Claudio Damiani vince il Premio Camaiore 2013

È Claudio Damiani (nella foto di Dino Ignani) con “Il fico sulla fortezza” (Fazi editore) il super vincitore del Premio Letterario Camaiore 2013 – XXV Edizione.

Lo hanno deciso i voti della giuria popolare composta da cinquanta persone (votanti 47) che avevano precedentemente letto i cinque libri arrivati in finale selezionati dalla giuria tecnica. Sabato 14 settembre 2013 alle 21:30 presso l’UNA Hotel di Lido di Camaiore, a inizio della serata, i voti sono stati depositati  in un’urna chiusa  da ogni singolo componente della giuria popolare. Lo spoglio delle schede al termine della manifestazione, ha decretato il vincitore assoluto dopo che tutti i finalisti in concorso erano stati premiati dalla giuria presieduta da Francesco Belluomini e composta da: Corrado Calabrò, Emilio Coco, Vincenzo Guarracino, Paola Lucarini, Mario Santagostini. I giurati, che hanno seguito con viva partecipazione tutte le fasi della serata, prima di conferire il premio a ciascun finalista hanno letto la motivazione della giuria. Continua a leggere

Lucetta Frisa, “Sonetti dolenti e balordi”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Recensione di Nadia Agustoni

Il titolo “Sonetti dolenti e balordi” CFR Edizioni 2013, prefazione di Francesco Marotta, induce già a una riflessione e ci viene incontro quasi subito Marotta quando parla di: “modalità balorde, sottilmente e deliberatamente sovversive, refrattarie all’imperativo di poetiche organizzate unicamente in funzione della trasparenza…” (p.6). Libro coraggioso, va subito detto, questo di Lucetta Frisa, in cui il dolore è presenza costante ma mai nemica. C’è nei sonetti di Frisa tutto il mistero del dolore, ferita che nel suo farsi crepa, ci dà sguardo da dentro e mostra non il nostro dolere, ma “l’immenso dolore di ogni cosa che scuote l’aria”. (p.11) Nemmeno il Cristo è salvato da questa infermità, la croce portata fino all’abisso, ci dice il suo amore, la sua “follia d’amare” e ce la indica come umana, così umana che trascina con sé la morte, ma in questo doppio di amore/morte in questo “squilibrio” apparente c’è il segreto durare del mondo, la sua forza. Continua a leggere