Stephen King, 11/22/63

Il prossimo romanzo di Stephen King avrà come tema l’assassinio del presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Lo scrittore statunitense, autore di tanti betseller dell’horror da “Carrie” a “Misery”, ha scelto per il suo nuovo libro una storia dell’orrore tratta dalla vita reale: l’omicidio di JFK avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas. Il romanzo si intitolerà “11/22/63”, ovvero, la data che indica, in inglese, il mese, il giorno e l’anno in cui Kennedy venne assassinato. L’editore Scribner di New York ha previsto l’uscita del libro negli Stati Uniti e in Canada il prossimo 8 novembre.

Il romanzo, lungo poco meno di mille pagine, racconterà la storia dello sforzo disperato di un insegnante di scuola superiore al fine di prevenire la tragedia di Dallas.

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Festivaletteratura, Valentino Zeichen

Festivaletteratura 2011
a cura di Luigia Sorrentino

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Tra gli incontri del Festivaletteratura di Mantova (dal 7 all’11 settembre) quello con il poeta, Valentino Zeichen, sabato 10 settembre alle 21:30, Sagrestia di San Barnaba, (euro 4,50).

Come ha scritto Giuseppe Conte ‘a vederlo camminare diritto e a grandi sicure falcate per le vie di Roma, a sentirlo parlare al telefono con la sua voce teatrale e a tratti enfatica, a ridere con lui a crepapelle dopo uno dei suoi straordinari affondi pieni di humor, di paradosso e di intelligenza, uno direbbe che Valentino Zeichen è poco più che un ragazzo.’ Continua a leggere

Iosif Brodskij, ‘Fondamenta degli incurabili’

Iosif Brodskij Fondamenta degli Incurabili, Traduzione di Gilberto Forti,
Piccola Biblioteca Adelphi, 1991, 17ª ediz. (€ 9,00)

“D’inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città (Venezia ndr) tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se da dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla. Spalanchi la finestra, e la camera è subito inondata da questa nebbiolina carica di rintocchi e composta in gran parte di ossigeno umido, in parte di caffè e di preghiere. Non importa la qualità e la quantità delle pillole che ti tocca inghiottire questa mattina: senti che per te non è ancora finita. Alla stessa stregua, non importa se sei più o meno autonomo, se e quante volte sei stato tradito, se il tuo esame di coscienza è più o meno radicale, più o meno sconsolante: comunque stiano le cose, presumi che per te ci sia ancora speranza, o almeno un futuro.” […] di Iosif Brodskij in Fondamenta degli Incurabili.

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Homo migrans, Marco Rovelli con Moni Ovadia

Lunedì 25 luglio a Luni Mare (Comune di Ortonovo – SP) alle 21:30 Marco Rovelli con Moni Ovadia presenta Homo migrans, racconto teatrale e musicale scritto da Marco Rovelli con la partecipazione di Moni Ovadia con Jovica Jovic, Mohamed Ba e Camilla Barone. Regia di Renato Sarti. Assistente alla regia Marco Di Stefano.

Homo Migrans – coproduzione del Teatro della Cooperativa in  con il Festival Lunatica –  è una riflessione sull’esperienza della migrazione nella sua universalità: intreccia storie differenti per tracciare una forma comune.

Ancora una volta a metà tra teatro di narrazione e teatro canzone, cinque personaggi raccontano le storie dei migranti, per rivelare analogie e differenze fra le esperienze, per far risuonare esperienze comuni. “Risuonare”, sì. Perché questo è anche un viaggio musicale che segue gli intrecci delle differenti storie e diventa, a sua volta, commistione fra linguaggi musicali di eterogenea provenienza, mescolanza fondamentale che segna il percorso narrativo. Continua a leggere

Martin Heidegger, Il concetto di tempo

Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino

Che cos’è il tempo?
“Se il tempo trova il suo senso nell’eternità, allora esso va compreso muovendo da quest’ultima. Con ciò sono prefigurati il punto di partenza e la via da seguire nella presente indagine: dall’eternità al tempo.”

di Martin Heidegger

Tra i grandi della filosofia del Novecento Heidegger è stato probabilmente colui che con maggiore insistenza ci ha invitato a riflettere sul tempo, questa entità ovvia ed enigmatica insieme. Nel breve, denso testo qui presentato, che risale al 1924 ma che apparve postumo nel 1989, egli analizza il fenomeno del tempo riconducendolo all’esistenza umana, nella sua finitudine e nel carattere transeunte che per essenza la costituisce. Ha qui origine la problematica di Essere e tempo, il libro del 1927 che rese celebre il suo giovane autore. Continua a leggere