Primavera hitleriana, di Montale

Eugenio Montale

COMMENTO DI FABRIZIO FANTONI

Vale la pena di rileggere, in questi tempi di grandi urlatori e di confusione generale, la poesia “Primavera hitleriana” di Eugenio Montale, inserita nella raccolta “La bufera e altro”.
Il testo – uno dei più rilevanti di Montale – prende le mosse dalla visita di Hitler a Firenze nella primavera del 1938 e denuncia, come nessun altro, l’indifferenza dell’uomo di fronte alla graduale cancellazione dei valori di libertà, dignità personale e identità culturale di minoranze etniche, schiacciate dai totalitarismi trionfanti che, di lì a poco, avrebbe portato l’intera Europa alla distruzione.

A Firenze tutto, anche la natura – la folta nuvola bianca delle “falene impazzite” e il regredire ”dell’estate imminente” al freddo notturno della ”stagione morta” – sembra presagire alla sofferenza e all’orrore portato dal “messo infernale” accolto da un “alalà” di scherani.
Il giudizio morale emerge con un verso iconico e dirompente: “e più nessuno è incolpevole”.
In questo verso è racchiuso tutto il dramma del Novecento.
Ognuno di noi è responsabile – con le proprie azioni, omissioni, con il proprio tacere, la propria indifferenza e superficialità- degli orrori compiuti dai totalitarismi in questo secolo.

La lettura ad alta voce di “PRIMAVERA HITLERIANA” di Eugenio Montale è di LUIGIA SORRENTINO

La musica utilizzata è composta da John Williams ed è tratta dalla dalla colonna sonora del film “Schindler’s List”, di Steven Spielberg (1993). Le parti di violino sono suonate dal violinista israeliano-americano e direttore d’orchestra Itzhak Perlman.

Continua a leggere

A Liliana Segre il Premio Primo Levi 2019

A Liliana Segre, domenica 24 novembre 2019, alle 17.45, al Palazzo Ducale di Genova, viene conferito il Premio Primo Levi 2019, ogni anno consegnato a personalità che si sono distinte, per tutta la vita, nella difesa dei diritti, dell’uguaglianza e della solidarietà, a qualunque costo. Prima di Liliana Segre, sono stati premiati da Willy Brandt a Leah Rabin, da Steven Spielberg ad Amos Oz, da Sebastiao Salgado a David Grossman.

Il Premio, consegnato dal Centro Culturale Primo Levi, è stato istituito nel 1992 per onorare coloro che, con il proprio impegno morale, spirituale e civile, hanno contribuito alla pace e alla giustizia per un mondo libero da pregiudizi, razzismo e intolleranza, nel solco dell’insegnamento portato avanti da Primo Levi nel corso della sua vita e nelle sue opere. Continua a leggere