Pordenonelegge 2015

una-piazza-piena-di-libri-pordenonelegge-2014-1C’è una parola che abbiamo incontrato spesso, in quest’ultimo anno, nei libri che abbiamo incrociato o che ci sono stati proposti. Non è difficile indovinare: è la parola “crisi”. Una parola declinata in tutti gli accostamenti possibili, dall’economia alle istituzioni, dalla famiglia all’impresa, e poi fin dentro lo specifico di cui ci occupiamo: crisi dell’editoria, crisi del libro. Crisi, ovvero, necessariamente: cambiamento. Il momento della crisi è quello di un passaggio, di cui avvertiamo gli effetti, e di solito generano segnali di disagio, peggioramento, allarme. E’ necessario cercare di capire che cosa sta accadendo, durante una crisi. E oggi più di sempre è proprio nei libri che si trovano, se non le risposte, le domande giuste. Continua a leggere

Paola Ballerini, “dentro l’iride radici”

 

dentro-liride-radicila coltivazione delle parole
è questa terra che si spacca
quando la notte
crepita fino al bordo dell’alba
e ci assale
piegando i girasoli
durante la sepoltura dei semi
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Paola Ballerini vive e lavora a Firenze. Laureata in filosofia, ha compiuto studi anche in campo psicologico. Suoi testi sono apparsi nel 2008 sulla rivista Semicerchio. La raccolta Nell’arcipelago cresce l’isola ha vinto il premio ClanDestino 2009 per l’opera prima ed è stato pubblicata dall’editore Raffaelli. È coautrice insieme ad altri poeti del libro Varianti Urbane – mappa poetica di Firenze e dintorni che ha ottenuto il marchio microeditoria di qualità 2011, ed. Damocle. Alcuni suoi testi sono stati tradotti e pubblicati nel 2012 sulla rivista digitale serba Agon e nel 2013 sulla rivista digitale messicana Círculo de Poesía.

 

 

 

Adonis, “Ecco il mio nome”

adonisSCHEDA LIBRO
 

Adonis è tra i più significativi protagonisti della letteratura araba moderna e della cultura mediterranea. Nell’ultimo quarto di secolo si è fatto interprete delle grandi sfide del nostro tempo indicando le opportunità insite nell’apertura verso le culture emergenti e l’incontro con gli altri. La sua esperienza di vita, i lunghi soggiorni all’estero, sino al suo definitivo trasferimento a Parigi, hanno fatto di lui il portavoce della cultura araba e mediterranea nel mondo. Il dialogo con un mondo ‘altro’ è per Adonis motivo di riflessione e invito alla ricerca di valori universali su cui fondare un nuovo umanesimo. In questo volume, curato da una delle massime esperte di letteratura araba, si presentano quattro testi fondamentali nello sviluppo dell’opera di Adonis: Ecco il mio nome, Prolegomeni alla storia dei re dei piccoli regni, Una tomba per New York e Concerto per il Cristo velato. Continua a leggere

Ilaria Boffa, “Spaces”

spacesLa forma di scrittura che mi accompagna (che mi ha scelta in realtà) è in costante evoluzione e influenzata non soltanto da letture poetiche, ma in particolare da musica e opere di artisti appartenenti a generi e correnti che definirei underground o di confine.

E’ la curiosità a guidarmi, la fame di voci del passato e contemporanee, la scoperta di suoni marginali che aprono dentro di me spazi inattesi.

Il quotidiano è una scusa che supporta visioni, immagini e balzi ritmici.

L’utilizzo della concrete (visual) poetry, così come lo sviluppo della space poetry, legata ad una tipologia di musica che richiama scenari e riflessioni sul nostro esistere e sugli equilibri con le altre forme di vita, caratterizzano in parte i miei testi.

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Giorgio Luzzi, “Troppo tardi per Santiago”

 

LuzziNell’itinerario ormai annoso di Giorgio Luzzi, Troppo tardi per Santiago si segnala come il frutto più maturo di un impegno assiduo e risoluto. Così privo di “ornazione”, o di ornato. Così ricco di fiato.

A circolare dappertutto è un senso di degrado, di disfatta, o meglio: di tradimento. Dell’uomo che tradisce se stesso, la rissa nefanda, la “serva istoria”, i conti che non tornano mai, le crepe, le sconfitte, i nodi, i complotti, tra “mondo pesante” e “inganno del pensante”.

Sono le lacerazioni ecologiche, “il disonore” che “non ha tregua”, i massacri dei migranti, la raccolta schiava dei pomodori, i mercanti del tutto, oro e dignità, i “lugubri carnami”, la striscia di Gaza e l’odio che divide e la “sordida parete”, le “scacchiere di morte”, il “violentàme”.
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