Martina Campi, “La saggezza dei corpi”

cover_campiMartina Campi è nata a Verona nel 1978. Vive a Bologna dove ha studiato e si è laureata in Scienze della Comunicazione. In poesia ha pubblicato: “Estensioni del tempo” (Edizioni Le Voci della Luna Poesia, 2012), “Cotone”, (Buonesiepi Libri, 2014). L’estratto che segue è tratto dal suo ultimo libro di poesia:  “La saggezza del corpo” (L’Arcolaio, 2015).

Autrice e performer, ha fondato con il compositore e musicista Mario Sbaorina un progetto di musica e poesia “Memorie del SottoSuono”. Collabora con diverse realtà poetiche, tra le quali “Letteratura Necessaria” e il festival multimediale “Letteratura Bologna in Lettere”. Fa parte del Comitato Poeti di Pordenonelegge.  Continua a leggere

A Palazzo Cusani, “Tecniche delle conversazioni”

palazzo_cusanidi Pierrette Lavancy

Sabato 7 maggio 2016 a Palazzo Cusani, si svolgerà il seminario dal titolo: “Tecniche delle conversazioni”.

Perché questo titolo?

Ci è sembrato necessario rimanere ancorati alle situazioni concrete che costituiscono il centro del nostro lavoro. Il nostro lavoro di terapeuti, tecnici delle conversazioni, psicoanalisti, counsellor, si fonda sullo scambio di parole. Continua a leggere

Sebastiano Gatto, “Voci dal fondo”

SEBASTIANO_GATTOLe Voci dal fondo e il rifugio nella narrativa

di Emilia Mirazchiyska

Voci dal fondо, il terzo libro di poesie di Sebastiano Gattо, è uscito a fine 2015 contemporaneamente al suo romanzo breve Blues delle zucche (Amos Edizioni). La notizia della contestuale uscita di un libro di poesia e uno di prosa prende un significato particolare: nella raccolta poetica Voci dal fondo infatti si possono riconoscere alcuni meccanismi propri della narrativa. Tempo fa l’autore mi scriveva “mi ero allontanato dalla poesia, per quasi sette anni non ho scritto un verso. Provavo nausea, anche per questo ho cercato rifugio nella prosa”.

Vediamo come, dopo questi anni di silenzio, Gatto torna alla poesia.
Il titolo Voci dal fondo ci riporta ai versi finali scritti dall’amato T. S. Eliot che conclude The Love Song of J. Alfred Prufrock così: Till human voices wake us, and we drown.
Le quattro sezioni del libro, quasi con incedere filmico, raccontano una storia in prima persona in cui a parlare è un infermiere orfano di badante. Non essendo Gatto né infermiere, né orfano, né figlio di badante, siamo dunque al cospetto di fiction. Continua a leggere

Amelia Rosselli su «Nuovi Argomenti»

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Foto di Dino Ignani

Nel ventennale della scomparsa di Amelia Rosselli, «Nuovi Argomenti» numero 74, 2016, uscito oggi nelle librerie italiane, ricorda in una sezione curata da Maria Borio, “il poeta Amelia Rosselli”, con contributi di: Nanni Balestrini, Antonella Anedda, Roberto Deidier, Stefano Giovannuzzi, Alberto Casadei, Caterina Venturini, Alessandro Baldacci, Gian Maria Annovi, Gandolfo Cascio, Laura Barile, Daniela Attanasio, Gabriella Sica, Laura Pugno, Ulderico Pesce e di ​Jean-Charles Vegliante, Jennifer Scappettone e Daniela Matronola.

Introduzione
di Maria Borio
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«Nel pulsare di tutte le moltitudini». Forse è questo uno dei versi attraverso cui oggi si può lanciare lo sguardo alla scrittura di Amelia Rosselli e ritrovarne la presenza almeno in almeno due fenomeni: una tonalità emotiva centrata su una pronuncia individuale e interiore, che si sgancia dalle poetiche del Novecento e cerca con fatica la propria autenticità espressiva; e la capacità di tenere insieme più linguaggi, musica, parola, diverse lingue. Questo verso, tratto dalla raccolta Sleep-Sonno, descrive in controluce l’assemblaggio che lavora le inserzioni semantiche e il ritmo come andamento tonale, ma anche come forma grafica, elaborando la poetica musicale e visiva descritta in Spazi metrici e dando vita a quello che potrebbe essere chiamato uno ‘sperimentalismo esistenziale’. Continua a leggere