Opere Inedite, Barbara Bracci

barbara bracciA cura di
Luigia Sorrentino

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Questi miei versi cercano vita nello spazio intermedio che corre, da sempre, tra terra e cielo.

Hanno origine da una certezza, la mia terra appunto, quella  campagna che ho vissuto fin da bambina, che mi ha ispirato la prima poesia ( o meglio, il primo, seppur sentito, “tentativo poetico”) e che continua a vibrarmi dentro con una quasi ancestrale nostalgia.

Questa stessa terra che ancora oggi abito, che amo, costringe ora il mio occhio adulto a una via di fuga verso il cielo, a indagare l’Oltre con uno sguardo laico, al mistero della vita.

Una sorta di mistica terrena che  provo a trattenere sul foglio, grazie agli infiniti legami visivi, emotivi e forse anche filosofici che la poesia mi offre.

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Clemente Rebora

reboraE’ in libreria CLEMENTE REBORA, Poesie, prose e traduzioni.

Il volume, curato da Adele Dei, studiosa di poesia novecentesca che insegna all’università di Firenze e già curatrice del Meridiano delle poesie di Palazzeschi, mette in primo piano il Clemente Rebora poeta e letterato, riorganizzando e ricontrollando filologicamente l’intero corpus poetico e mettendo anche in discussione la lunga tradizione editoriale non d’autore che ha presieduto alle numerose edizioni succedutesi fino a oggi.

Il Meridiano raccoglie per la prima volta tutto ciò che Rebora ha pubblicato fino al 1930, cioè all’ingresso fra i rosminiani: poesie, prose, traduzioni (da Andreev, Tolstoj e Gogol’).

Della produzione posteriore sono presentate tutte le poesie stampate in vita dell’autore (in volume o su rivista). Sia gli apparati di note che la Cronologia si giovano di una ampia documentazione che contiene una ricca scelta di materiali, soprattutto epistolari, finora inediti.

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Alessandro Fo, “Attenzioni”

Alessandro Fo RITAGLIATA (foto Gianfranco Negri) Foto di Gianfranco Neri

Nota di Alessandro Fo

Una piccola composizione in versi nasce all’incrocio fra la storia personale, le vicende quotidiane, le sensazioni, le letture, le musiche interiori di una persona. Il punto ‘esatto’ (per quanto lo possano essere le cose poetiche) in cui tutta questa complessità ‘condensa’ un gesto espressivo è quello che chi tenta le vie dell’arte chiama di solito ispirazione. È per lo più questione di un istante: qualcosa come un improvviso convergere di vari fili che traversavano, isolati, la mente, per poi precipitare in inchiostro su un foglio. A me piace pensare che il momento poetico consista appunto nella capacità di fissare la percezione inconsueta che, delle cose, questa finestra schiude quasi a sorpresa. E nella capacità di raggiungere questo scopo in una forma a sua volta inconsueta e stilizzata, ma contemporaneamente autentica e persuasiva. In tutto questo processo agisce naturalmente anche la tradizione, ciò di cui ci siamo nutriti leggendo e ascoltando, ciò in cui ci siamo maggiormente riconosciuti. E queste sono tutte, se si vuole, forme differenti di attenzione: una categoria ritenuta fondante, per il fare poetico, anche nell’appassionata e profonda, così cruciale, conferenza di Elsa Morante, Pro o contro la bomba atomica. Continua a leggere

Mariangela Gualtieri, “Le giovani parole”


gualtieri
E’ nelle librerie italiane, il nuovo libro di poesie di Mariangela Gualtieri, “Le giovani parole” (Einaudi, 2015).

Dalla quarta di copertina

È un respiro largo quello che attraversa quest’ultima raccolta poetica di Mariangela Gualtieri, fatto del ritmo delle stagioni e delle generazioni, ascolto del silenzio, risveglio primaverile della terra, ebbrezza di vita connessa a ogni forma della natura. Ma nel libro non manca il lato ombroso, il vento che scuote, le «formiche mentali» che intasano la testa e impediscono il senso più leggero e piú compiuto della gioia. Dunque le poesie di queste pagine sono anche luogo alto di raccoglimento sulla trama e le connessioni del mondo sensibile, attraverso la parola ma anche attraverso lo «stare fermo» del corpo o lo sguardo sulle cose dato dalla lente di un microscopio. Lo «stile semplice» della Gualtieri è il punto d’arrivo di questo percorso spirituale e il punto di forza della sua piú recente poesia. Uno stile semplice ma ricchissimo di risonanze letterarie, da Bruno Schulz, al quale è dedicata un’intera sezione, ad altri autori amati con i quali la poetessa intreccia versi e parole in una sorta di grande e potente preghiera collettiva. Continua a leggere

Rocco Micale, SpiRituale/Digitale versione 1.1

rocco_micaliIl 16 ottobre 2015, a partire dalle ore 18,00, nello spazio mostre di Empiria, a Roma in via Baccina al civico 79, verrà inaugurata la personale di pittura SpiRituale/Digitale nella versione 1.1, che si protrarrà fino al 24 ottobre 2015.  Continua a leggere