In Messico poeti come Eduardo Lizalde possono vincere 250 mila dollari grazie al Premio Internazionale Carlos Fuentes per la creazione letteraria in lingua spagnola.
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Premio Poesia Città di Fiumicino 2015
Conferenza stampa di presentazione della Prima Edizione del Premio.
Verranno resi noti i nomi e le opere dei cinque finalisti che concorreranno ai due giorni di incontri a Fiumicino il 17 e 18 luglio 2015. La sera del 18 la giuria proclamerà l’opera vincitrice di questa Prima Edizione del Premio.
L’appuntamento è per venerdì 26 giugno 2015 alle ore 12.00 a Palazzo Valentini – Sala Peppino Impastato (Via Quattro Novembre, 119/A, Roma).
Speciale TG1: I poeti che cantano la vita
Appuntamento
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Comunicato Stampa a cura della redazione del TG1
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La poesia oggi in Italia che senso ha? Cosa canta? Dove si annida? Quali passioni, quali dolori, quali luoghi, quali miti la ispirano? E chi sono i poeti, i temerari che osano voli lirici impossibili nella realtà contemporanea frantumata e senza gloria?
“Non chiedere parole”, lo Speciale del TG1 a cura di Gianna Besson è un viaggio alla ricerca dei poeti contemporanei italiani. Abitano città diverse e vivono situazioni diverse. I loro nomi sono: Antonella Anedda, (nella foto), Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Valerio Magrelli, Luigia Sorrentino, Valentino Zeichen e molti altri. Continua a leggere
Davide Rondoni & Peppe Servillo
Appuntamento
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Il 1 maggio 2013 al Teatro Feronia di San Severino Marche alle 21:15 cerimonia di premiazione del concorso nazionale di poesia ‘Le stanze del tempo’, con la partecipazione di Davide Rondoni (nella foto) e il recital di Peppe Servillo ‘Ordine del giorno’. Vincitore quest’anno Giuseppe Nibali che come premio vedrà pubblicata la raccolta delle sue poesie con l’editore “Affinità elettive” di Jesi. Continua a leggere
“Poeti da riscoprire”, Aldo Palazzeschi
Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di Luigia Sorrentino
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Palazzeschi e il cuore dimenticato
di Paolo Febbraro
Palazzeschi poeta dimenticato? No, certo. È uno dei più letti del Novecento, il suo Incendiario del 1910 è quasi il simbolo della poesia d’avanguardia italiana e nelle antologie scolastiche non manca mai la celebre canzonetta E lasciatemi divertire! Fino almeno dalla metà degli anni Settanta dello scorso secolo, appena avvenuta la scomparsa dell’autore fiorentino, la critica si è accanita a sottolinearne l’appartenenza alla sensibilità crepuscolare o a quella futurista. Analisi formali, psicoanalitiche, d’ambiente letterario (la Firenze di Papini e Soffici, l’amicizia epistolare con Corazzini, il lungo sodalizio con Marino Moretti, la predilezione per Govoni) hanno accerchiato il “carissimo Aldo”, cercando di espugnarne la paradossale “intima teatralità”. Continua a leggere