Si inaugura la mostra del duo napoletano Anna e Rosaria Corcione venerdi 21 agosto in Alsazia uno dei borghi piu belli della Francia, Eguisheim
Monthly Archives: agosto 2015
Festivaletteratura 2015 & programma
MANTOVA, dal 9 al 13 settembre 2015
Una manifestazione all’insegna del divertimento culturale, cinque giorni di incontri con autori, reading, spettacoli, concerti con artisti provenienti da tutto il mondo. Festivaletteratura è oggi uno degli appuntamenti culturali più attesi: ogni anno, all’inizio di settembre, scrittori, lettori, migliaia di persone si ritrovano a Mantova per vivere questa atmosfera di festa. Continua a leggere
Antonio Spagnuolo, “Oltre lo smeriglio”
Antonio Spagnuolo è nato a Napoli il 21 luglio 1931.
In poesia ha pubblicato : “Ore del tempo perduto” – Intelisano – Milano 1953 “Rintocchi nel cielo” – Ofiria – Firenze 1954, “Erba sul muro” – Iride – Napoli, 1965, “Poesie 74” – SEN Napoli 1974, “Affinità imperfette” – SEN Napoli 1978, “I diritti senza nome” – SEN Napoli 1978 , “Angolo artificiale” – SEN Napoli 1979, “Graffito controluce” – SEN Napoli 1980, “Ingresso bianco” – Glaux Napoli 1983 “Le stanze” – Glaux Napoli 1983, “Fogli dal calendario” – Tam-Tam Reggio Emilia 1984 – prefaz. G.B. Nazzaro “Candida” – Guida Napoli 1985, “Dieci poesie d’amore e una prova d’autore” – Altri Termini . Napoli – 1987, “Infibul/azione” – Hetea – Alatri 1988 “Il tempo scalzato” – All’antico mercato saraceno – Treviso 1989, “L’intimo piacere di svestirsi” – L’Assedio della poesia – Napoli 1992, “Il gesto – le camelie” – All’antico mercato Saraceno – Treviso 1992 , “Dietro il restauro” – Ripostes – Salerno 1993 , “Attese” – Porto Franco – Taranto 1994 – illustrazioni di Aligi Sassu, “Io ti inseguirò” (venticinque poesie intorno alla Croce) – Luciano Editore – Na – 1999, “Rapinando alfabeti”, Napoli 2001 – “Corruptions” – Gradiva Pubblications – New York . 2004, “Per lembi” – Manni editori – Lecce 2004 , “Fugacità del tempo”, Ed. Lietocolle – Faloppio 2007, “Fratture da comporre” Ed. Kairòs 2009, “Misure del timore” Ed. Kairòs 2011, “Il senso della possibilità” Ed. Kairòs 2013.
Una poesia da “Oltre lo smeriglio” di Antonio Spagnuolo, Ed. Kairos, 2014
CIGLIA
Tra le ciglia strappo ancora la luce
per strappare una rima inconsueta,
e questa attesa, illusione già inquieta,
soffice bisbiglia un foglio bianco.
Spesso è l’azzurro in cui credo ancora
il candido frastuono dei ricordi,
perché Signore non so più che fare
tra le mura ingiallite e le foto sgualcite nei cassetti.
Tutto è sopito nelle forme oblique,
strana la voluttà dell’indicibile,
o del sospetto che tutto si annulli
nel mio respiro in cerca del tuo sguardo.
Marino Santalucia, “Gli angoli del corpo”
“Iniziai a scrivere 15 anni fa, su consiglio di un’amica, per curare la mia anima tormentata. La necessità ha fatto si, che io riuscissi ad incanalare questo disagio in modo che il malessere nel vivere in questo corpo, che sento stretto, quasi soffocante venisse liberato attraverso la poesia. Scrivo di getto, con la pancia, ed è miele per le mie ferite.”
Marino Santalucia
Se resisto al tramonto del corpo,
io tradisco
Dalla Prefazione di Antonella Catini Lucente
si apre con un incipit assiomatico, irrefutabile, la silloge poetica di Marino Santalucia. Una certezza, la sua, lasciare che il Tempo compia il suo corso, pena un’imperdonabile ubris, tracotanza estrema che comporta l’ineluttabile oblio dei solchi arati sulla terra, divenuti rughe del viso, delle rigature del “ tronco , adagiato sull’asfalto”, metamorfosi delle membra sfatte dal tempo, della quercia fiera, retta verticale delle vertebre ormai ripiegata su se stessa, dell’interezza di corpo che è divenuto altro da sé. […] Continua a leggere
Alessia D’Errigo, “Pasto Vergine”
Non credo di aver scritto “Pasto Vergine”con molta consapevolezza; non mi ero data nessuna tematica, nessun riferimento, nessun punto di partenza. Ho lasciato che le parole arrivassero.
Vengo dal teatro e prima ancora dalla danza. Da anni porto avanti un enorme lavoro sulla ‘parola parlata’ e soprattutto sulla parola poetica. Negli anni e con l’esperienza, avida e curiosa, sono andata avanti con la mia ricerca in maniera sempre più estrema e assoluta, come se non ci fossero mai punti di arrivo ma sempre nuove possibilità di apprendimento, nuovi linguaggi e forme espressive. Via via si è andata a delineare una mia identità artistica e sono andata a definire i punti più importanti del mio lavoro: diventare corpo cavo, essere agiti, lavorare sugli stati alterati di coscienza. Continua a leggere