Fotografia, giornalismo e migrazione”, dialogo tra il fotoreporter spagnolo Santiago Palacios e la giornalista Francesca Nava – Sala Dalí (Piazza Navona 91) – Giovedì 8 febbraio – ore 18,00
Fotografia, giornalismo e migrazione”, dialogo tra il fotoreporter spagnolo Santiago Palacios e la giornalista Francesca Nava – Sala Dalí (Piazza Navona 91) – Giovedì 8 febbraio – ore 18,00
di Fabio Izzo
Philip Milton Roth è uno scrittore statunitense, tra i più noti e premiati della sua generazione. Il suo successo letterario ha inizio con “Addio, Columbus e cinque racconti” (Goodbye, Columbus, 1959) ( opera con cui ha vinto il National Book Award), ma la sua fama è sicuramente dovuta a “Lamento di Portnoy”, testo che viene a volte indicato come scandaloso. Da allora si è ritagliato un posto di grande interesse, i suoi numerosi lettori sono sempre in trepidante attesa per l’uscita del prossimo titolo, con una produzione lunga e costante. Ora ha annunciato il suo ritiro, ma può uno scrittore ritirarsi davvero? Comunque i suoi estimatori, l’hanno proposto più volte per il Premio Nobel, premiandolo nel frattempo con molti altri riconoscimenti. Roth è infatti il terzo scrittore americano che ha ricevuto l’onore di vedere pubblicata in vita la sua opera completa dalla Library of America. Inoltre nel 2011 ha vinto il Man Booker International Prize e nel 2012 il Premio Principe delle Asturie.
Soffermandoci tra le pagine di “ Why Write? Collected nonfiction 1960-2013”, raccolta di testi dell’autore americano, possiamo arrivare a dire che no, Roth non ha scritto poesie, ma sicuramente ne ha lette visto che in diverse occasioni lo scrittore di origine ebraica per motivare le sue opinioni si rifugia nella poesia.