Al PAN l’Arte Made in Naples

Al via l’appuntamento estivo con l’ Arte Made in Naples in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.

Inaugurazione sabato 14 luglio 2018, ore 17.30, nelle sale del secondo piano del PAN – Palazzo delle Arti Napoli – la rassegna Napoli Expò Art POLIS, un’importante vetrina per le risorse creative del nostro territorio. Madrina della serata Monica Sarnelli.

Giunto alla sua IV edizione, il progetto, che quest’anno ha come tema le “Anime partenopee”, è ideato e curato da Daniela Wollmann e organizzato dall’associazione culturale creativiATTIVI, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. Al vernissage saranno presenti Francesco Paolantoni, in qualità di artista, e Monica Sarnelli, che per l’occasione si esibirà in una performance musicale.

Sono circa 80 gli artisti in mostra, tra i quali Salvatore Ciaurro, Valeria Corvino, Riccardo Matlakas, Pasquale Manzo, Raffaele Miscione e Han Yohan, in un percorso espositivo diviso in più sezioni.

Ad arricchire l’evento, che accompagnerà cittadini e turisti lungo il periodo più caldo dell’anno, fino al 27 agosto, un fitto calendario di eventi, tra musica, letture, proiezioni e dibattiti culturali, che coinvolgeranno nomi noti del nostro panorama artistico.
Inoltre, in sala video, per tutta la durata della rassegna, ci sarà una dedica speciale a Tina Pica, “anima partenopea” per eccellenza, a 50 anni dalla sua scomparsa, con la proiezione del documentario “Fratello ricordati di Tina Pica”, di Lucilla Parlato e Federico Hermann, prodotto da Identità Insorgenti.

Gli artisti

Giulia Avallone, Giuseppe Avolio, Ciro Balzano, Paolo Basco, Ludovica Bastianini, Ambrogio Bosco, Luigi Busciè, Antonella Calabrese, Luigi Calì, Paola Capriolo, Luca Carnevale, Emanuele Casale, Bruno Ciniglia, Valeria Corvino, Claudia Cuomo, Gaetano D’Anna, Carlo Di Prisco, Salvatore Ciaurro, Elisabetta Colagrande, Francesca Confessore, Raffaele De Maio, Frank Dedo, Antonio Del Prete, Paola Del Prete, Massimiliano della Corte, Carmine dello Ioio, Dario di Franco, Paola Fenelli, Francesco Festa, Anita Fox, Silvio Frigerio, Gennaro Fusco, Isabella Greco, Cica Hay, Gabriella Imparato, Ida La Rana, Giuseppe Labate, Salvatore Lendi, Pasquale Manzo, Giordano Martone, Nicola Masuottolo, Riccardo Matlakas, Giuseppina Menna, Alessandro Minervini, Fabiana Minieri, Raffaele Miscione, Iole Monaco, Doriana Napoli, Simona Occhiuzzi, Francesco Paolantoni, Silvia Rea, Umberto Riccelli, Maurizio Romeo, Luciano Romualdo, Romina Russo, Daniela Sales, Raffaele Sangiuliano, Agostino Saviano, Sandra Statunato, Fausto Tafone, Giuseppe Tulino, Gerry Turano, Sandra Vassetti, Paolo Villani, Peppe Vitale, Raffaella Vitiello, Stefano Wolfler, Han Yohan, Mariella Zifarelli. Continua a leggere

Sergej Gandlevskij, “Festa e altre poesie”

Сергей Гандлевски – Sergej Gandlevskij

Festa e altre poesie, a cura di Elisa Baglioni, (Passigli Poesia, 2017) raccoglie una ricca selezione dell’opera poetica di uno dei maggiori poeti russi contemporanei, Sergej Gandlevskij. La sua poesia, fiorita negli ultimi anni dell’epoca sovietica e dunque a contatto con le esperienze del “samizdat” dell’undeground moscovita, costruisce un originale ponte con la grande poesia russa dell’Ottocento e del primo Novecento, e tanti sono i richiami espliciti a poeti, da Puskin e Lermontov a Mandel’stam e Chodasevic; mentre un certo tono beffardo e malinconico, e la spregiudicatezza con cui l’io-personaggio si getta nel mondo possono forse avvicinarlo a Sergej Esenin. Ma con Gandlevskij si afferma una personalità poetica nuova, forte e originale, da un lato molto incline alla vita e alla lingua di tutti i giorni, dall’altro profondamente meditativa e di rara eleganza formale nella sua ostinata ricerca lessicale e nella sua grande consapevolezza metrica. Come ha scritto egli stesso: Né la bellezza delle immagini né la profondità di pensiero potrebbe salvare una poesia, se il lettore non provasse semplicemente gioia a pronunciarne le strofe o perfino i versi. Continua a leggere

Jarosław Mikołajewski, “Libro dei poveri”

 

Jarosław Mikołajewski

nn

non tanto all’improvviso
quanto inaspettatamente
seppe che di lì a poco
sarebbe scomparso dalla faccia
della terra

ci furono le procedure
la discrezione
e il tono in cui
i catechisti insegnano
a dire no ai testimoni di jehova

gentile e deciso

prima provò rimpianto

tanti scritti incompiuti
tanti non iniziati
interminabili

dopo un breve momento
pensò che il non finito
è tutto

lui stesso e il mondo
intero
fino a che la scomparsa
non concluderà l’opera
e dopo

e dopo ci sarà
un mondo altro
anch’esso con qualcosa
o qualcun altro
d’incompiuto

con un’altra e altrui
scomparsa

trovò la sua consolazione
e non provò nessun piacere
pensando che scompaiono
anche gli altri

no

era una sensazione
di tipo solidale Continua a leggere

Raffaela Fazio, “L’ultimo quarto del giorno”

Raffaela Fazio / credits ph Dino Ignani

DOMANDA

 

Irrobustisci il becco
riscopri le zampe, domanda
che resti
che non migri
e calpesti lo strato ispessito
dell’unica stagione.
Qualche rara bacca
corti lampi di verde
dovranno bastarti.
Provvidenziale – credilo –
è il velo
che copre le risposte.
Non ci sarà disgelo.
Ma troverai
in altri umani un segno
che mitiga il mistero
e improvvisamente appesa
a un davanzale
una mangiatoia di legno
con qualche seme
di girasole Continua a leggere

Giancarlo Majorino, “La gioia di vivere”

 

E’ l’immediato che mi sorprende sempre
: ecco il libro che si sta formando
Enrica insegue col bicchierino
altri ultimi Tivù con un po’ di mondo
ecco l’alba di toni che sta riprendendosi

il mondo salvato dagli adulti liberi
lo sforzo della poesia
vari passati tornato presenti
ancor vìa i santi di potere stupido

il mondo salvato dalle donne libere   ?

aiutare i politici ne han bisogno
tanto da invecchiare prima di morire
l’ignoranza non cede, è troppo nutrita
permetter anche all’interrogato d’interrogare
e su sé e sugli altri Continua a leggere