio teso al superamento dell’oggettività in funzione di un sentire centrato sull’espressione individuale che diventa respiro cosmico e vitale nella pretesa di sviluppare una forma forte e coinvolgente di arte con cui ricodificare le forme della realtà nelle sue svariate sfumature emotive e percettive. Continua a leggere