Foro di Augusto, 2000 anni dopo

Proiezione su Foro di Augusto (3)[1]
Nota di Silvana Lazzarino

A distanza di duemila anni dalla morte dell’imperatore Augusto (19 agosto 14 d. C.) Roma lo ricorda con un’iniziativa che rientra in un ampio intervento di valorizzazione dei Fori Imperiali. Il progetto “Foro di Augusto. 2000 anni dopo”, ideato e curato da Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso, attraverso le più aggiornate tecnologie digitali e i più avanzati sistemi audiovisivi ha restituito all’area del Foro di Augusto e dei Fori una rinnovata atmosfera per creare un nuovo modo di rivivere e ammirare la vita e le emozioni di quell’epoca, unitamente alle tracce archeologiche lasciate dalla storia. Il progetto tra storia, arte e tecnologia in un recupero delle emozioni legate ad un’epoca intramontabile che resta nel tempo e lo recupera, offre fino al 18 settembre 2014 ai cittadini romani e non solo, un’occasione unica e da non perdere per assistere agli spettacoli dedicati alla romanità e alla gloria degli imperatori che fecero grande Roma. Continua a leggere

Davide Bramante “Democracy”

Milano (Il Castello e lo Skyline) 2014 copyNota di Silvana Lazzarino

Gli scatti fotografici di Davide Bramante, artista nato a Siracusa nel 1970, che lavora con i video, le installazioni e la fotografia, sono orientati ad una riflessione sulla società contemporanea costantemente in corsa contro il tempo che allontana e riavvicina ai ricordi. Una società che vede persone muoversi attraverso luoghi e ambienti alla scoperta di nuove realtà che raccontano di, terre e città vicine e lontane, ricche di fascino e cultura, ma anche di tecnologia e progresso immortalate con immagini riprese in successione e in parte sovrapposte a ricostruire un’idea nuova dello stesso luogo in cui passato e futuro si avvicinano. Continua a leggere

Matisse, la forma del colore

 

nudo seduto di spalle 1917[1]La forma del colore

Nota di Silvana Lazzarino

Il risalto dato all’uso di un colore puro seppur utilizzato in modo innaturale, l’energia del disegno nel far emergere figure e soggetti attraverso rappresentazioni dove non esistono più profondità e chiaroscuri, diventano i punti di forza su cui si fonda il movimento dei Fauve nato agli inizi del Novecento che mirava ad una riproduzione tutta personale della realtà, colta nell’immediatezza e istantaneità di un’emozione esclusiva e soggettiva. Figura di spicco di questa corrente Henrì Matisse (Le Cateau- Cambrésis1869 –Nizza 1954) è l’artista più originale per la forza espressiva data da una linea dal segno incisivo cui si accompagna un colore avvolgente per l’immediato impatto visivo e allo stesso tempo emotivo. Continua a leggere

Giovanni Frangi, “Mollate le vele”

frangi Mollate le vele[1]

Nota di Silvana Lazzarino

Tra immaginazione e realtà si muove l’opera sperimentale e intuitiva di Gravansi Frangi (Milano 1959) artista di fama internazionale, eclettico e originale per il suo linguaggio espressivo capace di assorbire e trasmettere attraverso segni ed elementi simbolici e materici le suggestioni visive ed emotive della natura con i suoi diversi volti e della società contemporanea nel suo costante processo evolutivo in cui l’uomo ricerca nuovi orizzonti e punti di riferimento mettendosi in relazione con l’ambiente a lui circostante. Tra spazi interni ed esterni di ambienti visti e frequentati si apre la possibilità di ridefinire un nuovo percorso in cui rielaborare quei luoghi della natura come il mare e la campagna dove ogni scorcio visto e sognato, diventa un viaggio interiore per dare consistenza e forza a quei pensieri lasciati sedimentare per troppo tempo. Continua a leggere

I capolavori del Museo d’Orsay

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Appuntamento


E’ in corso a Roma (fino all’8 giugno 2014) la mostra “Musée d’Orsay. Capolavori” al Complesso del Vittoriano (Via S. Pietro in Carcere, ai Fori Imperiali).

Nota di Silvana Lazzarino

Un momento storico per le collezioni dei musei della Francia, risale al 1986 quando venne aperto e inaugurato il Musée D’Orsay quale spazio d’eccellenza atto ad accogliere le opere di artisti francesi e non solo attivi tra Ottocento e gli inizi del Novecento. Ricavato dalla risistemazione degli spazi dell’ex stazione ferroviaria dI Parigi ,grazie all’intervento di Gae Aulenti, architetto e designer di fama mondiale, esso riuniva le più importanti collezioni museali francesi dalla metà del XIX ai primi del XX secolo, fino a quel momento disperse tra il Louvre, il Jeu de Paume, il Palais de Tokyo e per alcune opere diversi musei e amministrazioni. Il D’Orsay infatti offre un percorso unico al mondo per l’alto livello qualitativo delle opere che ridisegnano un periodo intenso e contraddittorio, per certi aspetti eclettico della storia dell’arte non solo francese. La raccolta infatti non si limita agli artisti francesi ed affianca Whistler a Monet, Klimt e Munch a Bonnard. Continua a leggere