Laure Gauthier, “La Città dolente”

CITENota dell’autrice

La Città dolente è un testo estremo. Ma vedo il nostro mondo come un mondo che spinge all’estremo le tendenze antipoetiche, le violenze che già sopraffavano Kaspar Hauser e Woyzeck sono gonfie come palloncini caricaturali, talmente sono estreme, tragicomiche, sintomi palloncini che provo a far scoppiare nella mia poesia. La minaccia ha cambiato processo, la voce che lotta suona differentemente.

I mie vari testi, marie weiss rot / marie blanc rouge (Delatour, 2013), La cité dolente (Châtelet-Voltaire, 2015) o ancora kaspar de pierre (di prossima uscita, La lettre volée, 2016) offrono immagini di seppellimenti del poetico e di affogamento della voce ma, come nei quadri di Pierre Soulages, sotto il nero, spunta la luce. Ne La Cité dolente, l’inferno è questo punto in cui l’essere viene seppellito sotto lo zucchero e immagini vuote di sostanze, immagini ninfee stereotipate, senza radici, che sacrificano l’intimo, o ancora i fatti di cronaca e i titoloni che fanno gioire i lettori dell’orrore, come al tempo in cui esisteva la ruota in piazza pubblica, fatti di cronaca onnipresenti che congelano la sintassi nei superlativi. Continua a leggere

Premio Prata 2015

 

premio prata 2015 copiaRicorre quest’anno la Nona edizione del Premio Prata “ La Cultura nella Basilica”  inserito nei circuiti di rete del sito dell’UNESCO, per la peculiarità dell’operato di chi viene premiato, sia per la  proposta di una cultura responsabile volta ad accrescere la dignità personale e comunitaria.

L’evento di premiazione si terrà sabato 26 Settembre, alle ore 19.30, nello splendido scenario della Basilica Paleocristiana della SS. Annunziata (Prata P.U. Avellino). A condurre la manifestazione, come di consuetudine, sarà Gigi Marzullo, giornalista RAI, e Stefania Marotti, giornalista de “Il Mattino”.

I saluti sono affidati a Sua Eccellenza Francesco Marino, Vescovo di Avellino, e Gianni Festa Direttore “Il Quotidiano del Sud”. Ospite della serata l’attore Sebastiano Somma.

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I DIALOGHI DI TRANI 2015, “GENERARE”

 

castello giorno22/27 settembre 2015 – XIV edizione

“GENERARE”

In principio era l’amore, la più alta dimensione dell’essere, alla base del mondo e del vivere umano. «Solo impadronendosi dell’energia d’amore, riuscendo ad imbrigliare la sua potenza, – spiega il teologo Vito Mancuso nel “principio passione” – si potrà dare la risposta che il mondo si attende perché si innesti quel processo costruttivo virtuoso che realizzi in pieno l’umanità dell’uomo, perché le forme emergenti possano vincere definitivamente su quelle dell’entropia». Continua a leggere

Dino Campana & Luigia Sorrentino

 
 
Luigia Sorrentino legge “Il viaggio e il ritorno“, di Dino Campana.
 

 
 
dinocampanaLa potente figura femminile che incontriamo ne “La Chimera” non è altro che un preludio all’incontro che Dino Campana farà con le bianche prostitute in fila sul lungomare di Genova nel 1912 . “La data è certa” , scrive Sebastiano Vassalli ne “La notte della cometa” (Einaudi, 1984). Sappiamo – aggiunge – da un appunto autografo, che il poeta abitò a Genova per alcuni giorni o, addirittura, alcune settimane, in Vico Vegetti, 27, interno 2. E “l’eterna Chimera” per Campana è l’amore, un’assassina invisibile che gli invade il corpo e il cuore, l’antica amica, è come un sogno uscito dalle ombre della oscura notte, brulicante di stelle. Continua a leggere

“ROMA AMOR MIO”, RITRATTO TEATRALE DELLA CITTA’ ETERNA

Piazza Navonadi Silvia Buffo

 

Le curiosità sulla Roma antica, una città quasi sparita, quella dell’800 e del ‘900, in una sinestesia di icone e simboli, una passeggiata attraverso le vie della storia, un ritratto complessivo della Roma dell’arte e della letteratura ma anche dello spettacolo e del costume. Si tratta di “Roma amor mio”, spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da Maurizio Canforini e con Alessia Tona, in scena al Teatro “L’Aura”, dal 25 al 27 Settembre.

Dai retroscena della statua di Paolina Borghese del Canova, i motteggi di Pasquino, Er Fattaccio der Vicolo der Moro, allo sguardo eternato del poeta Keats, sino alla magia di Audrey Hepburn in vespa nel film “Vacanze Romane”. Continua a leggere