Dal 23 aprile sulle monete da 2 euro il volto di Giovanni Pascoli

Farà il suo esordio il 6 aprile a Barga, durante la celebrazione del centenario della morte di Giovanni Pascoli, la moneta da due euro dedicata al grande poeta romagnolo, che avrà poi corso legale a partire dal prossimo 23 aprile. Ne danno notizia Marco Bonini, sindaco di Barga, la cittadina in provincia di Lucca dove il poeta ha lungamento vissuto e dove è sepolto, ed Alessandro Adami, presidente della Fondazione Pascoli.

Le monete da due euro, particolarmente ricercate dai collezionisti, sono autorizzate dal 2004 nei paesi membri della zona dell’euro e ne sono state emesse fino ad oggi 103. In Italia sono state dedicate, tra gli altri, a Camillo Benso di Cavour, al 150° dell’Unità Italiana, agli anniversari delle firme della Costituzione Europea, dei Trattati di Roma, e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, ed infine ai XX giochi olimpici invernali che si svolsero a Torino. Continua a leggere

Addio ad Antonio Garzya, illustre storico e filologo

Lo storico e filologo Antonio Garzya, illustre rinnovatore degli studi sull’impero bizantino, è morto a Napoli all’età di 85 anni. L’annuncio della scomparsa è stato reso noto dall’Associazione italiana di studi bizantini, di cui è stato fondatore ed era presidente onorario. Professore emerito di letteratura greca nell’Università di Napoli Federico II, Garzya era stato vicepresidente della Association Internationale des Etudes Byzantines che ha sede a Parigi, dove aveva anche insegnato. I suoi saggi di storia della lingua e di storia della cultura bizantina, a partire dal IV secolo d.C. hanno conosciuto un indiscusso riconoscimento internazionale. (La foto di Antonio Garzya è del 2007 ed è stata esposta nella Galleria dei ritratti dell’Accademia di Atene.) Continua a leggere

Addio al filosofo Anacleto Verrecchia

Il filosofo Anacleto Verrecchia, appassionato studioso di Giordano Bruno e Friedrich Nietzsche, è morto ieri a Torino all’età di 85 anni. Gli amici lo saluteranno martedì 7 febbraio, alle ore 12, al cimitero momunentale del capoluogo torinese.

Nato a Vallerotonda (Frosinone) il 15 settembre 1926, si trasferì da giovane a Torino, dove studiò laureandosi in germanistica. Verrecchia ha poi vissuto in Germania (soprattutto a Berlino) ed è stato a lungo addetto culturale all’ambasciata italiana di Vienna, esperienza testimoniata con i libri “Rapsodia viennese: luoghi e personaggi celebri della capitale danubiana” (Donzelli, 2003) e “Incontri viennesi” (Marietti, 1990).

Ha collaborato alle pagine culturali di giornali italiani, tra cui “Il Resto del Carlino”, “La Stampa”, “Il Giornale”, e tedeschi come “Die Presse” e “Die Welt”. Continua a leggere

Pierflavio Gallina, I panni della memoria

Mercoledì 25 gennaio dalle ore 18.30, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma inaugura, in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio 2012), la mostra personale di Pierflavio Gallina I panni della memoria, con la presentazione del catalogo.

L’artista, che lavora ormai da decenni sul tema del ricordo, per l’occasione presenterà una serie di oltre venti opere scultoree di piombo. Installate come se fossero dei veri e propri panni”, sospesi su dei tiranti di acciaio lungo la galleria o appesi alle pareti, le sculture polimateriche si fanno di volta in volta giacche e calzoni da lavoro, su cui vengono incisi simboli che richiamano la natura, la speranza e la vita come elementi dominanti; ma anche contrassegni disonorevoli come la stella gialla, che veniva cucita sui vestiti degli ebrei durante il Nazismo, o la rappresentazione dei binari ferroviari che condussero questi alla morte. Gallina si pone dunque continuamente sul crinale tra la rappresentazione più alta dei sentimenti umani e l’indicibile, le azioni che hanno condotto l’uomo a non essere riconosciuto più come tale.

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Pavese a Bianca Garufi, “vorrei essere la mano che ti protegge”

“Vorrei essere almeno la mano che ti protegge – una cosa che non ho mai saputo fare con nessuno e con te invece mi è naturale come il respiro”. Così Cesare Pavese si rivolge, in una lettera del 21 ottobre 1945, a Bianca Garufi, la futura scrittrice che all’epoca lavorava nella sede romana della casa editrice Einaudi, di cui lo scrittore e poeta piemontese era consulente.

E sempre a Bianca, amore non del tutto corrisposto, Pavese in quell’autunno postbellico scriveva ancora: “Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. A volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. Anzi allora m’immagino di fare le due cose insieme e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola”.

Si intitola “Una bellissima coppia discorde” il volume che per la prima volta raccoglie integralmente il carteggio tra Cesare Pavese e Bianca Garufi (1945-1950), curato da Mariarosa Masoero e pubblicato da Olschki Editore editore (pagine 166, euro 20). L’importanza di questo volume consiste, oltre che nel valore letterario e documentario delle lettere stesse, nel fatto che si tratta della prima corrispondenza di Pavese con una donna a vedere la luce.
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