Nadia Agustoni, “Il peso di Pianura”

Nello scaffale: Nadia Agustoni, Il peso di pianura
a cura di Luigia Sorrentino


Nadia Agustoni lavora in fabbrica, alle presse, alla catena di montaggio e scrive versi. Poesie che uno vorrebbe portare sempre con sé. Capita a volte, che alcuni, rari, poeti parlino una lingua che chiede di essere ascoltata, più e più volte, per non essere dimenticata. La poesia di Nadia Agustoni fa esattamente questo. I versi che scrive vengono da uno spazio più che da un tempo, ed è proprio lo spazio a dettare a Nadia la forma della poesia . Uno spazio in cui  il paesaggio è sempre più importante. Ebbene, la poesia di Nadia sembra rivelarci che anche quando lo spazio che occupiamo è sempre più esiguo, costretto, limitato, si può amare la vita, la si può amare di un amore immenso e respirare di gioia, di riconoscimento.   Continua a leggere

Mariangela Gualtieri

Ritorna silenzio
placa tutto di me
in un ascolto teso
mani che lasciano la presa
rombo vuoto di tua intesa
silenzio d’oro d’oro
per più riposo celebrale un calabrone
si posa in cima all’aurora
siamo spezzati dentro la mano
genuflessi nell’ora della costellazione
redenta. Siamo costipati
in questo mondo peno
un giorno migliora questo pilotame
d’argento e dentro ci sono
papaveri e una insonnia per loro.

Fa di me la tua mano.
Prendi questa intesa e getta
piume nella festa de re
piume e un anello prezioso.
Saremo solo schiuma, saremo
un fruscio un velame
quando andremo via.

da: Bestia di Gioia di Mariangela Gualtieri (Einaudi 2010)

Mariangela Gualtieri (nella foto di Rolando Paolo Guerzoni) è nata a Cesena nel 1951. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro della Valdoca. Fra le sue precedenti raccolte di versi, Antenata (Crocetti 1992), Fuoco Centrale e altre poesie per il teatro (Einaudi 2003), Senza polvere e senza peso (Einaudi 2006), Paesaggio con fratello rotto (Sossella 2007), Bestia di gioia (Einaudi 2010).

www.teatrovaldoca.org