Alvaro Mutis “Che cos’è la poesia?”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino

Alvaro Mutis
di Giorgio Galli

Alla domanda “Che cosa è la poesia?”, Andrea Zanzotto rispondeva: “E’ un fatto che accade, e mai il commento ad un fatto che accade”. L’opera di Alvaro Mutis sembra scritta apposta per contestare quest’affermazione: sembra non venire da nessuna parte, non avere precedenti né eredi, accadere. Ha il mix di barocco lussureggiante e di durezza tipico della più autentica anima spagnola. Ma le sue origini sembrano perdersi nella foresta pluviale. Però, accade. E allora val la pena di soffermarsi su questo suo accadere. Continua a leggere

Elena Petrassi, una riflessione sulla poesia

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Una riflessione sulla poesia
di Elena Petrassi

È la materia che sceglie la sua lingua? Sono le cose che scelgono la forma? O è la poesia, segno di un altrove, che sceglie lingua e materia? Ed è il ritmo che accompagna la parola e la fa vibrare? O è la parola che si contorce intorno alla materia e trova il ritmo giusto per dire proprio quella cosa? Domande che a volte si fanno i poeti, certo, ma sono le stesse domande che mi accompagnano da tutta la vita. Ho scritto la prima poesia, dedicata all’arrivo della primavera, nell’anno in cui ho compiuto sedici anni. Quell’estate ho aggiunto alle poesie imparate a scuola i libri di Garcia Lorca e Ungaretti, Montale e Quasimodo. Continua a leggere

William Faulkner, “Poesie del Mississippi”

Transeuropa Nuova poetica pubblica nel 2012 un’opera densissima di William Faulkner, Poesie del Mississippi, (Mississippi Poems) nella traduzione di Vanni Biancone. Scrivere sul serio, era il sogno dello scrittore, sceneggiatore, poeta e drammaturgo statunitense al quale, nel 1949, fu conferito il premio Nobel per la Letteratura. Faulkner, scomparso nel 1962, ‘abituato a vedere il mondo dall’occhio delicato e (chirurgico) con cui inciderà tutte le sue opere’, come evidenzia Marco Missiroli nella prefazione al libro, è uno dei più importanti scrittori statunitensi del Novecento.

‘Ricorderò quest’albero, da vecchio,/ il colle, come il sole inonda la vallata/’ scrive. Sono i versi che aprono la raccolta all’interno dei quali ciascuno può ritrovare se stesso, il proprio paesaggio. Già nell’incipit, infatti, c’è tutta l’emozione del poeta, spinto dalla necessità di testimoniare ciò che per sua natura ‘è insito’ in ognuno di noi. Ricorderò l’oro mattutino – scrive – che entra nella tinta verde del pomeriggio, barattato poi nel sonno a fine giornata? E’ la domanda che pone Faulkner e che caratterizza fin da subito, il pensiero provocatorio e complesso della sua poesia. Essere o non essere, è, da sempre, il problema. L’interrogativo, che non sembra trovare risposta. O meglio: trova la risposta che ciascuno vuole trovare, secondo il proprio destino, la propria necessità. Continua a leggere

Giovanni Pascoli, “Magnifica presenza”

Scampoli di quotidianità di ‘Casa Pascoli’, raccontati dagli scatti fotografici, dipinti sulle tele o scritti su documenti originali dell’epoca in cui è vissuto il grande poeta, fanno parte della mostra ‘Magnifica Presenza’, con opere della pittrice Sandra Rigali e della fotografa Caterina Salvi. Anche così il poeta Giovanni Pascoli (1855-1912) ritorna a Castelvecchio, nel comune di Barga (Lucca). La mostra è allestita nelle sale della Foresteria della casa in cui visse a lungo.

Dopo aver studiato e sfogliato a lungo l’archivio di Casa Pascoli, le due artiste hanno deciso di tradurre le suggestioni degli scritti autografi, dei disegni e delle fotografie che parlano del poeta e della sua permanenza in Garfagnana.

Non è l’unica iniziativa che celebra Pascoli: si annuncia il tutto esaurito per il reading di Giancarlo Giannini dedicato proprio alla celebrazione del primo centenario della morte di Giovanni Pascoli, che andrà in scena oggi, 11 agosto, nella notte di San Lorenzo.