Monthly Archives: giugno 2015
Antonio De Rossi, Premio Rigoni Stern
La cerimonia di consegna sabato 20 giugno ad Asiago
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La Giuria, costituita da Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla, Paolo Rumiz, Ilvo Diamanti, coordinata da Margherita Detomas ha deciso di assegnare il Premio “Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi” a Antonio De Rossi per la sua opera La Costruzione delle Alpi. Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914), (Editore Donzelli 2014) con la seguente motivazione:
La Costruzione delle Alpi è un’opera densa, fascinosa e estremamente documentata che grazie anche a un ricco apparato iconografico dimostra come le Alpi non siano solo una realtà geografica, ma anche un universo mentale.
Antonio De Rossi, architetto, è professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana, e direttore del centro di ricerca «Istituto di Architettura Montana», presso il Politecnico di Torino.
La cerimonia di consegna del Premio si terrà ad Asiago sabato 20 giugno 2015, a partire dalle ore 17 presso il Palazzo del Turismo Millepini. Il programma prevede la lectio magistralis di Luca Mercalli (Presidente della Società Meteorologica Italiana) e la lettura di brani di Mario Rigoni Stern da parte dell’attrice Ottavia Piccolo. Il vincitore riceverà il Premio dal Presidente del comitato Alberico Rigoni Stern, figlio di Mario Rigoni Stern.
Anghelopoulos, “New Prospectives”
ll desiderio di riscoprire nuove possibilità per lasciare che le emozioni individuali possano sfiorarsi, la fragilità nel creare legami stabili, accompagnano l’arte di Ahghelopoulos artista poetico e coinvolgente per la su capacità di dare forma ad una pittura materica dai segni fitti e armoniosi che danzano con la luce del pensiero.
Una pittura (ad olio e tecnica mista) le cui immagini sospese in costante movimento racchiudono le energie dell’universo ad abbracciare terra e cielo, materia e spirito, di cui l’uomo è protagonista. Protagonista afflitto e fragile nella sua incertezza innanzi a questa vita che poco promette, ma alla fine desideroso di aprire il proprio sguardo oltre il visibile per lasciarsi aperta una possibilità: un percorso nuovo, fatto di speranza. La passione per la pittura che ha accompagnato Anghelopoulos fin da giovanissimo, lo ha spinto a dare un possibile volto a quel percorso interiore in cui si cercano risposte tra desideri e aspettative, tra ciò che si è e ciò che si dovrebbe essere. Continua a leggere
Premio Letterario Camaiore 2015
La Giuria Tecnica della XXVII edizione del Premio Letterario Camaiore, formata da Francesco Belluomini (Presidente), Corrado Calabrò, Emilio Coco, Vincenzo Guarracino, Paola Lucarini e Mario Santagostini, ha determinato la rosa degli autori e delle opere che concorreranno alla formulazione dei cinque finalisti, del vincitore del Camaiore Proposta-Opera Prima, Vittorio Grotti, del vincitore del Premio Internazionale 2015, e l’assegnazione da parte del Presidente del Premio Speciale e della Menzione Speciale per la suddetta edizione. Tali determinazioni avranno luogo in sede collegiale la mattina del 20 giugno 2015.
Tommaso Di Dio, “Tua e di tutti”
Su Tua e di tutti di Tommaso Di Dio
(LietoColle-pordenonelegge, 2014)
Di Chiara De Luca
“E lei è lì; prega / storta e disancorata. Sempre lei / balla cade offende, fa di tutto perché mai tu / l’ameresti così come ora la ami”, scrive Tommaso Di Dio nella poesia “Il giorno che s’avvera; da qualche parte nella mente” (p. 27), nella sezione d’apertura della sua più recente raccolta. Ma chi è quest’amante sempre presente, che parzialmente si dona nel suo costante, danzante movimento, per poi subito sottrarsi, lasciandoci indietro, a osservarla muoversi da sola sulla pista? Chi è questa creatura bella, nostra e di tutti, che tacitamente ci invita alla danza, che ci abbraccia e ci bacia, che ci offende e respinge e al contempo fa di tutto per farsi amare? La risposta non si fa attendere, arriva nei versi successivi della stessa poesia, che contengono anche il titolo del libro, come una dedica al lettore, e all’amata stessa, che il poeta dipinge in tanti volti – cercati e trovati, intravisti, visti e riconosciuti, o solo adombrati – nelle cose e nelle persone, nei gesti, nella natura e nella città, nella stasi e nel movimento; l’amata che il poeta disperatamente cerca e che rifiuta, che a sua volta offende e ricusa, che però ardentemente desidera e che odia, l’amata che lo disgusta e che lo attrae, che lo inebria e lo abbatte: “tua e di tutti, questa / vita reale più ricca e sgualcita / dal niente che non l’abbandona” (p. 27). Continua a leggere