CodiceinVerso, di Alessandra Paradisi

alessandra_paradisiCodiceinVerso, (Editori Riuniti, 2008) evoca, fin dal titolo, combinazioni di parole scelte dall’autrice: versi liberi e endecasillabi, che si presentano sulla pagina, improvvisiamente, come il sorriso del Gatto di Alice guidata in discese e risalite, nelle “Avventure del Paese delle meraviglie“.

Il racconto poetico di Alessandra Paradisi è pieno di allusioni a personaggi e avvenimenti propri del libro di Lewis Carroll, alcuni dei quali vengono volutamente riproposti in esergo, a dividere un’ipotetica sezione dall’altra, con frasi come quella pronunciata dalla duchessa a Alice: “Non posso dirti quale sia la morale di tutto ciò, ma tra un minuto me lo ricorderò“.

Nella sua “Non-prefazione” Alessandra Paradisi ci spiega, anche con un po’ di ironia, il suo personale rapporto con la poesia, un luogo/non luogo, che “non si spiega: si ama o si rifiuta. La prefazione a una raccolta di poesie – scrive l’autrice – non ha quindi senso (se non quello di fare autorevolmente presentare l’autore ai potenziali lettori, cosa che non posso fare da me).” Continua a leggere

Davide Tartaglia, Figure dal congedo

figure_dal_congedoIntroduzione

La poesia la scrivono in troppi, la leggono in pochi e non la compra nessuno. E può anche starci, perché tra manierismi di ritorno, sperimentalismi fuori tempo massimo, più una frotta sterminata di prove imbarazzanti di dilettanti allo sbaraglio, la voglia di comprare poesia scemerebbe in chiunque. Peccato. Perché talvolta, in questo grande e avvilente marasma, vede la luce qualcosa che invece riconcilia: l’opera prima di Davide Tartaglia è una di queste piccole perle. Che sta a significare più cose: la prima, che al di là di tante categorie allotrie (le generazioni, le tematiche, le militanze, etc.) può ancora esistere – ed esiste; e tenacemente resiste – una “poesia onesta”; che questa “poesia onesta” è figlia di una grazia di stato che, con buona pace delle scuole di scrittura, soffia il suo vento dove vuole; infine, che questa grazia, nel concedersi, ancora evoca (e pretende) una sempre più profonda confidenza con la biblioteca e i suoi ospiti, nel fiume ininterrotto del grande stile. Credo siano elementi di ottimo auspicio per la nostra tradizione futura.

(Filippo Davòli) Continua a leggere

Memling, il Rinascimento fiammingo

 

Memling_uomo_con_moneta_romFino al  18 Gennaio 2015
alle Scuderie del Qurinale

Roma. Mostra a cura di Till-Holger Borchert
 

Con questa ambiziosa iniziativa le Scuderie del Quirinale intendono offrire per la prima volta al pubblico italiano l’occasione di una grande rassegna dedicata ad Hans Memling, l’artista che nella seconda metà del Quattrocento, dopo la morte di Rogier van der Weyden sotto cui si era formato, divenne il pittore più importante di Bruges, cuore finanziario delle Fiandre e centro di produzione artistica tra i più avanzati dell’area fiamminga. Continua a leggere