La poesia al Salone del libro di Torino

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Nella foto Il bosco verticale di Milano, immagine simbolo del Salone del Libro 2016

Il titolo del Salone 2016 è “Visioni”. Il filo conduttore vuole dare spazio alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembrano impossibili, di lavorare per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica. Continua a leggere

A Torino il Circolo dei lettori

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Il 2016 al Circolo dei lettori inizia con lo slancio letterario delle Anteprime, seguito da un ricco programma di appuntamenti che animerà le sedi di Torino e Novara, negli spazi impreziositi dagli arredi Lago, partner del Circolo. Tra le decine di eventi in programma, ecco una mappa degli imperdibili.

Le Anteprime si aprono giovedì 14 con Mario Baudino, che porta al Circolo il suo thriller letterario “Lo sguardo della farfalla” (Bompiani). Si prosegue venerdì 15 con Gabriele Di Fronzo e il suo romanzo d’esordio “Il grande animale” (nottetempo), con l’autore Marco Peano e Alcide Pierantozzi. Martedì 26 è la volta di Tiziano Scarpa con “Il brevetto del geco” (Einaudi): il Premio Strega 2009 racconta la vocazione come tensione verso l’assoluto, in bilico tra disastro e perfezione. Continua a leggere

Giorgio Galli & Luigia Sorrentino

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Frammento tratto da un saggio inedito
di Giorgio Galli su OLIMPIA
(
di Luigia Sorrentino)

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Iperione, la caduta

[…] Iperione è una delle sezioni più intense del poema Olimpia, di Luigia Sorrentino (Interlinea Edizioni, 2013, Recours au Pòeme Editeurs, 2015, Traduzione in francese di Angèle Paoli con testo a fronte), composta da sei Cori e da una prosa finale dal titolo Il confine. Già c’eravamo soffermati sul “noi” di Olimpia, sull’ethos panumano espresso nella sua civiltà estetica, sul suo essere coro di tragedia. Adesso questa polarità diventa esplicita. Esplicito è anche il richiamo all’opera (e non solo) di Friedrich Hölderlin. Iperione sviluppa infatti un discorso sulla creazione e sull’armonia, ma anche sulla conoscenza e su come essa si relazioni all’innocenza. Un discorso caro al poeta tedesco.

Lettura di Luigia Sorrentino da Olimpia, “Iperione, La caduta”

 

Il Coro I ha inizio su un tono gnomico: altissima è la densità semantica, intricata come una foresta di mangrovie; ma più l’asserzione si fa oscura, più definitivo si staglia il tono dell’asserzione:

tutto stava su di lei
e lei sosteneva tutto quel peso
e il peso erano i suoi figli
creature che non erano ancora
venute al mondo
lei stava lì sotto e dentro
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Rossella Frollà, “Violaine”

Frollà Violaine 180

Nota di Luigia Sorrentino

Di questo libro, mi colpisce immediatamente il titolo, “Violaine“. Con questo nome l’autrice compie un viaggio autobiografico,  entrando nel nome della protagonista del noto dramma teatrale di Paul Claudel, fratello della scultrice Camille Claudel: “L’annuncio a Mariaal quale, lo scrittore e diplomatico francese, dedicò tutta la vita componendone varie stesure.  L’opera di Roberta Frollà, come quella di Paul Claudel, tratta di una giovane donna, dei suoi affetti, investita dall’amore, dalla fede, dalle vicende umane che si sovrappongono, entrano in relazione con la totalità di ciò che esiste e che è mobile nell’universo: “Qualcosa mi accarezzava,/il chiacchierare dell’acqua/ dove s’oscura l’aria/ nel sottopasso/ arriva con un filo lento al mare/ che sembra fatto di niente/ come il patire e il vento,/ scorrevano l’acqua e l’aria sui miei passi,/ nel greto la gioia di un lento gioco.” Così, con versi lievissimi e lucidi, di vibrante intensità, la Frollà compie un viaggio nella memoria e nel tempo:  “infilati in tasca gli anni”  si va verso la nostra incompiutezza terrena e, contemporaneamente,  si cerca una forma che definisca la gioia, …”che non mi chiede nulla,/ se non di abbracciarla,/…” , prima di perderla sotto i colpi del vento“. Continua a leggere

Olimpia, di Luigia Sorrentino

Olimpia (1)Nota di lettura di Marco Pavoni

Sono molte le peculiarità che rendono “Olimpia” di Luigia Sorrentino un libro particolarmente interessante e stimolante dal punto di vista intellettuale. La raccolta di poesie, pubblicata in prima edizione nel 2013 con le Edizioni Interlinea di Roberto Cicala e, poi, nel 2015, nella traduzione francese di Angele Paoli (con testo a fronte) con la casa editrice Recours au Poème Éditeurs, presenta innegabili caratteristiche linguistiche e stilistiche che rendono questo testo unico nel suo genere.

Il primo elemento che colpisce il lettore è costituito dalla certezza che le unità liriche, pregne di un raffinato nitore classico, trasportano verso una dimensione dove la ricca personalità dell’Autrice, dopo essersi scomposta in frammenti percorsi da una tensione verticale, si ricompone in un corpus dotato di una laica Sehnsucht romantica, ebbra di vita terrena e di sensibilità che ammette il contatto con gli stadi superiori dell’essere. Shakespeare, Blake e, più in generale, i romantici tedeschi e Dino Campana sembrano essere i Maestri di questa letterata itinerante che cerca e, a mio parere trova, almeno provvisoriamente, un ubi consistam in uno spazio e in un tempo dilatati dall’anima dell’Autrice fino ad includere esperienze e pensieri che il lettore sente propri. Continua a leggere