Renato Gorgoni, “Al ritmo di putipù”


gorgoni1[1]Poesie trasversali

Prefazione di Emilio Isgrò

Ne sono trascorsi di anni dal mio primo incontro con Renato Gorgoni. Passavo per la Via Umberto I della mia città, Barcellona di Sicilia, quando vidi all’angolo con Corso Garibaldi uno di quei furgoncini carichi di libri che Einaudi mandava in giro per la provincia italiana nel tentativo di conquistare un pubblico a quell’epoca veramente pigro e sparuto.

Era l’inverno del 1954 e la mia città, dove io frequentavo il primo anno del liceo classico “Luigi Valli”, era piena di una polvere sabbiosa che un po’ saliva con il vento dal mare, un po’ scendeva dalle montagne argillose che si sfaldavano all’aria. Continua a leggere

Gros Frédéric, andare a piedi aiuta a pensare

Letture

Camminare è sicuramente una delle azioni più comuni delle nostre vite, eppure utilissima. Non solo aiuta a stare meglio meglio, ma anche a pensare. E’ l’assunto che si ricava dalle riflessioni di grandi camminatori del passato, da Nietzsche a Rosseau, da Proust a Gandhi, che in questo modo hanno costruito e perfezionato i propri pensieri.

A raccontarlo in un piccolo, originale, libro che sarà amato anche dai più sedentari, è il filosofo francese Frédéric  Gros, studioso ed esperto dell’opera di Michel Foucault, di cui ha curato l’edizione degli ultimi corsi da lui tenuti al College de France. Ora è uscito anche in Italia, edito da Garzanti, “Andare a piedi. Filosofia del camminare” (pagg. 227, euro 14.90) che raccoglie meditazioni personali e citazioni dei grandi, mescolandole sapientemente.

Così apprendiamo subito che “camminare non è uno sport”, secondo quanto scrive fin dalle prime pagine Gros. “Non si è trovato niente di meglio per andare più lentamente. Per camminare, occorrono anzitutto due gambe. Il resto è inutile. Volete andare piu’ veloci? In tal caso, non camminate, fate altro: guidate, sciate, volate”, afferma perentorio Gros. Anche se “è pur vero che, una volta in piedi, l’uomo non sa star fermo”. Continua a leggere

In memoria di te, Marcel Proust

Marcel Proust

Il 18 novembre 1922, novanta anni fa, moriva a Parigi, a soli 51 anni, per una bronchite mal curata, Valentin Louis Georges Eugene Marcel Proust, lo scrittore saggista e critico letterario francese, autore del monumentale ‘Alla ricerca del tempo perduto’, il romanzo scritto tra il 1908-1909 e il 1922 e pubblicato nell’arco di quattordici anni, tra il 1913 e il 1927, con gli ultimi tre volumi editi postumi.

Proust venne sepolto nel cimitero parigino del Peére Lachaise. Tutti i manoscritti delle opere letterarie di Proust sono attualmente conservati nella Bibliotheque nationale de France. Continua a leggere

Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese & video

E’ la prima volta che arrivano in Italia alcune fra le più importanti opere di Johannes Vermeer, uno dei massimi artisti della pittura olandese. La mostra sarà visitabile dal 27 settembre 2012 e fino al 20 gennaio 2013 a Roma, alle Scuderie del Quirinale.

La mostra offre al pubblico la prima grande esposizione mai realizzata in Italia dedicata al massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo, uno degli autori più amati in assoluto dal grande pubblico.

Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e coprodotta con MondoMostre, la mostra è a cura di Arthur K. Wheelock, Curator of Northern Baroque Paintings, National Gallery of Art di Washington, Walter Liedtke, Curator of European Paintings, Metropolitan Museum of Art di New York e Sandrina Bandera, Soprintendente per il Patrimonio Artistico Storico, Artistico ed Etnoantopologico di Milano e direttrice della Pinacoteca di Brera.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/vermer_26092012.mp4
Continua a leggere

Jennifer Egan, “Il tempo è un bastardo”

Il tempo è un bastardo (A Visit From the Goon Squad) Minimum Fax, 2011(euro 18,00).

Jennifer Egan con il suo romanzo Il tempo è un bastardo, divenuto immediatamente il caso internazionale dell’anno, ha vinto nel 2011 il Premio Pulitzer per la Letteratura e il National Book Critics Circle Award.

La rivista Time ha inserito Jennifer Egan nella classifica delle 100 persone più influenti del mondo attuale.

Il suo è un romanzo insolito, formato da una serie di racconti eterogenei per ambientazione e stile, ma collegati dal ricorrere degli stessi personaggi. Continua a leggere