Morten Søndergaard

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

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Il poeta danese Morten Søndergaard l’ho incontrato in Italia, a Prata di Principato Ultra, in Irpinia, dove è venuto per ritirare  il Premio Prata Opera Straniera con la sua ultima opera tradotta in Italia nel 2008 “Ritratto con Orfeo ed Euredice” Ed. Kolibrì 2010, una delle più riuscite applicazioni del mito nella letteratura danese contemporanea. Continua a leggere

In memoria di te, Elisabeth Bishop

In memoria di te: Elizabeth Bishop
a cura di Luigia Sorrentino

Elizabeth Bishop, (1911-1979) definita da Marianne Moore  «Arcaicamente nuova» e sua degna erede, è considerata uno dei  massimi poeti americani del Novecento.

La grandezza della sua poesia nasce dall’ inappartenenza, dall’essere stata per tutta la vita “sfrattata” dai Paesi come dagli affetti. Ha trascorso un’esistenza appartata, itinerante, dalla Nuova Scozia a New York, da Parigi a Key West fino al Brasile. Morì a Boston, per un aneurisma cerebrale, il 6 ottobre 1979.  Stava completando un nuovo libro di poesie e un lungo poema singolo, Elegy. Continua a leggere

Ritrovata poesia erotica di Federico il Grande

Una poesia erotica di Federico II di Hohenzollern, detto Federico il Grande (1712-1786) è stata ritrovata nell’Archivio di Stato Prussiano di Berlino. La scoperta è stata annunciata dal settimanale tedesco “Die Zeit”, precisando che il testo originale è stato identificato tra le lettere autografe del re, dove giaceva da oltre due secoli.
Scritta in versi alessandrini in lingua francese – come tutte le lettere e le opere del re di Prussia che per tutta la vita padroneggiò la lingua di Voltaire meglio di quella materna –  “la Jouissance” è stata scritta poche settimane dopo l’ascesa al trono di Federico. La poesia, infatti, porta la data del 20 luglio 1740. Venne immediatamente spedita a Voltaire – con il quale il re ebbe una fitta corrispondenza -per chiedergli una valutazione dei suoi versi. Il re di Prussia scrive all’autore di “Candide” : l’argomento della poesia è “il piacere.”

 

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Video-Intervista a Adam Zagajewski

Adam Zagajewski
a cura di Luigia Sorrentino

Adam Zagajevski, saggista, scrittore e poeta, è nato a Leopoli (che ha fatto parte dell’ex Unione Sovietica e ora si trova in Ucraina) nel 1945. E’ considerato con Wislawa Szymborska il maggiore poeta polacco vivente. (Foto di Silvio Lacasella).

Zagajewski è noto anche per il poema “Try To Praise The Mutilated World”  – “Tentativo di lode al mondo mutilato” -uscito a puntate sul periodico statunitense “The New Yorker” e diventato celebre dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Candidato al Nobel per la Letteratura,  Zagajewski ha una voce che parla dallo sfondo di immense devastazioni contaminate dalla Seconda Guerra Mondiale e dalla Shoah. Aveva solo quattro mesi quando la sua famiglia fu deportata in Polonia, paese di cui era originaria. Nel 1981 a causa della legge marziale polacca (quando il governo della Repubblica Popolare limitò drasticamente la vita quotidiana con l’introduzione della legge marziale, nel tentativo di schiacciare l’opposizione politica guidata dal movimento di Solidarnosc) Zagajewski fu costretto all’esilio e si rifugiò in Francia, a Parigi. Dal 2002  è tornato a vivere in Polonia. Attualmente risiede tra Cracovia e gli Stati Uniti e insegna all’Università di Chicago.

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Arte e Poesia, Dan Colen

DAN COLEN: “Trash”.
Alla Gagosian Gallery di Roma dal 19 settembre al 5 novembre 2011. Inaugurazione alla presenza dell’artista lunedì, 19 settembre, dalle 18:00 alle 20:00.

“Mi interessa utilizzare il “mondo reale” come materia e forza nel mio processo artistico. Mi piace il modo in cui questi materiali sfuggono in parte al mio controllo, facendo emergere un futuro incerto ma allo stesso tempo dando vita ad un lavoro più definito. Questi materiali hanno una storia, non necessariamente una che io conosca, ma di certo ne hanno una. Non importa quanto io ci provi, gli “oggetti reali” posseggono un’infinità che non riuscirei a definire attraverso la pittura o la scultura.” 
Dan Colen

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