Gros Frédéric, andare a piedi aiuta a pensare

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Camminare è sicuramente una delle azioni più comuni delle nostre vite, eppure utilissima. Non solo aiuta a stare meglio meglio, ma anche a pensare. E’ l’assunto che si ricava dalle riflessioni di grandi camminatori del passato, da Nietzsche a Rosseau, da Proust a Gandhi, che in questo modo hanno costruito e perfezionato i propri pensieri.

A raccontarlo in un piccolo, originale, libro che sarà amato anche dai più sedentari, è il filosofo francese Frédéric  Gros, studioso ed esperto dell’opera di Michel Foucault, di cui ha curato l’edizione degli ultimi corsi da lui tenuti al College de France. Ora è uscito anche in Italia, edito da Garzanti, “Andare a piedi. Filosofia del camminare” (pagg. 227, euro 14.90) che raccoglie meditazioni personali e citazioni dei grandi, mescolandole sapientemente.

Così apprendiamo subito che “camminare non è uno sport”, secondo quanto scrive fin dalle prime pagine Gros. “Non si è trovato niente di meglio per andare più lentamente. Per camminare, occorrono anzitutto due gambe. Il resto è inutile. Volete andare piu’ veloci? In tal caso, non camminate, fate altro: guidate, sciate, volate”, afferma perentorio Gros. Anche se “è pur vero che, una volta in piedi, l’uomo non sa star fermo”. Continua a leggere

Philip Shenon sull’omicidio di John Fitzgerald Kennedy

Appuntamento

Uscirà a ottobre 2013, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di J.F. Kennedy, un libro destinato a riscrivere la storia dell’assassinio del Presidente e di una delle indagini più controverse del ventesimo secolo.
Il libro, che non ha ancora un titolo definitivo, è firmato da Philip Shenon, un famoso reporter investigavo americano ed uscirà negli Stati Uniti per la casa editrice Henry and Holt. In Italia sarà pubblicato, in contemporanea mondiale, da Mondadori.

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Marco Magini, finalista Premio Calvino

Appuntamento

Il romanzo di Marco Magini, finalista alla XXVI edizione del Premio Calvino con il titolo “Come fossi solo”, esordirà con Giunti a febbraio 2014 nella collana “Italiana”.

Con un’opera che unisce impegno civile e forza del racconto, Marco Magini sarà uno degli autori di punta della narrativa italiana di Giunti editore.

“Un esempio di letteratura di testimonianza che affronta con coraggio e in maniera attentamente documentata una pagina vergognosa e rimossa dell’Occidente, il massacro di Srebrenica. Continua a leggere

Gli amori di Madame du Deffand

Letture

“Madame du Deffand e il suo mondo” di Benedetta Craveri, Adelphi, 1982.

Madame du Deffand
visse da libertina gli anni mirabilmente sventati della Reggenza; animò le feste perenni del «regno di Sceaux», dedito alla tirannia dello svago; esercitò la potenza di grande salonnière nella Parigi intorno alla metà del Settecento; sostenne in modo decisivo d’Alembert, fu amica di Voltaire, ma guardò con insofferenza agli illuministi come «partito»; si abbandonò, cieca e settantenne, alla più intensa passione della sua vita, quella per Horace Walpole, di molto più giovane di lei; rimase fino all’ultimo lo spirito lucidissimo che scriveva a Voltaire: «Non c’è parte che si possa recitare nel teatro del mondo a cui non preferirei il nulla». Se vogliamo respirare l’essenza più pura del Settecento non abbiamo che da aprire una delle sue lettere, le uniche paragonabili a quelle di Madame de Sévigné.

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Rizzoli pubblica il romanzo di Carmen Totaro

Appuntamento

Sarà Rizzoli a pubblicare il romanzo di Carmen Totaro, finalista al XXVI Premio Calvino con il titolo “Le piene di grazia”. L’uscita è prevista per la primavera 2014.

La trama
Foggia, 1980. Il processo per omicidio a Palma Castrocappone schiude lo scenario di una faida, una serie di delitti efferati che si rincorrono nel nome della vendetta.
Non ci sono enigmi, i colpevoli sono tutti noti fin dall’inizio, e calcano una scena dove l'”osceno” viene esibito senza pudore e descritto con una sicurezza di tratto impressionante. Continua a leggere