Eugenio De Signoribus ci aveva lasciato, nell’interlocutorio finale delle Poesie (1976-2007), davanti alle figurazioni delle Soste ai margini: figurazioni che mostravano uno stato di scorata paralisi («nell’acqua crescente e rognicosa / che immelma e strema») e di disperante alienazione dell’io e della lingua («sarei straniero a me come alla lingua / esterna e sfilacciosa»), ma che persistevano, anche, in un appello affratellante («qui vi vorrei, o rari comitanti, / uguali nel pulsìo della verità»), e volgevano infine quella stasi in un tempo dell’attesa («nella sosta sei scalzo e ti raccogli / nuda la nuca, vivi una vigilia»). Continua a leggere
Monthly Archives: giugno 2011
Martin Heidegger, Il concetto di tempo
Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino
Che cos’è il tempo?
“Se il tempo trova il suo senso nell’eternità, allora esso va compreso muovendo da quest’ultima. Con ciò sono prefigurati il punto di partenza e la via da seguire nella presente indagine: dall’eternità al tempo.”
di Martin Heidegger
Tra i grandi della filosofia del Novecento Heidegger è stato probabilmente colui che con maggiore insistenza ci ha invitato a riflettere sul tempo, questa entità ovvia ed enigmatica insieme. Nel breve, denso testo qui presentato, che risale al 1924 ma che apparve postumo nel 1989, egli analizza il fenomeno del tempo riconducendolo all’esistenza umana, nella sua finitudine e nel carattere transeunte che per essenza la costituisce. Ha qui origine la problematica di Essere e tempo, il libro del 1927 che rese celebre il suo giovane autore. Continua a leggere
Opere Inedite, Nicola Vitale
Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
Oggi leggiamo la poesia di Nicola Vitale di cui mi sono già occupata in questo blog in una lunga intervista (vai qui) qui accanto ritratto in una ‘foto domestica’ con la sua cagnolina Dafne, una foto che mette in ombra il poeta, e in luce la cagnetta, accudita e amata.
Nicola mi scrive una nota sulla poesia e sul poeta che pubblico volentieri con sei poesie inedite tratte dal suo testo La natura ride.
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«Poesia è il Mondo / l’umanità / la propria vita / fioriti dalla parola / la limpida meraviglia / d’un delirante fermento». Così Ungaretti dava la sua visione, che rimane forse la più concisa, espressiva e convincente di ciò che chiamiamo poesia. Quanto di più corrispondente alla visione che ne abbiamo oggi, in un clima di mitizzazione dell’arte con residui romantici, coscienti della sua inutilità e impotenza in un mondo tecnologico e scientista.
Kafka la descriveva (forse) come un rocchetto, Odradek, che persa la funzione reale rivela proprietà estranee e stranianti. Oggi tutto ciò che si costituisce come cosa “intera”, non parcellizzata dall’analisi, (filosoficamente potremmo dire: che ha a che fare con l’essere) si presenta come oggetto alieno: lo scarafaggio in cui lo stesso Kafka si trasforma per la colpa di non poter vivere nel divenire, nella storia, colpa, nel Processo, punita con la morte.
Hölderlin e il ritmo armonico del vivente
Ciò che più di tutto affascina Hölderlin è il ritmo armonico del vivente, che procede per opposizioni e unificazioni irrisolte. Divenire consapevole di questa alternanza, farla propria, tradurla in linguaggio metaforico è compito del poeta, il cui impulso creatore percorre una traiettoria eccentrica, in cui si alternano momenti di estrema naturalità a momenti di massima idealità. Ma affinché il vivente possa compiutamente manifestarsi nella poesia, è necessario il pensiero filosofico, che può scoprire e isolare quelle leggi calcolabili a cui il poeta deve piegarsi con libera scelta.
Scritti di estetica, di Friedrich Hölderlin, Editore SE (euro 23,00), a cura di Riccardo Ruschi
Nella copertina del libro Friedrich Hölderlin in un pastello di Franz Hiemer, del 1792
Walking Camera
Lunedì 20 giugno 2011, alle ore 21,00, presso la sede di Casa della poesia, via Convento 21/a, Baronissi (Salerno) per il ciclo “Walking Camera” saranno proiettati due straordinari documenti sulla guerra di Bosnia, su Sarajevo e su Srebrenica.
Casa della poesia è da molti anni coinvolta nelle vicende bosniache: Izet Sarajlic, grande poeta di Sarajevo ne è stato presidente onorario, oltre che cittadino onorario della città di Salerno; dal 2002 Casa della poesia organizza gli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo, giunti nel 2011 alla decima edizione.
Sarà dunque anche l’occasione per presentare l’edizione del decennale (23/25 settembre) e il relativo prossimo viaggio programmato in occasione degli Incontri. Continua a leggere