Paul Celan & Nelly Sachs

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Il 28 aprile 2016 al Laboratorio Formentini (Milano-Brera) alle 19.30 Viviana Nicodemo e Milo De Angelis presentano: “Paul Celan e Nelly Sachs“.

Versi, lettere e brani musicali si alternano in una serata che mette in scena il legame fra i due grandi poeti, Paul Celan e Nelly Sachs, che si sono conosciuti e frequentati negli anni Cinquanta e Sessanta, legati profondamente dalla comune esperienza dell’ esilio e dallo sconfinato amore per la poesia.

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In memoria di te, Paul Celan

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Nella foto: Ingeborg Bachmann e Paul Celan con Reinhard Federmann e Milo Dor durante l’incontro del gruppo 47 a Niendorf nel 1952.

Nota di Luigia Sorrentino

Ho provato a leggere a voce alta “Fuga di morte” di Paul Celan. Ho provato, perché nessuna lettura potrà essere giusta, definitiva, assoluta. Nessuna intonazione o timbro della voce potrà imprimere sulla pelle, a fuoco, il marchio del “nero latte” che fu l’assassinio degli ebrei nei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. La verità listata a lutto che il poeta consegna in tedesco, la lingua colta parlata dalla minoranza ebraica rumena, a un ossimoro: il “nero latte” bevuto, e bevuto, la verità angosciosa iterata, più e più volte, il “nero latte” bevuto la sera, al mezzogiorno e al mattino, “lo beviamo di notte” … “scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti”. Versi drammatici, consegnati, nel 1976 alla traduzione di Moshe Kahn e Marcella Bagnasco, (Arnoldo Mondadori Editore), una traduzione “possibile” questa, della poesia di uno dei poeti più grandi della lirica contemporanea.

 

Luigia Sorrentino legge “Fuga di morte” di PAUL CELAN , traduzione italiana a cura di Moshe Kahan e Marcella Bagnasco, Mondadori, Milano, 1976.

La musica è del compositore e pianista austriaco, Franz Schubert.

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Tristano di Robilant

tristano_da_robilantCon la mostra L’immaginazione e il suo doppio, Intragallery (Via Cavallerizza a Chiaia 57, Napoli),  presenta (12 dicembre 2015 – 12 febbraio 2016) l’artista Tristano di Robilant nella sua poliedrica attività, con sculture di vetro, piatti di ceramica e disegni. L’aspetto elegante e maestoso delle sculture che dominano lo spazio della galleria crea un contrasto con le loro irregolari e movimentate superfici che hanno un soffio di incompiutezza e casualità dalle forme rotonde apparentemente semplici e non classificabili. Questo aspetto ambivalente sorprende l’osservatore e rivela allo stesso tempo la fragilità della materia.

I disegni che riportano le stesse forme allo stadio puro, non lavorato, rivelano il percorso formale e intellettuale alla base delle sculture e dei piatti di ceramica. Per Tristano di Robilant la stretta collaborazione con artigiani, con i maestri vetrai di Murano e con ceramisti umbri è fondamentale: sono loro che riportano nella materia le sue idee in opere di una bellezza unica.

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Ritratti di Poesia 2015, il programma

 

Invito email Ritratti 2015[1]Si apre domani, giovedì 5 febbraio 2015, a Roma, presso il Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, la nona edizione di «Ritratti di Poesia».

La manifestazione, nata nel 2007 per volontà del Presidente della Fondazione Roma – il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, che ne è l’ideatore –, da molti inverni segna una data da non perdere sul calendario per tutti coloro che amano il genere letterario poetico. Continua a leggere

Il memoria di te, Rose Ausländer

rose_auslanderNata nel 1901 nella comunità ebraica di lingua tedesca di Czernowitz, Bukowina, che a quell’epoca era una provincia dell’impero austro-ungarico, Rose Ausländer ha attraversato entrambe le Guerre mondiali. Avendo scelto di studiare a Vienna da ragazza, fu costretta all’esilio fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, senza poter tornare a casa fino al 1919.

Nel 1939, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, raggiunse la madre a Czernowitz. Nel 1941, quando i nazisti e i loro alleati occuparono la Romania, Rose e la madre furono confinate nel ghetto ebraico insieme ad altri 60 mila ebrei di Czernowitz.

Rose Ausländer riuscì a sopravvivere per tre anni all’occupazione nazista, ora perché destinata ai lavori forzati, ora vivendo da clandestina.

Durante la vita in clandestinità, conobbe il grande poeta Paul Celan, anch’egli originario di Czernowitz. Durante la primavera del 1944 i russi occuparono la città e liberarono gli ebrei. Rose Ausländer iniziò a lavorare come libraia. Continua a leggere