Enzo Avitabile

Enzo Avitabile il 4 luglio 2017 è stato insignito dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris della medaglia d’oro della città. Un riconoscimento al cittadino, ma anche alla carriera e per i suoi successi nazionali e internazionali. Il compositore e musicista oltre ai recenti Nastri d’Argento per le musiche del film di Edoardo De Angelis INDIVISIBILI, ha vinto – fra gli altri – due David di Donatello, il Premio “Ennio Morricone” e per le musiche del film di VANGELO di Pippo Del Bono, il premio UBU, uno dei principali riconoscimenti in ambito teatrale in Italia. Continua a leggere

Orhan Pamuk al Louvre per raccontare la magia di Istanbul

Immagine anteprima YouTube

Una parte della video/intervista a Orhan Pamuk in inglese di Luigia Sorrentino, Napoli, 19 settembre 2006.

Lo scrittore turco Orhan Pamuk, Premio Nobel per la Letteratura nel 2006, intervistato da Luigia Sorrentino in esclusiva assoluta Rai a Napoli, pochi giorni prima che gli venisse conferito il prestigioso riconoscimento, porterà una parte della magia orientale dei suoi libri al Louvre.

Leggi e vedi QUI l’intervista in italiano a Orhan Pamuk 

Il museo di Parigi ha infatti dato carta bianca al romanziere di Istanbul per organizzare una serie di eventi in occasione dell’apertura del nuovo dipartimento delle arti dell’Islam. Continua a leggere

Patrizia Valduga, video-intervista

Video-intervista a Patrizia Valduga
a cura di Luigia Sorrentino

Patrizia Valduga, (qui accanto nella foto di Dino Ignani) ospite del Festival Internazionale di Roma “Letterature” 2012, ha rilasciato un’intervista a Luigia Sorrentino nella quale oltre a parlare del suo nuovo libro di poesie, “Il libro delle Laudi”, dedicato a Giovanni Raboni, esprime anche una particolare caratteristica dell’essere poeta: l’ipersensibilità dell’udito, che non può essere qualcosa che riguarda il cuore, o – come dice la Valduga – la pancia. La poetessa, inoltre, sostiene con la sua inconfondibile passione, che la condizione primaria del poeta è quella di amare la propria lingua.

Roma, 22 maggio 2012, Festival Internazionale di Roma “Letterature” (Basilica di Massenzio)
Video-Intervista di Luigia Sorrentino, Montaggio di Tiziana Benni

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/05/valduga_28052012.mp4
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“La nascita, solo la nascita”

La nascita, solo la nascita” di Luigia Sorrentino
di Ninnj Di Stefano Busà

I versi di questo straordinario libro di Luigia Sorrentino entrano nel vivo come schiocchi sonori; hanno l’impeto e la capacità di calamitarti nel pathos di una percezione intimistica e non solo, perchè sono il segno di una maturità poetica che coglie il panorama e la irrequietezza emotiva in interiore, per proiettarli all’esterno di una memoria eccezionalmente visiva e olfattiva, increspata dal divenire delle cose, quasi a fermarne l’accezione privata e la ragione del coinvolgimento doloroso, a vivisezionare e decifrare il transeunte, a cesellare toni, variazioni ed emozioni che suggellino la dimensione temporale sempre in progress: “saremo un po’/ bianchi vicino al sole/ polvere con altra polvere.”
La nascita, solo la nascita è un cangiante e articolato percorso della meditazione, una deflagrazione lessicale che coglie domande senza risposte, una testimonianza che tratta ragioni forti, mutevoli che si rincorrono nel tratto quotidiano del nostro itinere, in modo interrogativo e mai pretestuoso. Continua a leggere

Giorgio Galli, ‘Paesaggi pasoliniani’

Nuova critica
a cura di Luigia Sorrentino


Vi invito a leggere i Paesaggi pasoliniani di Giorgio Galli, saggista e studioso di letteratura italiana. Sono infallibili e colpiscono per la lucidità dell’interpretazione. Giorgio Galli, che è nato negli anni Ottanta, nella sua analisi illumina il fallimento (o il tramonto) di una generazione all’interno della quale inscrive l’intera opera di Pier Paolo Pasolini. Galli infatti scrive: “L’avvento del consumismo ha segnato, per la sua etica e la sua ideologia, la definitiva irruzione della Storia e del tempo desacralizzato. Alla dinamica realtà dell’oro-decadenza, tipica dell’escatologia alla rovescia del pensiero europeo più conservatore, Pasolini arriva in seguito allo scacco della sua escatologia positiva, del suo millenarismo di cattolico marxista.”

A voi, nei commenti.


Paesaggi pasoliniani
di Giorgio Galli

Un grandioso fallimento – Citati ha sintetizzato così il senso dell’opera di Pasolini. Non credo avrebbe potuto dire meglio: la grandezza di Pasolini è soprattutto nella passionale coerenza con cui è riuscito a vivisezionare con la scrittura le sue lacerazioni (marxista e borghese, marxista e innamorato del Sacro, Continua a leggere