Giuliano Ladolfi, “La poesia del Novecento: dalla fuga alla ricerca della realtà”

LADOLFI_2PRESENTAZIONE DELL’INTERA OPERA

Dopo più di vent’anni di studio Giuliano Ladolfi presenta in un’opera organica i saggi pubblicati sulla rivista «Atelier» dedicati alla poesia italiana dal Novecento ai nostri giorni.

Per la prima volta viene tentata la titanica impresa di conferire linee di comprensione ad un fenomeno sfuggente a causa della difficoltà ad essere inquadrato in categorie. L’autore, infatti, avverte la necessità che la sua interpretazione venga supportata da due elementi fondanti: una personale concezione estetica e una visione che dallo sviluppo della civiltà trovi linfa e motivazioni.

Continua a leggere

Romano Benini, “Destini e Declini”

romano_beniniIl declino non è un semplice dato economico: è un
fenomeno allo stesso tempo politico, sociale e
culturale che produce effetti devastanti sulle
condizioni di vita e sull’economia. Il nuovo libro di
Romano Benini, giornalista economico e docente di politiche del lavoro, riflette su cosa sia e come si
manifesti la crisi di una nazione e di un territorio e
come possa diventare prima declino e poi decadenza.
Quella che sta attraversando oggi l’Europa è una
semplice crisi, o si tratta di un vero e proprio declino?

Per rispondere a questa domanda, l’osservatorio
privilegiato probabilmente è proprio l’Italia, e in
particolare Roma. Nella capitale, infatti, i segni che fanno pensare al declino ci sono tutti: clientelismo, corruzione, mancato rispetto delle regole, aumento del carico fiscale e conseguente evasione, perdita di credibilità da parte del ceto politico, rifiuto del bene comune e fuga verso gli interessi particolari e privati. Continua a leggere

Nicola Gardini, “Lacuna”

 

lacuna_fbLacuna” di Nicola Gardini (Einaudi, 2014) è un saggio sul non detto,  un aspetto fin qui, poco esplorato della cultura letteraria mondiale. 

Ma perché “Lacuna”?

Per Gardini una buona narrazione tralascia sempre qualcosa, ed è proprio “la parte che sembra mancare”, perché si inabissa nel non detto – il lettore deve cercarla –  il “quid”, che dà identità e definizione a  ogni grande opera letteraria.

Nella sezione che ha per titolo “La realtà”, leggiamo qualcosa di molto importante: “Il realismo non consiste in un semplice rispecchiamento tra letteratura e vita. In un romanzo, come avverte Vladimir Nabokov, non c’è altra realtà che la mente dello scrittore. Quale vita sarebbe poi rispecchiata in quelle pagine che leggiamo con gli occhi? Quella del tempo in cui vive lo scrittore? Lo stesso Dostoevskij, con tutta la sua pretesa di ancorarsi alla contemporaneità, (la “realtà attuale”, la “realtà concreta”), negava che il realismo fosse solo una questione di fatti: la realtà sta nel significato che sta dietro ai fatti; e il compito principale dello scrittore consiste nella comprensione più che nella semplice rappresentazione.” […] Continua a leggere